Un viaggio di circa 3.000 km che ci ha portato alla scoperta di una Francia a noi sconosciuta e che ci ha veramente sorpreso. Abbiamo attraversato il dipartimento degli Alti Pirenei, il dipartimento dei Pirenei Atlantici, della Gironda in Acquitania, della Charente Marittima, della Vandea nei Paesi della Loira ed, infine, il dipartimento Indre e Loire.
Rigorosamente macchina! Un grazie particolare al mio compagno di viaggio che non si è mai lamentato di stare ore ed ore incollato al volante.
I° TAPPA : Lourdes _ Pyrénées.
Spingersi fino alla Loira Atlantica e non fermarsi, almeno una notte, a Lourdes mi avrebbe fatto sentire una “Bad Girl”. Il bisogno interiore di vivere questa esperienza mistica, anche se solo per poche ore, è stato veramente forte. Ho rubato degli scatti fotografici e mi sono sentita tremendamente in colpa. La cittadina è un pullulare di negozi che vendono oggetti sacri di ogni genere, questa speculazione spudorata mi ha dato un forte senso di angoscia. Intorno al Santuario ci sono solo alberghi, ristoranti e negozi. Per le nostre poche ore di pellegrinaggio avremmo sinceramente preferito dormire su una panchina, non si può costruire un vero e proprio business sulla sofferenza umana!
Il Santuario di Nostra Signora di Lourdes è una vasta area che circonda la Grotta dove avvennero le apparizioni della Madonna. Ogni giorno si svolgono numerose processioni: la più suggestiva è la fiaccolata che ha luogo quotidianamente alle 21:00. La maggior parte dei partecipanti porta una candela con un paralume di carta che, diffondendo una luce soffusa, crea una magica atmosfera.
Le principali Chiese del Santuario sono :
Chiesa del Rosario – ad essa vi si accede tramite una piccola scalinata che dà sul sagrato, che si affaccia sull’Esplanade. L’affluenza, sempre maggiore, di pellegrini determinò la sua costruzione, che venne ultimata nel 1889, e la sua successiva consacrazione nel 1901. Preceduta da un grande portale bizantino, vanta un interno ricco di mosaici. La navata centrale è aperta e circolare ed è sormontata da una cupola.
Cripta – collocata tra la Chiesa del Rosario e la Basilica Superiore, è stata la prima ad essere completata. La storia dice che il padre di Bernadette lavorò alla sua costruzione e fu presente alla sua inaugurazione ufficiale, avvenuta la Domenica di Pentecoste nel 1866. La Cripta è inserita lungo un corridoio, le cui pareti e la navata centrale sono rivestite da targhe ex voto.
Basilica dell’Immacolata Concezione – conosciuta come Basilica Superiore, svetta imponente nella parte più alta del Santuario. Progettata da Durand, è stata la seconda delle chiese ad essere completata e venne consacrata nel 1876. Costruita in tipico stile neo-gotico è sovrastata da un’esile guglia preceduta da due torri. L’interno, a cinque navate, è ricco di marmi, mosaici e vetrate.
St.Pio X – chiesa sotterranea situata sulla sinistra dell’Esplanade venne consacrata nel 1958. L’interno è impressionante per la sua enormità, lunga 200 mt e larga 80.

Grotta Miracolosa
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A destra della Basilica si trova la Grotta miracolosa di Massabielle, dove Bernadette ebbe la prima visione. La statua bianca della Madonna raffigura la Vergine nella posizione e nel luogo della prima apparizione. In fondo alla grotta sgorga la sorgente miracolosa e più in basso si trovano le piscine ove i fedeli si possono immergere. Davanti alla grotta vi sono file di banchi per consentire ai fedeli di raccogliersi in preghiera.
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II° TAPPA : Bayonne _ Pyrénées Atlantiques
Lungo il nostro percorso di soli 150 km, grazie alle indicazioni trovate sulla guida del Touring, abbiamo fatto una breve sosta a Pau. Una cittadina carinissima. Dal lungo Boulevard des Pyrénées abbiamo goduto della magnifica vista sui Pirenei.

Pau – Belvedere sui Pirenei
Merita sicuramente una visita il Castello, definito dalla guida, uno dei più bei castelli della Francia meridionale. Con tranquillità siamo ripartiti verso la nostra seconda tappa.
Non abbiamo alloggiato a Bayonne, in quanto ci siamo innamorati dell’Hotel Chiberta, situato nella cittadina costiera di Anglet. Abbiamo trascorso tre giorni bellissimi!
