Città di San marino … ” l’antica terra della libertà”

Una capitale mignon con una grande storia e tradizioni secolari. 

Un borgo medioevale graziosamente arroccato, a più di 700 m di altezza, in cima al Monte Titano. La Città di San Marino racchiude all’interno della sua cinta muraria un incredibile numero di beni architettonici.  Percorrendo la serie di tornanti che ci separano da una delle quattro porte di accesso è impossibile non notare le tre “penne”, ovvero, le tre rocche che, tra torrioni e baluardi merlati,  si ergono sui tre spuntoni della cresta del Monte Titano.

Ricerche archeologiche accertano che il Monte Titano fosse abitato fin dalla preistoria. Secondo la tradizione, la Repubblica di San Marino deve le sue origini (301 d.C.) al diacono San Marino che,  sfuggito alle persecuzioni dell’imperatore Diocleziano, trovò rifugio sul Monte Titano dando vita ad una comunità fondata sulla libertà e  sull’obbedienza del Vangelo. San Marino morì nei primi anni del IV secolo d.C. e la leggenda ci racconta che le ultime parole che il Santo pronunciò furono :

“Relinquo vos liberos ab utroque homine” ovvero “vi lascio liberi da ambedue gli uomini” (sottinteso l’Imperatore ed il Papa)

Il piccolo Stato ha sempre difeso con tenacia la propria indipendenza e nel corso dei secoli ha dato rifugio politico a molti patrioti sia durante il Risorgimento che durante la Seconda guerra mondiale.
Una grande storia ed un paesaggio mozzafiato, sono questi i motivi che spingono ogni anno milioni di turisti ad inerpicarsi tra le vie acciottolate della San Marino mediodevale.

Oggi, in questa splendida giornata autunnale, mi sono concessa solo due ore di tempo per gustare una San Marino inedita. Non c’è traccia alcuna della milionata di turisti che solitamente invadono le vie del borgo, sento solo il rumore dei miei passi che rimbombano tra le vie deserte. Non ho una guida in mano, non ho la mia canon al collo e allora cerco di fare quel che posso. Fotografo con il mio samsung qualche particolare qua e là giusto per raccontare a Voi, che mi seguite, cosa vuol dire girare San Marino in una giornata tiepida di Novembre.

Incredibile! Io ed il mio Lui abbiamo trovato parcheggio a soli 100 m dalla Porta della Fratta. Percorrendo un breve tratto del “Passo delle Streghe”, un ponte di pietra sospeso su un alto dirupo, iniziamo la visita dalla torre più antica e cioè la Prima Torre detta anche Guaita o Rocca  edificata intorno all’anno 1000.

Prima Torre detta anche Guaita o Rocca

Con le sue due cinte murarie di difesa, la Prima Torre si erge imponente direttamente sulla roccia e l’impatto visivo è veramente suggestivo. Non abbiamo una guida che ci spiega il percorso all’interno del complesso fortilizio e così girovaghiamo senza una meta tra la Cappella di Santa Barbara, le antiche carceri, la Torre campanaria e la Torre Penna a pianta pentagonale. Nel cortile ammiriamo quella serie di cannoni usati fino ad epoche recenti per sparare a salve. Oggi quei colpi di cannone sono stati sostituiti dai rintocchi del Campanone sito all’interno della torre campanaria.

Se avessimo avuto più tempo avremmo potuto seguire il sentiero lungo il crinale del Monte Titano e raggiungere, con un percorso mozzafiato, la Seconda Torre detta Cesta posta su uno dei punti più alti del Titano. Leggo che il percorso incanta per la sua bellezza e sembra sospeso nel vuoto,. Io questa bellezza l’ho semplicemente racchiusa in uno scatto.

Seconda Torre detta Cesta

La Seconda Torre risale al XIII secolo. Un tempo usata come torre d’avvistamento oggi ospita il Museo delle Armi antiche. Continuando la passeggiata avremmo potuto raggiungere anche la Terza Torre detta Rocca Montale, anch’essa risalente al XIII secolo ed invece abbiamo preferito dedicare il nostro tempo ad un su e giù per le vie del centro.

Percorrendo la Contrada dei Fossi siamo giunti alla Basilica del Santo dedicata a San Marino.

