Lago di Como, Villa Carlotta

Oggi visiteremo una delle dimore più suggestive del lago di Como: Villa Carlotta

Uscendo da Como si segue via per Cernobbio, si oltrepassa Villa Bernasconi e poi si prosegue per via Regina. In una manciata di chilometri, incastonata fra le sponde del lago di Como e le pendici scoscese del monte Bisbino, troviamo la deliziosa località di  Cernobbio dove, un’anno fa, avevamo visitato una delle più antiche dimore del Lago di Como, Villa Pizzo.

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Da qui, in un continuo susseguirsi di tornanti che regalano panorami mozzafiato, si percorre la SS340. Si passa da Colonno dove, in una fredda mattina del gennaio 2019, avevamo intrapreso una lunga camminata seguendo il sentiero della Greenway del lago di Como.

Si prosegue verso Ossuccio da dove, in una sorta di mini pellegrinaggio, si può salire lungo il ripido sentiero acciottolato del Sacro Monte di Ossuccio fino a giungere al Santuario della Madonna del Soccorso.

Lungo il percorso non possiamo non soffermarci ad ammirare  Villa del Balbianello. Giunti a Tremezzo, dopo circa un’ora di macchina, ci concediamo un momento di relax in uno dei tanti bar affacciati sul lago da dove il panorama verso il promontorio di Bellagio è unico.

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H. 14,00 – E’ giunto il momento di acquistare il biglietto ed accedere all’interno di Villa Carlotta

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Arroccata su uno sperone roccioso, si staglia l’elegante facciata di Villa Carlotta. Venne edificata, in forme barocche, verso la fine del Seicento come residenza di villeggiatura del marchese Giorgio Clerici di Milano. Nel 1801 la proprietà passò a Giovanni Battista Sommariva il quale, grazie alla sua passione per la scultura, acquisto varie opere di Canova. Nel 1843 la villa fu venduta, dagli eredi di Giovanni Battista Sommariva, alla principessa Marianna di Prussia che, nel 1850, la donò alla figlia Carlotta in occasione del suo matrimonio con il Duca Giorgio II di Sassonia Meiningen.  Nei decenni successivi Carlotta insieme al marito Giorgio apportarono diverse modifiche all’interno della villa adeguando gli ambienti secondo il gusto dell’epoca.

Villa Carlotta è formata da un unico corpo a due piani preceduto da una bella scalinata dalla cui sommità si gode di una magnifica vista verso il lago.

20230410_153811 L’interno, d’impronta neoclassica, vanta una collezione di statue di Antonio Canova e dipinti di Francesco Hayez che si possono ammirare nelle sale al piano inferiore. 

La prima sala che s’incontra è il Salone dei Marmi dove, per lungo tempo, sono state raccolte le statue più note della collezione di Giovanni Battista Sommariva. Al centro della sala spicca la statua di Venere e Marte capolavoro di Luigi Acquisti eseguito nel 1805.  Lungo le pareti corre il fregio marmoreo che raffigura l’Ingresso trionfale di Alessandro Magno in Babilonia opera dello scultore Bertel Thorvaldsen. Da notare anche il bellissimo soffitto.

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Si prosegue verso la Sala dei Gessi dove è collocato un capolavoro di Antonio Canova, il modello originale in gesso della Musa Tersicore eseguito nel 1811. Il gesso esposto in Villa Carlotta ha la particolarità che reca una serie di perni metallici, chiamati in francese repère,  che servivano per trasferire le proporzioni della figura dal modello in gesso al blocco in marmo. Interessante scoprire il processo creativo utilizzato da Canova per dare vita ai suoi capolavori.

Lungo le pareti si notano i modelli di alcuni rilievi dell’Arco della Pace di Milano eseguiti da scultori neoclassici.

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Uno dei vanti della collezione di Sommariva era il Palamede, statua realizzata da Antonio Canova tra il 1803 ed il 1808. Attraverso gli specchi posti lungo le pareti è possibile notare la perfezione della statua. Ma chi era Palamede? Era un eroe della mitologia greca celebre per aver smascherato l’inganno di Ulisse che si era finto pazzo al fine di non partecipare alla guerra di Troia

Una delle sculture più affascinanti e sensuali di Antonio Canova è “la Maddalena Penitente” opera eseguita tra il 1794-1796. Leggo nel pannello illustrativo che dalla posizione delle mani aperte e non giunte in preghiera si evince il senso religioso di pentimento che anima questa figura.

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Nella Sala Sommariva troviamo una raccolta di ritratti raffiguranti la famiglia Sommariva. Il grande dipinto in centro, ambientato nell’antica Roma, raffigura il poeta Virgilio che sta leggendo l’Eneide alla corte di Augusto.

