Val d’Orcia, tra borghi e terme

E il viaggio continua…

Si parte verso il territorio di Castiglione d’Orcia. Nel mio on the road non potevo non mettere una bandierina di stop in un luogo suggestivo come i Bagni di San Filippo.

Situato alle falde del monte Amiata questo piccolo centro è noto, fin dai tempi degli etruschi e dei romani, per le proprietà benefiche delle sue acque termali. Le sorgenti sono ricche di carbonato di calcio ed hanno creato nel tempo delle pareti di calcare di un bianco candido. Pareti, che come una vera cascata, si riversano nel Fosso Bianco un torrente che con il suo lento defluire scorre tra ameni sentieri. Il luogo è talmente bello che è divenuto un vero centro di attrazione per fotografi e registi che qui vi hanno ambientato scene di film.

Decisamente tardi per spendere del tempo tra quelle piscine naturali e così si ritorna in macchina e si riparte verso Castiglione d’orcio.  I 20 km che ci separano dal borgo sono un susseguirsi di paesaggi di incredibile bellezza.

Un paesaggio quasi lunare è dato dalle conformazioni geologiche dette crete e biancane.

Eccoci arrivati sullo sperone roccioso sul quale è accoccolato il borgo di Castiglione. Si passeggia tra i vicoli silenziosi e all’improvviso si apre dinanzi a noi, la Piazza

E’ il cuore del borgo. Vi si affaccia il Palazzo Pubblico con il suo grazioso campanile e nel centro una Cisterna in travertino risalente al XVII secolo. Tra i monumenti più importanti vi sono la Chiesa romanica in pietra di Santa Maria Maddalena e la Pieve dei Santi Stefano e Degna edificata nel corso del XVI secolo. La Pieve è nota per alcune importanti opere della pittura senese che un tempo erano custodite al suo interno. Oggi le si possono ammirare presso il museo di Arte Sacra a Montalcino. Anche qui abbiamo dovuto dare un taglio al nostro itinerario e così la Rocca di Trentennano ce la siamo lasciata alle spalle senza visitarla. Le lancette dell’orologio corrono inesorabilmente e ci indicano che il nostro ultimo stop della giornata ci attende.  Si prosegue per Bagno Vignoni.

Il borgo, con le sue antiche case che avvolgono la vasca termale in un grande abbraccio, è di un suggestivo pazzesco. Le acque sgorgono ad una temperatura di circa 50° dalla grande vasca. Apprezzate fin da epoca romana per il loro potere curativo, sono ricche di solfati e bicarbonati di calcio e sono particolarmente indicate per curare artriti, forme reumatiche e nevralgie. Al tramonto i giochi di luce colorano di magia il borgo. Si va verso la macchina e, ritornando in albergo, già pregustiamo la deliziosa cenetta che ci attende all’Antica Trattoria Toscana al Vecchio Forno. Due passi tra i vicoli di San Quirico d’Orcia, una tisana e via verso la Villa del Capitano Art & Relais .

5 thoughts on “Val d’Orcia, tra borghi e terme

  1. Pingback: Val d’Orcia, da S. Quirico d’Orcia a Montalcino | Viaggiando con Bea

  2. Stupendo Bea! Foto meravigliose (i cipressi di solito mi danno tristezza perché mi fanno pensare ai cimiteri, ma in Val d’Orcia sono una altra cosa…) e mi hai fatto conoscere i Bagni di San Filippo. La prossima volta che capitiamo mi piacerebbe dedicarmi a queste tappe meno note. Grazie. Buona giornata
    😉

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