Montreal, inaspettatamente affascinante

Dopo aver visto Quebec city non mi sarei mai aspettata che Montreal mi affascinasse così tanto. Seconda città del Canada dopo Toronto, lambita dalle acque del fiume San Lorenzo, sorge su un’isola lunga 50 km e larga 17. Siamo arrivati, verso le ore 16, all’Hotel Le Dauphin ed abbiamo subito avuto la sensazione che non potevamo scegliere di meglio. Albergo moderno e molto confortevole, ottima colazione e coccole da parte del personale sempre pronto ad ascoltare le necessità del cliente. Il suo punto di forza è sicuramente la posizione a due passi da quella linea immaginaria che divide la Montreal dei grattacieli dalla Vieux Montreal dove si respira il fascino delle piccole città francesi tra bistrot e antichi vicoli acciottolati.

Indossate le scarpette da tennis e percorriamo virtualmente insieme i suoi quartieri più emblematici

Vieux Montreal

Il nostro giro non poteva che iniziare dalla Vieux Montreal. Dal nostro albergo ci siamo diretti verso il cuore della città vecchia. Abbiamo percorso parte di Rue Saint Jacques, la strada della grande finanza ottocentesca, e siamo giunti a Place d’Armes. Fu luogo di sanguinose battaglie tra i coloni religiosi e la popolazione che abitava queste terre prima del loro arrivo.

Il monumento posto al centro della piazza è un omaggio al fondatore di Montreal, Paul de Chomedey, Sieur de Maisonneuve (1612-76). La scultura fu completata nel 1895 per celebrare il 250° anniversario della nascita della città. Maisonneuve è ritratto mentre brandisce lo stendardo di Francia. Lasciamo la Basilica alle nostre spalle e giriamo lo sguardo a 360°. Sulla piazza notiamo la facciata neoclassica della Banque de Montreal, la Banca più antica della città. Fondata nel 1817 è la prima banca del Canada. L’imponente facciata non vi ricorda il Pantheon di Agrippa che sorge a due passi da Piazza Navona?

Giriamo lo sguardo verso destra, l’edificio a mattoncini rossi è il New York Life Insurance ed accanto si erge l‘Aldred Building, completato nel 1931.  Infine, affacciata su Rue de Notre Dame Ouest,  troviamo la neogotica facciata della Basilica di  Notre Dame. 

“Questa Basilica merita sicuramente uno stop in questa città” sono queste le parole di Giorgio. “Non ho mai visto nulla di simile” esclama Paola sbalordita
L’edificio attuale, con le sue torri gemelle, fu progettato dall’architetto Irlandese James O’Donnell, il quale morì prima che i lavori, iniziati nel 1824, venissero ultimati. Non sarà la sua facciata a lasciare il segno ma acquistate il biglietto e varcate i portoni che vi introdurranno in un mondo di rara bellezza. Con il naso all’insù non finirete di stupirvi nel guardare l’enorme soffitto dipinto di blu e punteggiato da una miriade di stelle dorate. Lasciatevi ammaliare dai giochi di luci ed ombre che la rendono unica. E’ un vero tripudio di colori che vanno dall’azzurro al blu, dal rosso al porpora. L’arredamento interno è ricco di decori in legno e di vetrate policrome. Le vetrate non ci mostrano scene bibliche ma ci raccontano la storia religiosa di Montreal.

Continuiamo a percorrere Rue Notre-Dame fino a giungere in Places Jacques Cartier.

Sul lato superiore di nord-est, e precisamente al n. 275 di Rue Notre-Dame, si trova l’Hotel de Ville. Edificato nel 1878 in stile Secondo Impero è stato ricostruito dopo l’incendio del 1922. Di fronte all’Hotel de Ville svetta la Colonna di Nelson.

 

Raggiungiamo il n. 280 di Rue Notre-Dame Est e ci soffermiamo ad osservare, un po’ perplessi,  la facciata dello Chateau-Ramezay fatto erigere nel 1705 dal governatore Claude Ramerai che volle una residenza simile ai castelli della Normandia.

Gustando quei tiepidi raggi di sole percorriamo Place Jacques Cartier in direzione Rue Saint Paul dove, con la sua cupola argentea, proprio difronte a noi si staglia l’edificio neoclassico del Marché Bonsecours. Un tempo utilizzato come mercato generale oggi vi troviamo gallerie d’arte, negozi d’artigianato e boutique. 

Due passi e giungiamo alla Chiesa di Notre-Dame de Bon Secours, cappella di origini settecentesche molto cara ai marinai. L’attuale Chiesa, edificata nel 1771, sorge sul sito della prima cappella in pietra di Montreal. Nel corso degli anni l’edificio è stato più volte rimaneggiato. Al suo interno l’atmosfera tranquilla ti avvolge in un aurea mistica. I modellini di navi che penzolano dal soffitto sono degli ex voto di marinai. Bellissimi i dipinti che adornano il soffitto della cappella.

Una puntata veloce al Vieux Port e poi si prosegue verso una delle vie più charmant di Montreal, Rue Saint Paul. Non potete non rimanere conquistati da quella atmosfera vivace ed allegra che da queste parti si respira un po’ ovunque.

 

Il nostro giro della Vieux Montreal si conclude in Place Royal al centro della quale si leva l’edificio, in stile neoclassico, dell’Ancien Douane. Edificato tra il 1836 ed il 1838 si distingue per la sua elegante facciata ornata da pilastri ed un ampio frontone.

Uno spuntino veloce in un mini bistrot e poi via verso il Parco di Mont-Royal. Giorgio, con convinzione, ci esortava dicendoci “dai su manca poco” ed intanto, instancabilmente, si camminava. Si attraversavano viali trafficati, e, come in un miraggio, s’intravedeva quell’area verde che sembrava così vicina. Avremmo dovuto prendere un taxi dalla Vieux Montreal anziché prenderlo ai margini del Parco.

 

Ci siamo fatti scarrozzare fino su in cima  giusto per uno scatto veloce verso i tetti della città e per poter immortalare, anche qua, quelle magiche nuance di colori che vanno dal giallo all’arancione al rosso fuoco.

Terminata l’escursione su Mont-Royal abbiamo ricominciato a camminare. Senza sapere dove eravamo, ci siamo spostati da un quartiere all’altro immortalando tutto ciò che ci capitava.

Benny Wilding – Mural 2015

Abbiamo immortalato strade trafficate e tranquille piazzette alberate. Le case in stile vittoriano che si affacciano su Square Saint Louis ed i murales di Plateau Mount Royal.

Abbiamo percorso Rue Saint Denis fiancheggiata da case a schiera oggi occupate da animati localini e gallerie d’arte.

Abbiamo attraversato parte del Quartiere latino di Montreal un’area vivacissima che pullula di  bar, ristoranti e  piccole boutique.

Instancabili abbiamo camminato per ore fino all’ora di cena

e poi… distrutti siamo ritornati in albergo per ricaricare le batterie ed iniziare una nuova giornata alla scoperta del lago Ontario e le mille isole.  Arcipelago nordamericano di 1864 isole che si trova al confine tra Canada e Stati Uniti.  

 

 

8 thoughts on “Montreal, inaspettatamente affascinante

  1. Pingback: On the road tra Stati Uniti e Canada | Viaggiando con Bea

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