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Desiderosi di scoprire la grandiosità dei giardini esterni, ahimè, abbiamo perso la visita del piano Nobile con arredi d’epoca e bei soffitti lignei. Percorrendo le sale del piano Nobile avremmo potuto scoprire il gusto romantico di Carlotta e di suo marito. Un’anticamera con soffitto a cielo stellato, una galleria lunga 30 metri decorata con motivi pompeiani. Avremmo potuto visitare la Camera di Carlotta con mobili dal gusto tardo rococò, le ceramiche di Limoges e poi ancora la Sala dell’Arazzo con una bellissima scena campestre. Che peccato!!!! Ho già in programma di ritornarci per dedicare un po’ di tempo in più a questa meraviglia.

Adesso andiamocene virtualmente tra i terrazzamenti di questo meraviglioso spazio

Carlotta morì nel 1855, nonostante ciò, il marito Giorgio II continuò ad interessarsi alla villa trasformando, anno dopo anno, gli esterni in un grandioso parco di 70.000 mq.

Il parco è un luogo di grande fascino con quel meraviglioso susseguirsi di vialetti, scalinate, terrazzamenti e, tra aprile e maggio, è una vera esplosione di colori grazie alla fioritura di azalee, numerose varietà di camelie, rododendri.

20230410_160652Attraverso la seicentesca scalinata si accede a ben cinque terrazze animate da aiuole, piccole peschiere e fontane zampillanti. Non da meno sono i cedri, le sequoie secolari, i platani e la miriade di piante grasse che adornano le aiuole che s’incontrano lungo il sentiero che sale lungo i fianchi della montagna.

Quando si giunge alla valle delle felci , collocate lungo le rive di un ruscello, lo stupore è enorme.

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Passeggiare tra gli alti cuscini multicolori di rododendri ed azalee è un’esperienza assolutamente da provare.

Merita menzione anche il giardino dei bambù di oltre 3000 metri quadri ispirato ai principi e alle tecniche dell’arte dei giardini giapponesi con ben 25 specie diverse di bambù dislocate tra cascatelle, ruscelli e strutture in pietra. 20230410_162729

Se non avete ancora progettato la vostra gita fuori porta del 25 aprile questa è una meta che Viaggiando con Bea non può che consigliare per lo scenario di impareggiabile bellezza. Le fioriture tra aprile e maggio di azalee e rododendri hanno reso da sempre Villa Carlotta famosa in tutto il mondo.

Dal 1927 la villa è proprietà dello Stato Italiano e l’amministrazione è stata affidata all’Ente Villa Carlotta.

Qualche Informazione:

Dal 18 marzo al 5 novembre : aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00 – Ultimo biglietto ore 18.00

Prezzi 2023
Biglietti singoli
Adulto € 15,00
Over 65
con carta di identità
€ 13,00
Studente
da 6 a 18 anni
€ 6,00
Studente
da 19 a 25 anni
€ 10,00
Bambini
da 0 a 5 anni
Ingresso gratuito
Famiglia
2 adulti + 2 bambini da 6 a 18 anni
€ 30,00
Residenti a Tremezzina e Griante
con carta di identità
Ingresso gratuito

10 thoughts on “Lago di Como, Villa Carlotta

  1. è meravigliosa questa Villa, l’ho visitata un paio di volte, l’ultima quasi 10 anni fa, nel tempo ci ritornerò, le tue immagini me l’hanno fatta ricordare, tra l’altro l’avevo vista proprio in questo periodo, nel pieno delle fioriture primaverili, spettacolo!!!!😊😊😊👍👍👍👍👍👍👍😉😉🤗

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      • anch’io quando la visitai la prima volta rimasi stupefatto dalla bellezza di questa Villa, anche dei suoi interni, quelle statue mi aveva davvero rapito, capolavori puri!!!! Per non parlare dei fiori. Di solito in questo periodo vado per Ville, volevo rifare Villa Taranto nel prossimo week end, se il tempo è buono, è qualche anno che non la faccio. Tu ci sei già stata? Nel caso te la consiglio, come fioriture è fra le migliori in assoluto. 👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍😉

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        • Ciao Maxi grazie mille per essere passato da me. Villa Carlotta mi ha proprio rapita con i suoi fiori, i terrazzamenti così ben curati. Anch’io adoro andare alla scoperta di antiche dimore e Villa Taranto mi manca. Dovrò sicuramente correre ai ripari. Un abbraccio 😉

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  2. Che meraviglia! Il lago di Como offre tanti tesori. L’avevamo visitata diversi anni fa. L’ho rivista volentieri attraverso i tuoi splendidi scatti. Un post bellissimo sia per le foto che per la meticolosa e bella narrazione. 😊👏👏👏👏👏👏👏👏🤗Un abbraccio e buona Domenica!

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