Carinzia, un viaggio alla scoperta della “riviera ad alta quota”

Era da anni che desideravo fare un viaggio in Carinzia e poter godere di una vacanza all’insegna del relax totale. Ogni volta che Ester e Chicco ritornavano da Bad Kleinkirchheim questo mio desiderio si intensificava. Mi descrivevano le bellissime passeggiate che giornalmente facevano lungo i sentieri dei laghi o lungo quelli di montagna. Mi parlavano dei cibi particolari che gustavano sedendosi sulle panche di deliziose malghe e, soprattutto, mi parlavano, con grande entusiasmo, degli effetti benefici che quella vacanza, tra montagne e boschi, aveva su di loro. Ho sempre immaginato la Carinzia come un posto idilliaco dove poter assaporare il grande senso di libertà che esso genera e adesso, che sono ritornata dalla mia settimana carinziana, posso dirvi di aver goduto di un inaspettato sole tiepido sulla pelle, mi sono beata nell’ammirare il delizioso susseguirsi di laghi dalle acque verde smeraldo, di ampie distese di pascoli alpini e di deliziosi borghi al centro dei quali spiccava sempre il campanile di una chiesetta.

E’ stata una vacanza ricca di sorprese che voglio assolutamente condividere con i miei fedelissimi followers.

Siete pronti ad indossare le solite scarpette da trekking e venire virtualmente con me in questo territorio che gode dell’appellativo di “riviera ad alta quota”?

La Carinzia è rinomata per la presenza nel suo territorio di numerosi laghi, se ne contano circa 1200 se si considerano anche stagni e laghetti minuscoli in alta quota. Ma adesso partiamo dal nostro punto focale:

Bad Kleinkirchheim

E’ da questa piccola località termale e notevole centro per gli sport invernali, situata a 1000 metri d’altezza, che noi magnifici quattro abbiamo piantato il nostro campo base ed è da qui che giornalmente ci siamo sparati i nostri 100/140 km per scoprire la Carinzia. L’albergo prescelto e tanto raccomandato da Ester e Chiccho è stato l’Hotel Sonnalm .

Abbiamo optato per la mezza pensione e mai scelta è stata più appropriata. Non c’è stata sera in cui non abbiamo apprezzato il menù proposto dallo chef.

Non c’è stato momento in cui non abbiamo apprezzato un delizioso bagno in piscina ed in cui non ci siamo rilassati nell’area dedicata al benessere.

La signora Eva ci ha accolto con uno splendido sorriso e con un accento molto accattivante. E’ stata sempre disponibile e si è anche unita a noi ospiti nella serata dedicata alla serata italiana dove ci siamo buttati in pista ed abbiamo riassaporato il piacere di lasciarci andare seguendo le note delle nostre belle canzoni anni settanta.

Dopo questa breve introduzione vi presento, a grandi linee, i luoghi dove abbiamo posto la nostra bandierina e vi do un arrivederci ai prossimi post.

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4 thoughts on “Carinzia, un viaggio alla scoperta della “riviera ad alta quota”

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