Giordania, da Amman a Qalat Ajloun ed alla magnifica Jerash

Organizzare viaggi è la passione che ha segnato l’intero corso della mia vita. Il contatto con altri modi di vivere, la scoperta di luoghi, paesaggi e culture diverse genera in me emozioni incredibili e, credetemi, l’astinenza da viaggio mi toglie quasi il respiro.  Da tempo nella mia lista dei desideri la Giordania era uno di quei paesi che avevo messo al primo posto e così quando la mia amica Paola mi ha detto: “in marzo prenotiamo la Giordania, vi unite a Noi?, io ed il mio Lui non ci abbiamo pensato un nanosecondo ed abbiamo immediatamente risposto di “SI”.

Non abbiamo optato per la formula fai da te e così il nostro mini gruppo di sette persone si è completamente affidato alle mani esperte di un tour leader d’eccellenza, Quality Group.

La scelta è ricaduta sul Grantour di Giordania,  un tour completo che ci ha permesso di scoprire Petra, luoghi unici come il Mar Morto, luoghi di forte richiamo spirituale e, soprattutto, ci ha fatto vivere emozioni intense tra i paesaggi desertici del Wadi Rum.

Prima di partire virtualmente insieme per la Giordania, vi presento la nostra guida ultra settantenne,  il nostro autista ed il mini van con il quale, noi sette, siamo stati scarrozzati per ben sette giorni in lungo e in largo in un incredibile on the road.

24 Marzo – h. 11.00 partenza da Malpensa  – scalo a Francoforte e poi via verso Amman dove, a causa delle varie ore di ritardo accumulate, siamo arrivati alle 22.00 (orario locale). Trasferimento verso il Mövenpick Hotel Amman e da qui ha avuto inizio la nostra avventura.

25 Marzo – Più o meno alle 5 del mattino siamo stati svegliati dal richiamo alla preghiera lanciato dal muezzin dall’alto del minareto. Non facciamo in tempo a riaddormentarci che il canto del muezzin riecheggia nell’aria ripetendo, con la sua dolce cantilena,

Allāhu Akbar (Iddio è Sommo) (4 volte)
Ašhadu an lā ilāh illā Allāh (Attesto che non v’è dio se non Iddio) (2 volte)
etc, etc …
Un invito alla preghiera che si ripete per ben cinque volte al giorno.
Apro le tende e dinanzi a me ecco Amman, una distesa di cemento monocolore
non un filo d’erba all’orizzonte ma un susseguirsi di edifici che, con il loro color avorio, hanno, comunque, un non so che di affascinante

La capitale della Giordania viene detta “la città bianca” per il colore caratteristico dei suoi edifici. Leggo su internet che una norma di legge impone di utilizzare la pietra bianca locale per rivestire tutti gli edifici della città. I vicoli del centro, dominati dalla Cittadella, si aprono ai piedi dei colli sui quali l’antica Amman era stata edificata.  Alcuni ritrovamenti ci parlano di insediamenti risalenti all’età della pietra. Oggi Amman conta quasi cinque milioni di abitanti e si sviluppa su 28 distretti, ognuno con le proprie caratteristiche.  Dai quartieri tradizionali si passa a quelli residenziali o alle vivaci strade dello shopping o a quelli dal sapore occidentale come Rainbow Street. Insomma sarebbe stato bello poterli scoprire ma di Amman, a parte la bellissima Cittadella, abbiamo visitato solo la moderna Moschea dedicata al Re Abdullah I, fondatore della dinastia che ha governato la Giordania fino ai giorni nostri, Moschea al-Malik Abdullah. L’edificio è un magnifico esempio di architettura islamica che regala un colpo d’occhio unico della cupola rivestita di maiolica azzurra con accanto due minareti bianchi che si stagliano verso l’azzurro del cielo.

Dopo questa breve introduzione di Amman è giunto il momento di salire tutti insieme sul minivan e partire verso luoghi imperdibili della Giordania del Nord, siti meno frequentati turisticamente ma di un fascino incredibile.

Prima tappa: Qalat Ajloun

Il Castello di Ajloun è uno dei migliori esempi dell’architettura militare arabo-islamica del periodo medievale in Giordania.

IMG_2920Si erge solitario a 1250 m di altezza sulla cima del monte Auf e dalla sua posizione si ha una magnifica vista sulla valle del Giordano fino a giungere ai monti di Galilea.

