Friuli Venezia Giulia, girovagando tra Spilimbergo ed Udine

Dopo un’abbondante colazione ed uno sguardo alla campagna che circonda  

l’ Agriturismo i Ronchi di Sant’Egidio

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si parte per un secondo tour alla scoperta del Friuli

Sempre alla ricerca di piccoli borghi oggi si punta il navigatore verso Spilimbergo una fra le più belle città d’arte del Friuli sviluppatasi tra il Medioevo ed il Rinascimento.

Una nota su un libro del touring dice ” Fra ….. distese di vigneti del Pedemonte, è un nobile centro della pianura friulana: castello e borgo si fronteggiano ai margini della spianata del  Duomo” … questa è Spilimbergo

E’ dal piazzale del Duomo che inizia la nostra breve passeggiata e…

proprio come menzionato dal touring, si ha quasi l’impressione che tutto sia rimasto intatto nel tempo. L’edificio, eretto a partire dal 1284, è il più bel monumento del borgo e conserva nel suo interno affreschi trecenteschi. Fu edificato in stile romanico-gotico a ridosso dell’antica cinta muraria. Durante il terremoto del 6 maggio 1976 subì ingenti danni ma resistette e, grazie al rapido intervento effettuato, fu possibile evitare un crollo definitivo nel corso delle scosse successive. Sul lato nord non si può non notare la bellezza del portale in pietra scolpito da Zenone da Campione (1376).  La facciata principale, quella ad ovest, è caratterizzata da sette rosoni, particolare unico in Friuli.

L’interno con le sue  tre navate, divise da colonne affrescate, stupiscono  il visitatore. La navata centrale è dominata dall’organo decorato dal Pordenone.  Di rilievo è l’acquasantiera risalente al 1466.

Alle spalle del Duomo, circondato da un ampio fossato alberato, c’è il Castello. Venne edificato, per volere della famiglia di origine tedesca Spengenberg, per sorvegliare uno dei principali guadi del Tagliamento. Varcato il portale d’ingresso si accede ad una corte circondata da antichi edifici tra i quali spicca il palazzo dipinto con affreschi raffiguranti cavalli, dame e paggi. Il castello, essendo in parte di proprietà privata, non è visitabile.

Il pugno di case del borgo vecchio, che conserva l’originale impianto medioevale, è racchiuso tra Porta Torre, la Torre Orientale e Porta a Torre.

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Terminata la visita di Spilimbergo si risale in macchina e si va verso Udine. Trieste ed Udine, due città capoluogo di regioni: Udine nel Friuli e Trieste nella Venezia Giulia. Sono due città salotto, dall’aspetto aristocratico. Se qualcuno dovesse mai chiedermi quale delle due salirebbe sul podio dei vincitori, Bea, senza alcun dubbio, non gliene vogliano gli Udinesi, direbbe a gran voce: Trieste. La sensazione, quasi inebriante, di quella brezza marina che ti scompiglia i capelli mentre lo sguardo si perde verso Piazza dell’Unità d’Italia ti fa vivere un’emozione indimenticabile.

Ma non divaghiamo e ritorniamo ad Udine.  Sorge al centro del Friuli Venezia Giulia ed è interamente circondata da un ampio arco di colline moreniche. Il centro lo si visita in poco meno di tre ore ed il punto più affascinante è senza dubbio Piazza della Libertà.

Situata ai piedi del colle del Castello si presenta agli occhi del visitatore in tutta la sua imponenza e regalità. E’ circondata da edifici di notevole pregio tra i quali  spiccano la quattrocentesca Loggia del Lionello, in pietra bianca e rosa,

ed il Porticato di S.Giovanni. La  Loggia, splendido esempio di gotico veneziano, si presenta ai nostri occhi in tutta la sua eleganza. Vista al tramonto, o con le prime luci della sera, è un vero spettacolo.

Il Porticato di San Giovanni,  costruzione rinascimentale risalente al secolo XVI°, è sormontato dalla Torre dell’Orologio risalente al 1527. Dall’arco centrale si accede alla Chiesa di S. Giovanni  dedicata ai caduti per la Patria.  Continuando a girare lo sguardo troviamo il Monumento alla Pace voluto da Napoleone e la statua della Giustizia.

Ma adesso attraversiamo l’arco Bollani, disegnato dal Palladio, e percorriamo la breve passeggiata che sale verso il Castello, grandioso edificio cinquecentesco. Al momento è in fase di ristrutturazione e la vista che si gode dal piazzale non è un granché.  Ritornati in Piazza ci addentriamo nel cuore della città medioevale. Si percorrono le tortuose vie, s’imbocca via Mercatovecchio sulla quale si affacciano palazzi storici.

Si giunge in Piazza Giacomo Matteotti molto affascinante con quella fila di case dai colori pastello che si presentano agli occhi del visitatore.

Al centro una fontana cinquecentesca opera di Giovanni da Udine.

Siamo giunti quasi al termine di questa seconda giornata in giro per il Friuli. Da una stradina all’altra, ripercorrendo le stesse strade ormai illuminate dalle luci natalizie, si giunge in Duomo, la Chiesa più importante della città.

La sua costruzione risale al 1236. Nonostante i vari rimaneggiamenti avvenuti nel corso degli anni, ancora oggi, è possibile ammirarne lo stile romanico-gotico della sua facciata in cotto. Soffermatevi ad ammirare il Portale della Redenzione che richiama alcuni importanti temi della religione cristiana. Accanto al Duomo da notare il massiccio campanile risalente al 1441.  L’interno, dominato dallo stile barocco, è un tripudio di stucchi, statue e dipinti. Da notare il maestoso presbiterio e le opere di Giambattista Tiepolo nella Cappella del Santissimo.

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Un pò infreddoliti si ritorna verso la macchina pregustando già il momento della cena che da queste parti, se scegli il locale giusto, è una vera festa per le papille gustative. In quanto a ristoranti devo dire che abbiamo scelto proprio bene. Seguendo i consigli dei nostri preziosi amici che ci accompagnano spesso in queste scorribande 😉 abbiamo scelto due ristorantini non troppo distanti da Manzano:

  •  “Trattoria al Piave” in località Corona – Mariano del Friuli, trattoria rustica ma dall’atmosfera familiare e raffinata. Cucina casalinga con piatti del territorio. Deliziosi piatti di gnocchi, tagliatelle, pappardelle, lasagne accompagnati da sughi dai sapori di una volta.
  • Le “Badie” in località Rosazzo a Manzano. Anche qui si spadellano gnocchi e paste fresche. Indimenticabile lo stinco ed il frigo, piatto tipico a base di formaggio, patate e cipolla.

 

17 thoughts on “Friuli Venezia Giulia, girovagando tra Spilimbergo ed Udine

  1. Ecco che ti ho pizzicato nuovamente! Un mio ex collega ormai in pensione da almeno un decennio, lo chiamavamo biiiggh, con la i prolungata ed era uno un po’ ignorantotto e tanto simpatico, dunque qualche volta lo prendevamo in giro e lui ne era chiaramente consapevole ma quella che mi è rimasta impressa è appunto questa: biiggh: sei mai stato in Friuli Venezia Giulia? E lui: certo, io il Friuli Venezuela Giulia lo conosco che voi non eravate ancora nati perché la geografia la conosco bene io! (E noi a ridere) ben ritrovata e felice 2020!

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  2. Ho vissuto a Udine per pochi mesi durante l’adolescenza. In quella città mi sentivo finalmente accolta ed ero molto serena e felice, ma ero forse troppo giovane per interiorizzare il suo fascino architettonico. Mi sono persa qualcosa…

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