Langhe, ed il viaggio continua nel Barolo

Oggi il team di Viaggiando con Bea, dopo la full immersion di ieri tra castelli e borghi, se ne va in giro per cantine e state pur certi che se ne starà tutto il tempo con un calice di rosso in mano.

Sveglia alle 8,00, incontro con il gruppo alle 9, una deliziosa colazione, un giro di perlustrazione tra i giardini di Castel Martino,

trolley in macchina e si ritorna verso la terra della punta di diamante dei vini piemontesi, Barolo. Dobbiamo ringraziare la lungimiranza di Camillo Benso Conte di Cavour se oggi possiamo gustare un vino così eccellente che così bene si accosta a piatti corposi di carni rosse o a piatti di selvaggina.  Fu Camillo Benso che fece arrivare in Piemonte il famoso enologo francese Luis Oudart ed in collaborazione con la Marchesa di Barolo dettero il via alla produzione di questo nettare degli Dei così tanto amato da noi Italiani e così tanto apprezzato nel mondo.

Il nostro weekend tra borghi e vigneti

Ma ritorniamo a noi. Non si segue un vero itinerario. Da queste parti è bello perdersi tra colline, vigneti e cantine. Ovunque tu sia i cartelli stradali indicano sempre gli stessi luoghi, Alba, Serralunga d’Alba, Barolo, La Morra, Dogliani etc, etc. Insomma ci giriamo sempre intorno e non ti puoi proprio sbagliare, basta seguire il tuo istinto. Il primo stop, non programmato, di questa nostra seconda giornata nelle Langhe lo abbiamo fatto a

Monforte d’Alba – Avevo suggerito uno stop di una decina di minuti per visitare la Chiesa della Madonna della Neve

ed invece, attratti da quel pugno di case colorate in cima alla collina,

ci siamo inerpicati lungo una strada ripida e, passo dopo passo, con un po’ di affanno, abbiamo raggiunto il cuore di questo deliziosissimo borgo medioevale, Piazza Antica Chiesa.

Ciò che colpisce è l’Auditorium Horszowski, un anfiteatro naturale ricavato dalla pendenza naturale del terreno racchiuso fra la Torre campanaria, l’Oratorio di Sant’Agostino, quello di Santa Elisabetta ed il Palazzo Scarampi. Leggo su internet che l’auditorium ha un’acustica perfetta e questo spazio è stato più volte utilizzato per rappresentazioni teatrali. I gradoni che portano verso la Torre campanaria sono ricoperti d’erba ed il panorama sia sui tetti del borgo che sulle colline circostanti è meraviglioso.

Il borgo è un dedalo di viuzze sulle quali si affacciano case dai colori sgargianti e qua e là, quasi nascosti agli occhi del turista, ci sono antiche abitazioni, sapientemente ristrutturate, che sono diventate delle vere residenze di charme.

Non c’è da stupirsi che Monforte d’Alba sia entrato a far parte dei Borghi più belli d’Italia dal mese di luglio di quest’anno (2018). Si ritorna verso la macchina e finalmente è giunto il momento di accontentare Paolo, si va a …

Barolo – La nebbiolina che ci ha accompagnato per l’intera mattina sembra quasi un velo dolcemente adagiato sui tetti di Barolo.

Dalla strada intravediamo il Castello dei Marchesi Falletti di Barolo che domina i tetti del borgo addossati gli uni agli altri.

Contagiati dall’atmosfera gioiosa che si respira, abbiamo deciso di dedicarci all’enogastronomia. Abbiamo acquistato nocciole tostate, vasetti di crema di nocciole, torta di nocciola. Abbiamo gironzolato tra gli stand fuori dal castello per degli assaggini di castelmagno o di toma piemontese, abbiamo assaporato un bicchiere di rosso corposo che solo questa terra sa regalare e, dulcis in fundo, non abbiamo visitato nulla.

Eh già!! Oggi va così, la guida l’ho chiusa per far posto al desiderio di assecondare le papille gustative. Accipicchia, si è fatto troppo tardi. Sollecito il gruppo che si trastulla tra bancarelle ed enoteche. E’ ora di andare,  “Cà neuva” ci attende per una degustazione che lascerà un ricordo indelebile nei nostri cuori e nei nostri palati.

La Cascina Cà Neuva è un’azienda agricola nata per farci conoscere un vino fatto con il cuore, con tanta professionalità e per soddisfare tutti coloro che amano il vino. E’ situata un paio di km fuori dal borgo di Dogliani che, purtroppo, per mancanza di tempo non abbiamo potuto visitare. In compenso, come dei veri intenditori, abbiamo ascoltato la storia di quelle preziose etichette. Abbiamo annusato ad occhi chiusi il profumo di ogni singolo bicchiere, lo abbiamo assaporato con calma e non abbiamo osato non berlo fino in fondo.