IMG_2946Venne edificato tra il 1184 ed il 1188 per volere dell’emiro Izz ad-Din Usamah. Successivamente nell’anno 1214, alla morte di Usamah, il castello venne ampliato con l’aggiunta di una quinta torre a forma di L (torre di Aybak) e venne costruita una porta d’ingresso. Nel 1260 venne parzialmente distrutto dai Mongoli per essere ricostruito successivamente dai Mamelucchi. Venne abbandonato agli inizi del XVIII secolo. Più volte danneggiato da gravi terremoti per poi essere riscoperto nel 1812 ed ancora oggi è soggetto ad una lenta e continua ricostruzione per il recupero di molte aree ancora non visitabili.

Il castello è circondato da un profondo fossato ed oggi, al posto dell’antico ponte levatoio, si accede al suo interno attraverso una passerella.

Attraversiamola virtualmente insieme ed inerpichiamoci fino in cima per catturare un panorama veramente suggestivo.

20230325_101716 Lasciamoci ammaliare da quel susseguirsi di cunicoli, passaggi coperti, torri e addentriamoci all’interno di sale in cui l’unica luce giunge da strette feritoie.

Uno sguardo veloce al piccolo museo dove possiamo ammirare reperti rinvenuti nel castello e poi via verso il magnifico sito archeologico di Jerash.

Seconda tappa: Jerash o Gerasa
Quando si oltrepassa l’Arco di Adriano non immagini la bellezza che nasconde ogni singola pietra dell’area monumentale di Jerash

Arco di Adriano – la sua costruzione risale al 129 d.C. in occasione dell’arrivo dell’Imperatore Adriano a Gerasa.

IMG_2975Fu innalzato per farne l’ingresso principale alla città. Si varca l’arco e si costeggia l’Ippodromo, il più piccolo e meglio conservato Ippodromo dell’impero romano. Con passo lento ci dirigiamo verso la porta sud dalla quale si accede all’area monumentale della città dove il nostro sguardo si perderà tra un susseguirsi di archi, colonne, piazze e templi.IMG_2984

In quest’area si svolgeva la vita pubblica della città mentre la zona residenziale dell’antica Gerasa è stata sostituita dal susseguirsi di palazzi della Jerash di oggi.

Inimmaginabile lo stupore che si prova quando si giunge alla Piazza Ovale

20230325_115132Lunga 90 m e larga 80, è circondata da un susseguirsi di colonne. Siamo in Medio Oriente o stiamo percorrendo la Via Sacra di Roma? Incredibile la bellezza di questo angolo.

Alle nostre spalle scorgiamo il Tempio di Zeus uno dei monumenti più imponenti di Gerasa.

20230325_115037Di fronte a noi si staglia il Cardo maximus una larga strada porticata, lunga 800 m, che dalla Piazza Ovale giunge fino alla porta nord.

Lungo il Cardo si possono notare i resti di importanti edifici pubblici della città.

Percorriamolo fino in fondo ed immaginiamo le botteghe che si aprivano sotto i portici ornati da fontane. Un passo dopo l’altro si superano i Propilei, una monumentale scalinata racchiusa tra alte mura dalla quale si aveva l’accesso al Tempio di Artemide.

IMG_3000 Bellissimo il Ninfeo, monumentale fontana consacrata alle divinità delle fonti. Questa struttura risale al 190 d.C. e, rivestita in marmi,  era sormontata da una semi-cupola.

20230325_120238

Giunti al termine del Cardio Maximus, seguiamo la strada verso la nostra sinistra fino a giungere al Teatro Nord. Dalle mura esterne non si evince la bellezza del Teatro.

IMG_3002Era l’Odeon della città dove si svolgevano rappresentazioni di musica e poesia. Ogni fila di sedili della cavea è dedicata ad una divinità.

IMG_3004Continuiamo ad inerpicarci fino a giungere allo scenografico Tempio di Artemide. Fu iniziato nel II secolo d.C.

Originariamente era stato progettato un tempio con 32 colonne ma ne furono erette solo 12.  Dietro il tempio di Artemide si elevano i resti della Chiesa della Sinagoga edificata nel VI secolo sulle rovine di una molto più antica Sinagoga.

La vista dalla sommità dell’area monumentale è di una bellezza unica.

20230325_123810

Prima di ritornare verso il mini-van, che ci riporterà ad Amman, assistiamo ad un folcloristico spettacolo tra le rovine del Teatro Sud del sito archeologico di Jerash.

20230325_124718

12 thoughts on “Giordania, da Amman a Qalat Ajloun ed alla magnifica Jerash

  1. Pingback: Giordania, tour on the road da Amman ad Aqaba | Viaggiando con Bea

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.