Piccoli polpettoni in crosta con ripieno di melanzane

Vi siete chiesti, per caso, se la mia cena di ieri sera è stata un successo? Ebbene si 🙂 i miei paccheri o “pacchetti”, come dice simpaticamente Andrea, sono piaciuti tantissimo. Ma, ovviamente, non è finita qui 🙂

Bea ha organizzato una cena all’insegna del rustico ed è proprio per questo che ha deciso di servirla in cucina creando un’ atmosfera proprio da trattoria di una volta.

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Due olive e noccioline per iniziare seguiti da un piatto fumante di paccheri e per secondo mi sono un po’ ripetuta con il già super collaudato “polpettone” che oggi vi voglio presentare in versione mignon e con un ripieno più siculo che tirolese.

Ingredienti per 6 monoporzioni:

  • 600 g mix di carne (400 g di manzo, 150 g di salsiccia, 50 g di speck)
  • 2 uova ed 1 tuorlo
  • 2 fette di pan carrè ammollate nel latte
  • 2 cucchiai di parmigiano
  • una ventina di fette di melanzane grigliate ed insaporite con olio e sale
  • 12 fettine sottili di emmenthaler
  • 1/4 di bicchiere di vino bianco
  • prezzemolo, sale ed olio q.b.
  • 2 rotoli di pasta sfoglia

Procedimento:

  • in una pirofila unire il mix di carne, 2 uova, il parmigiano, il pancarrè, prezzemolo ed un pizzico di sale

  • amalgamare il tutto e formare uno ad uno le mono porzioni di polpettone

  • inserire all’interno 2 fette di melanzane grigliate e 2 fettine di emmenthaler

  • infarinare e soffriggere in una padella antiaderente sfumando con il vino bianco
  • ricavare 6 rettangoli dai rotoli di pasta sfoglia
  • adagiare su ogni rettangolo prima 2 fette di melanzane, poi il mini polpettone ed arrotolare formando dei deliziosi fagottini
  • spennellare i fagottini con il tuorlo e cospargere con qualche semino di sesamo
  • infornare a 180 g per circa 1 ora
  • lasciare intiepidire e servire le monoporzioni ad ognuno dei vostri ospiti

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Ho accompagnato il secondo piatto con dei semplici carciofi e con una deliziosa insalatina invernale il tutto innaffiato con un buon Rosso di Montalcino della cantina Banfi.

 

 

27 thoughts on “Piccoli polpettoni in crosta con ripieno di melanzane

  1. Che idea hai avuto! Non avevo mai pensato di “infagottare” il polpettone nella pasta sfoglia. E l’abbinata con le melanzane e l’emmethal è la ciliegina finale.
    Capolavoro!

    P.S. Questi si potevano anche chiamare “pacchetti” di polpettone e melanzane 😀

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  2. Bea è riuscita a farmi assaporare anche la “carne” con un piacere insolito. E’ riuscita a farmi amare ciò che mai e poi mai avrei ordinato neppure nel migliore ristorante. Perché lì per me c’è solo il pesce!!!

    Quale grande piacere mi sarei persa, se non avessi provato il polpettone in crosta con ripieno di melanzane!!!

    Quella di Bea chiamasi “arte culinaria”, perché è arte.

    In realtà la sua etimologia ci riconduce al tardo latino: culinarĭu(m), che deriva da culīna, cioè ‘cucina’. Ma oggi si preferisce il termine “gastronomico” (dal greco gastèr = ventre e nomìa = legge), magari meno soggetto a grossolane e false associazioni. E così la “gastronomia” si limita a trasformare gli ingredienti in cibo, seguendo speciali accorgimenti, con l’esperienza che -pian piano- diventa un insieme di tecniche usate in cucina, pur relazionando cultura e cibo e quindi coinvolgendo anche biologia, agronomia, antropologia, storia, filosofia e scienze affini.

    Io invece preferisco il vecchio termine, perché è più aderente all’Arte, perché più che l’aspetto tecnico, ci fa vivere l’emozione che un profumo dà, la poesia che accomuna il sentimento al cibo con tutta la capacità intuitiva di chi crea, di chi miscela, di chi mette insieme, legando il tutto con passione e amore non solo per il cibo, ma anche per chi lo viene a gustare.

    E’ come se un artista del pennello volesse far assaggiare la sua pittura agli altri, immergendosi nell’ odore dell’olio di lino, impregnato nei suoi colori, per condividerne gusti e profumi.

    Bea riesce in tutto questo facendo amare il piatto che presenta ai suoi ospiti, trasferendo nell’altro tutta la sua “comunicazione”, che diventa feeling… quindi religione…

    Perché questo suo blog è pervaso di “Comunione”… di Arte Sacra che condivide con gli altri.

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    • Mirella, hai trasferito sul blog delle sensazioni straordinarie. Mi vedi come un’artista e ciò mi lusinga molto, anzi moltissimo !!! Come compensare così tanto scrivere? Io, ahimè, non possiedo il dono della scrittura e, quindi, sarà un piacere sempre più grande averti qui da me tra candele, musica e nuovi manicaretti. Un bacione grosso grosso a te ed Eugenio.

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  3. Pingback: Polpettone in crosta con piselli e formaggio | Viaggiando con Bea

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