 

Più di un’ora a tu per tu con Sergio e al momento di fare un giro nelle cantine mi sentivo un po’ instabile ma felice.

L’aria gioiosa che si respira da queste parti  l’avevamo fatta un po’ nostra. Ci salutiamo allegramente e via per il nostro ultimo stop a …

La Morra – Anche qui abbiamo percorso i vicoli acciottolati del borgo senza prestare molta attenzione a ciò che stavamo vedendo.

Nonostante si fosse fatto veramente tardi, attratta dalle immagini diffuse su Internet, ho portato il gruppo alla scoperta della Cappella della Madonna delle Grazie, meglio conosciuta come Cappella del Barolo.

Nessun misticismo, si chiama Cappella, ma di Cappella non ha proprio nulla. Una forma e dei colori decisamente bizzarri ma che tutti, comunque, abbiamo immortalato in uno scatto. Dicono bene i miei compagni di viaggio: “Panorama stupendo ma indice capoverso alla Cappella”.  La piccola chiesa venne costruita nel 1914 come riparo per chi lavorava nelle vigne e non è mai stata consacrata. Ridotta ad un rudere, dopo anni di abbandono, oggi si è trasformata in un polo di attrazione per i turisti che ne vogliono vedere da vicino proprio i suoi colori bizzarri con i quali è stata affrescata e che indubbiamente trasmettono allegria.

 

7 thoughts on “Langhe, ed il viaggio continua nel Barolo

  1. Cara Bea, leggendo questo tuo reportage mi veniva da pensare che io e tuo marito abbiamo certamente le stesse passioni, che erano quelle di Shopenhauer, “Chi non ama il buon vino, le belle donne e il canto è solo un matto, non un santo!”. Un caro saluto al tuo consorte!

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    • Hai proprio indovinato il mio Lui ama proprio il vino. È lui che da astemia mi ha introdotto nel mondo del vino e adesso do perfino dei pareri su ciò che bevo. Salutami tanto tua moglie e chissà che un giorno non ci troveremo per una gita con annessa mangiata e bevuta. Ciao 😉

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  2. Pingback: Langhe, ed il viaggio continua nel Barolo — Viaggiando con Bea | Il Blog di Tino Soudaz 2.0

  3. Le Langhe : posto meraviglioso coi suoi innumerevoli borghi, castelli, paesaggi magnifici su distese di vigneti. Per noi un weekend splendido grazie alle giornate soleggiate, alla buona compagnia, al buon cibo accompagnato da ottimo vino. E sopratutto grazie alla perfetta organizzazione del viaggio da parte tua Bea. Alla prossima

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  4. Ritrovarti con lo stesso entusiasmo di sempre nel descrivere luoghi attraverso parole suggestive e fotografie assolutamente poetiche – entrambe dettate con sincerità e passione – rafforzano la convinzione che conoscerti è davvero un privilegio e non a caso il tuo è un blog che arricchisce, informa e invoglia a visitare luoghi e itinerari con uno sguardo che nessuna polvere del tempo o l’incuria potrà mai distogliere.
    Questo weekend a Monforte d’Alba ha lasciato ampio spazio alla trasgressione di uno dei sette vizi capitali, la gola. Come non capire? Un buon bicchiere di generoso Barolo non è solo un’avventura sensoriale ma è un viaggio che aiuta a penetrare nell’animo della gente entrando in sintonia con la loro cultura passionale e aristocratica. Un dolcetto con le nocciole, vanto della tradizione pasticciera, annulla il mondo circostante davanti al quale bisogna arrendersi senza lottare.
    Non ho ancora ripreso a scrivere sul mio blog ma da qualche giorno passeggio volentieri tra i blog del mio cuore perché tutti mi strappano un sorriso regalandomi un pensiero positivo. Ed ora, tra un sorriso e un pensiero positivo degusto virtualmente un calice di Barolo e assaporo un dolcetto con le nocciole spulciando tra i tuoi nuovi post che sono certa mi inebrieranno di sapori e odori e perché no? di un abbraccio che ho sempre avvertito nelle tue parole con un calore impossibile da dimenticare.
    Abbraccio che ricambio totalmente e se possibile … dippiù! 🙂

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    • Affy, ho visto il tuo nome e mi si è proprio allargato il cuore. Sapessi le volte che avrei voluto mandarti un messaggio ma non ho mai osato per non essere invadente ma, credimi, sia io che Laura ti abbiamo pensato più di una volta. Ed ora, come per magia, eccoti in Piemonte con me a sorseggiare idealmente un buon bicchiere di barolo. Mi mancavano tanto questi tuoi commenti e ti ringrazio doppiamente per essere ritornata a far capolino qui da me. Quanto vorrei chiederti come stai, quanto vorrei chiederti se sei uscita dal tuo tunnel tenebroso. Vogliamo tutti indietro la nostra cara Affy che ci ammalia con i suoi scritti. Un bacione grosso grosso grosso Bea

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