Atterrati all’aeroporto di Edimburgo alle ore 14.30 e ritirati i bagagli, a passo super spedito ci siamo diretti verso il checkpoint Avis. Il Suv, prenotato dall’Italia ci attendeva. Il nostro unico desiderio era quello di raggiungere in men che non si dica il Murrafyeld Hotel ed iniziare il nostro tour per approfittare di quella giornata primaverile che non ci aspettavamo di trovare.
Ritirata la macchina i nostri super eroi alla guida sono stati catapultati subito nel traffico di Edinburgh. Prima volta con guida a sinistra, ve lo garantisco è adrenalina pura. Giunti incolumi in Hotel abbiamo parcheggiato la macchina e non l’abbiamo più toccata per tutta la durata della nostra permanenza in città. I taxi non sono assolutamente cari e quindi è stato un ottimo sistema per ottimizzare tempi e costi.
Ma voltiamo pagina e lasciamoci travolgere dal fascino di questa città aristocratica e misteriosa. Vista la bella giornata abbiamo optato per un giro tra i sentieri che si diramano intorno al Water of Leith il corso d’acqua che un tempo forniva energia ai mulini e alle attività artigianali del Dean Village. Un villaggio che ha conservato intatto il fascino del borgo di altri tempi ed il breve tratto che va da Dean Village a Stockbridge è veramente incantevole. Non potremo non rimanere ammaliati dalla quiete che si respira in Bells Brae e raccogliere in uno scatto quegli edifici antichi o ponti in pietra che si riflettono nelle acque del fiume Leith.
Sarebbe stato bello immergersi nel cuore del Dean Village e poter ammirare da vicino gli edifici di fine ottocento come quelli di Well Court, noi abbiamo optato per i sentieri alberati che costeggiano il corso del fiume e dopo aver oltrepassato le alte arcate del Dean Bridge siamo giunti al romantico tempio circolare di St. Bernard’s Well.
Beatrice ci racconta che “il tempio venne costruito nei pressi di una fonte miracolosa in grado di curare malattie e perfino la cecità. La statua tra le colonne è quella di Hygeia, Dea greca della salute”.
Troppo poco tempo per gustare appieno della quiete di quei meravigliosi giardini che incontriamo sul percorso. Non è stato possibile raggiungere il quartiere di Stockbridge ed immergerci in quell’aria bohemien che ci avrebbe sicuramente affascinato. Non è stato neanche possibile seguire i consigli di Bea che nel suo post, così ben dettagliato, ci suggeriva di scoprire Circus Lane, un’antica via sulla quale si affacciano edifici bassi traboccanti di fiori colorati. Desiderosi di sfruttare quei pochi momenti di luce rimasti ci siamo ributtati nel traffico della città
per raggiungere, passo dopo passo, uno dei luoghi simbolo di Edimburgo, Calton Hill. I monumenti che vi si trovano per la loro architettura richiamano l’antica Grecia. Salendo la scalinata, che ci fa guadagnare la cima della collinetta, il primo monumento che si staglia dinanzi a noi è il Nelson Monument colonna del 1815 dedicata all’ammiraglio Nelson vincitore della battaglia di Trafalgar. Elemento che caratterizza il monumento è la croce bianca che spicca in cima all’edificio. Ogni giorno alle ore 13 continua a scendere la grande sfera bianca installata nel 1852 per segnalare l’ora ai naviganti.
Impareggiabile la vista che si gode dalla cima della torre ma lo è anche quella che si gode dalla cima della collina. Un panorama mozzafiato che spazia dalla collinetta dell’Arthur Seat all’Holyrood Palace e da tetto in tetto lo sguardo giunge fino al Castello di Edimburgo. Il punto più fotografato è sicuramente quello che si ha sulla Old Town attraverso le colonne della struttura semicircolare che caratterizza il Dugald Stewart Monument.
Passeggiando tra i prati erbosi di Calton Hill passeremo dinanzi al National Monument, progetto incompiuto risalente al 1822 che avrebbe dovuto essere una fedele ricostruzione del Partenone di Atene.
Stanchi ma non per questo arrendevoli. La Royal Mile by night ci attende per chiudere in bellezza questo nostro primo incontro con Edimburgo.
Ottima cena in un localino tipicamente scozzese il “Whisky Bar & Restaurant”
Amo Edimburgo! 🙂
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Gran bella città. Elegante, misteriosa e così ricca di tradizioni 🙂
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Ma insomma! Comincio a essere invidiosa. Ebbasta con le condivisioni, ora voglio andarci anche io! 🙂
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Dai non dire così 😦 Adesso continuo a condividere ed al termine prenota un volo easy jet ed inizia il tour. Con fogli “Viaggiando con Bea” … c’est plus facile 😉
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🙂
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Bellissimo resoconto, e – come sempre, del resto – foto stupende! 😉
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Come sempre sei un ottimo follower. Grazie ed un salutone Bea
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Grazie Bea, un salutone anche a te. Buon pomeriggio Luca
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Che bello questo primo racconto da Edimburgo! Adoro il Dean Village, è decisamente uno dei miei angoli preferiti della città ❤ E che meraviglia le fotografie di Edimburgo alla sera, è sempre magica davvero! Non vedo l'ora che sia settembre per ritornarci ancora una volta!!!
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Bellissimo il Dean Village. Ci volevano più giorni per poter visitare ogni angolino di questa bellissima città. Abbiamo fatto tutto troppo di corsa. Guarda se non avessi impegni e differenza di età mi unirei volentieri a te per scoprire ogni angolo della Edimburgo misteriosa. Ciaoo
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Che bella! Io non ho ancora avuto modo di visitarla, ma sappi che già sono troppo incuriosita! Grazie al tuo articolo! Ciao bea! Un bacione 💋
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Io sto continuando a pubblicare quindi prendi nota e poi parti 😉
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Già già! Presto partirò! Ne sono convinta! Intanto mi studio tutti i tuoi itinerari 😘✌🏻 buona giornata
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Vedendo l’ultima foto mi sono ricordata che debbo preparare lo spezzatino…beata pentola a pressione. Stupenda Edimburgo di giorno e di notte. Baci. Isabella
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Che buono lo spezzatino. Dai aspetto una poesia sullo spezzatino e così tra un verso e l’altro ci dai anche la ricetta. Una foto, un assaggio e poi in tavola . Bacio
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Eccoti accontentata. Baci e buon appetito. Isabella
Lo spezzatino
è un piatto sopraffino
dal gusto notevole
e molto gradevole.
Si mangia con patate
anche lessate
ma se ai fornelli
lo cucino
con i piselli
tutti lo mangiano
contenti
senza usare stuzzicadenti
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Troppo carina Isabella. Ma come ti vengono così al volo. Brava 🙂
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Non lo so. Arrivano però pure le stupidaggini eh…tanto per ridere un po’. Però ne ho una migliore ora che mi ricordo : Ode al carciofo
Ti lascio il link. Eccolo. Ciao carissima
https://isabellascotti.wordpress.com/2016/03/27/oggi-e-pasqua-cr…rto-si-festeggia//
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carinissima e ci eravamo scambiate pure gli auguri di Pasqua nonostante la tua febbre 🙂
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Ahahah. Vedi anche con la febbre sto sempre qua. Baci cara Bea. Isabella
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Carissima ieri sera ho pubblicato un post ed ho trovato il coraggio di mostrare una Bea con le vesti di una vera turista. Un bacione Bea
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L’ha ribloggato su l'eta' della innocenza.
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