Il tempio attuale, in stile neoclassico, ha sostituito l’antica Pieve romanica risalente, presumibilmente, al V secolo. La costruzione dell’attuale Basilica fu iniziata nell’anno 1826 e completata nel 1838. La Chiesa venne consacrata nel 1855. Accanto alla Basilica, a cui si accede tramite un’imponente scalinata, possiamo notare il cinquecentesco  campanile e la Chiesetta di San Pietro.

Interno a tre navate separate fra loro mediante sedici colonne corinzie. Soffitto della navata centrale a volta a botte, decorato a cassettoni con fiori bianchi in rilievo. L’urna di San Marino è racchiusa nell’abside dietro l’altare maggiore. In una teca a destra, è conservato il reliquiario in argento.

Da Piazzale Domus, seguendo i cartelli, si raggiunge Piazza della Libertà.

 

Eccola, intatta nel tempo sempre bellissima con l’elegante Palazzo Pubblico che le fa da sfondo. Il Palazzo in pietra arenaria venne edificato tra il 1884 ed il 1894 su progetto dell’architetto Francesco Azzurri. Oggi è sede degli organismi istituzionali dello Stato. Tre archi a sesto acuto, sostenuti da pilastri ottagonali, caratterizzano la parte inferiore. Nella parte superiore si aprono tre finestre arcuate e volgendo lo sguardo ancora più in alto una graziosa torre merlata sovrasta l’intera struttura. Oggi era giorno di chiusura e così non è stato possibile visitare le sale interne al palazzo. Al centro della piazza si trova la Statua della Libertà un dono fatto alla Città di San Marino da parte di una contessa che rimase colpita dalla tenacia che i sammarinesi hanno da sempre dimostrato nel difendere la propria libertà e la propria indipendenza.

Da Piazza della Libertà si giunge a Piazza Titano e poi verso Porta San Francesco accanto alla quale sorge la Chiesa di San Francesco risalente al 1361. L’intero complesso negli anni subì numerosi rimaneggiamenti, ma, grazie all’intervento di Gino Zani,  la facciata ed il portico furono riportati alle linee originarie.
Anche nel suo interno troviamo tracce del passato. Il crocifisso in legno dell’altare maggiore risale al Trecento. Nella loggia inferiore del chiostro è visibile una lapide gotica che racconta la storia della chiesa. Alcuni degli affreschi risalgono al quattrocento.
Ritornando verso Piazza Titano si percorre parte di Via Carducci alla ricerca del Monastero di Santa Chiara oggi sede universitaria. Dapprima incontreremo l’Oratorio Valloni edificato nel XVIII secolo e restaurato nel 1934, anno in cui la cappella venne consacrata a S. Giovanni Battista. La pietra locale che vediamo all’esterno è tipica dell’architettura sammarinese. L’ interno è decorato con stucchi barocchi.
Ancora pochi passi e si giunge all’Ara dei Volontari, monumento eretto nel 1927 in memoria dei Sammarinesi che presero parte ai movimenti insurrezionale e alle guerre per l’indipendenza d’Italia.
 
Poco più avanti raggiungiamo il Monastero di Santa Chiara. Con fare furtivo entriamo nel cortile della sede universitaria e sbirciamo  alla ricerca di qualche traccia dell’antico passato di questo Monastero.
Tempo scaduto 😦 si corre verso la macchina per puntare verso nord, ovvero verso casa. Leggendo qua e là su internet ho scoperto che San Marino è famosa per i suoi mercatini di Natale. Non oso immaginare quel tripudio di bancarelle che animano le vie medioevali della città. In 0ccasione delle festività Natalizie, San Marino ospiterà spettacoli, concerti, presepi viventi e molto altro ancora.  Che ne dite, potrebbe essere una valida alternativa alle classiche mete come Bolzano, Trento o Alsazia?

17 thoughts on “Città di San marino … ” l’antica terra della libertà”

  1. San Marino è veramente un gioiello. Lassù sul suo sperone, con le sue torri difensive, fermo immobile ad osservare tutti dall’alto in basso… io me ne sono innamorata. Una volta vorrei tornare per dormire proprio all’interno delle mura, dev’essere magnifico

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