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Bayonne, tipica città basca, situata a soli 30 km dal confine spagnolo. Ciò che ci ha maggiormente affascinato sono i colori delle case che si riflettono sul fiume Nive e che con le loro persiane ocra, blu o verde danno un aspetto veramente caratteristico a questa meravigliosa cittadina. Di vicolo in vicolo, siamo giunti alla Cathédrale de Ste-Marie, situata nella parte alta della città e precisamente nel quartiere del Grand Bayonne. Nello stesso quartiere abbiamo ammirato la poderosa fortezza medievale di Chateau Vieux. Attraversando il fiume Nive e percorrendo Rue Pannecau si giunge a Chateau Neuf nella Petit Bayonne .
Biarritz: troppo moderna, troppi grattacieli, ma la veduta sull’oceano è unica. Si può arrivare al faro della Pointe St-Martin oppure, costeggiando il pittoresco porticciolo dei pescatori, si raggiunge l’affascinante Rocher de la Vierge.
Capbreton: una passeggiata in macchina solo per conoscere il litorale. In questi luoghi, non mi stancherò mai di ripeterlo, ciò che affascina sono le lunghe distese di spiaggia dorata e l’oceano che cattura lo sguardo con la sua forza. Ritornando a parlare di Capbreton la definirei moderna, elegante ma priva di charme.
Le nostre cene romantiche: una sera ad Anglet presso il ristorante La Fleur de Sel e due sere a Bayonne presso il ristorante Le Bayonnais . Scelte notevoli!! Ne è valsa veramente la pena.
III° TAPPA: La Rochelle _ Charante Maritime
Il nostro itinerario continua verso La Rochelle. Da Anglet è stato uno spostamento decisamente lungo in quanto, per la voglia di scoprire sempre cose nuove, abbiamo avuto la “brillante” idea di evitare i percorsi autostradali e, sinceramente, alcuni dei tratti da noi percorsi, come ad esempio l’attraversamento di tutti i paesi siti nel bacino di Arcachon, potevano essere evitati. Un po’ per la stanchezza, un po’ a causa della bassa marea, non abbiamo apprezzato molto neanche il litorale che va da Yves a La Rochelle. L’attraversamento di tutti i paesini sulla costa è stato noioso e caotico. Per fortuna, l’arrivo a La Rochelle ha veramente ripagato la nostra fatica. Tuttavia, ovunque Voi siate, dovete assolutamente fare una deviazione per raggiungere la Dune du Pyla, una meravigliosa creazione della natura!!
E’ uno spettacolo unico! dune alte 120 mt., appaiono lì davanti a Voi come una muraglia di sabbia bianca. Una scala in vetro resina conduce alla cima, la salita è faticosa ma una volta giunti godrete di un panorama spettacolare! Il blu intenso dell’oceano inframmezzato da lunghe strisce di sabbia. Non Vi so descrivere l’emozione che si prova. E’ da vedere.
Altra sosta fatta lungo il percorso è la città di Saintes, dove abbiamo visitato la Cattedrale di St. Pierre e Les Arènes. (ne vale la pena? Ni!).
La Rochelle
Il punto più caratteristico della città è, sicuramente, le Vieux Port, suggestivo in qualsiasi ora del giorno. L’ho fotografato una miliardata di volte. A sud, il porto è chiuso da due possenti torrioni: Tour St. Nicolas (1317-45) e Tour de la Chain del 1385. Più ad Ovest, collegata alla Tour de la Chain tramite una cortina di mura, troviamo Tour de la Lanterne (1445-76). La torre della Chaine e quella di St. Nicolas costituivano le opere di difesa all’ingresso del porto, mentre la Torre delle Lanterne fungeva da faro e da prigione. A Ovest del porto troviamo Course de Dames, dove vi si affacciano numerosi caffè e dove al mattino, con soli 5 euro, gustavamo un buonissimo petit dejeuner reso ancora più gustoso dal tepore del sole. All’incrocio tra Cours des Dames e il quai Duperré è situata la Porte de la Grosse Horloge da dove si accede alla città vecchia. Da qui possiamo percorrere Rue du Palais arrivando fino a Place de Verdun fiancheggiata da portici del ‘500 e ‘600. In Place de Verdun, dopo aver visitato la Cattedrale di St Louis, non possiamo perdere l’occasione di un break presso il Café de la Paix, il cui interno conserva decorazioni a boiseries. Un posto di notevole charme! Continuando la nostra passeggiata ci dirigiamo verso Rue de Merciers, una delle vie più caratteristiche della città, fiancheggiata da case a graticcio. Da vedere anche lo splendido edificio dell’Hotel de Ville.
Escursione in giornata all’ Ile de Ré
Un vero e proprio gioiellino! Isola piatta e di forma allungata (lunga 30 km e larga 5), è bellissima per le sue spiagge di sabbia bianca, per i suoi villaggi con case basse e variopinte. Arrivando, la prima impressione che si ha è quella di un’isola apparentemente selvaggia, ma, in realtà, ricca di vecchi e piccoli borghi di pescatori che, con il passare degli anni, sono diventati meta di un turismo di élite. Il periplo dell’isola è facilmente fattibile in circa 2 ore di macchina. E’ collegata alla terra ferma da un ponte a pedaggio. Il centro principale è Saint Martin de Ré, cinto da fortificazioni poderose fatte erigere da Vauban nel XVII sec.. Ancora oggi, il porticciolo di pescatori e le vecchie vie intorno ad esso conservano il loro fascino. Il bacino racchiude l’antico quartiere dei marinai oggi pieno di negozi, ristoranti e bar. A sud della città si possono ammirare le rovine dell’Abbazia cistercense degli Chateliers. Sulla costa sud dell’isola una sosta ad Ars en Ré è obbligatoria. Attratti dal sole, dalla bassa marea e dall’oceano abbiamo concluso la nostra gita distendendoci su una spiaggia isolata che ci ha regalato un bellissimo pomeriggio di puro relax.
IV° TAPPA: Ile de Noirmoutier
Tre giorni fantastici su quest’isola dal clima mite; insenature tranquille e, ovunque, profumo di mimosa e pino.
L’albergo prescelto, Hotel Fleur de Sel, ci ha regalato un soggiorno veramente piacevole, relax e molto charme. L’isola, lunga 20 km e larga nel punto più stretto solo 1 km, si gira in poche ore di macchina; è un’isola che ti invita a cercare spiagge, a passeggiare tra i boschi, a camminare sulle dune, insomma è il soggiorno ideale per rilassarsi e ritrovare se stessi. L’isola si divide in tre parti: a sud troviamo le dune di Barbatre, al centro troviamo lunghe distese di saline, canali e tipiche casette in legno, dove si può acquistare sale di ogni tipo e, a nord, troviamo una costa rocciosa e boschi di pini e querce.
Cosa abbiamo visto e fatto? Beh! sicuramente siamo andati a vedere il Passage du Gois, strada di 4,5 km che collega la costa est dell’isola al continente. L’atmosfera è fuori dal tempo, le macchine che attraversano questo ponte, durante la bassa marea, sembrano sospese sull’acqua. Ma attenzione! Non siate imprudenti nel farvi sorprendere dall’alta marea! Siamo andati a fotografare le saline, abbiamo acquistato sale e patate e, poi, abbiamo trascorso ore di grande relax sulla spiaggia Plage de Dames dove vi siamo arrivati percorrendo dei sentieri nel Bois de la Chaise. Scorci bellissimi sull’oceano!

Chiesa di St. Philibert
Il centro principale è Noirmoutier en Ile, abbiamo visitato il castello, la chiesa di St-Philibert ed infine una lunga passeggiata a piedi fra le dune in cerca degli ultimi mulini rimasti. Un consiglio per un ottimo ristorantino: l‘Etier. Charme a gogo e piatti ottimi.
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Se avessi potuto ripianificare la mia vacanza non avrei dedicato solo 9 giorni in un tratto così bello della Francia. Rientrando verso l’Italia ci siamo fermati una notte ad Amboise _ Indre et Loire.
Pingback: Portogallo, il mio viaggio verso nord… | Viaggiando con Bea
Beuccia, mi hai fatto venire molta voglia di andare in questa parte di Francia che non conosco!
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Silvia, non ci posso credere!!! Hai iniziato a leggere i miei viaggi. Non hai idea quanto mi faccia piacere.
Bacio Bea
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Avevi proprio ragione!! E’ una vera meraviglia che tra l’altro non conoscevo per niente!! Vogliamo poi parlare delle dune?? Posso morire per le dune!! Eheheh!! Grazie Bea, mi hai regalato un grande spunto per i prossimi viaggi!! 😀
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Se ami la Francia questa zona non la puoi proprio perdere. E’ magnifica e poi quelle dune sono strepitose. Arrivi su con il fiato corto ma poi il panorama ripaga la fatica. Sono contenta di esserti stata d’aiuto. Un salutone Bea
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Grazie Bea! Si amo molto la Francia e questa è una nuova “scusa” per tornarci!!
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