Piramidi di Giza e di Saqqara: un’esperienza indimenticabile

25 maggio

eccoci giunti all’ultima giornata della nostra vacanza egiziana. Giornata indimenticabile dedicata  alle
Piramidi di Giza e di Saqqara, i monumenti funebri più importanti d’Egitto.
Un luogo unico al mondo da visitare almeno una volta nella vita.

Perché alzarsi alle cinque del mattino per visitare le Piramidi?

  • arrivare per primi ai piedi della Sfinge e farci avvolgere dal silenzio del deserto è stata un’emozione travolgente.
  • alle sette del mattino l’aria fresca, di una giornata che di lì a poco sarebbe diventata bollente, ci ha dato un’incredibile sensazione di benessere e poi…
  • l’eccitazione a mille non ci faceva sentire né la mancanza di sonno né la stanchezza.
Dal caos della città solo venti chilometri ci separavano da quella vasta piana desertica dove si ergono silenziose le Piramidi

Giza con le sue piramidi e con l’enigmatica Sfinge  è una delle aree archeologiche più celebri al mondo. La sabbia che per millenni ha custodito e protetto questi straordinari tesori continua a ricoprire, senza sosta, le vestigia dell’antica civiltà egizia. Per questo motivo il lavoro di scavo e manutenzione del sito è continuo. Siamo al cospetto di un vero prodigio architettonico che testimonia la maestria degli antichi Egizi ed è inevitabile chiedersi come civiltà così antiche siano riuscite ad erigere tali giganti in pietra.

Varcato l’ingresso,  il primo monumento che ci da il benvenuto è la Sfinge, uno dei simboli più misteriosi della storia egiziana.

Un’aurea di mistero ha sempre circondato questa figura alta 20 metri e lunga 70. E’ sicuramente una delle più grandi sculture monolitiche sopravvissute del mondo antico. Secondo quanto dice la mia fedelissima guida touring, la Sfinge, con il corpo di leone ed il volto umano, raffigura il faraone Chefren nell’atto di vegliare sulla propria necropoli. Situata di fronte alla Piramide di Chefren è rimasta sepolta nella sabbia del deserto per la maggior parte della sua vita.

Ma a cosa è dovuta l’aurea di mistero che la contraddistingue? Al suo sorriso enigmatico o al suo sguardo statico che si perde verso l’orizzonte? La Sfinge, secondo la mitologia egizia antica, è considerata un simbolo di forza, intelligenza e benevolenza. Ancora oggi non si riesce a collocare il periodo esatto in cui fu costruita, tuttavia la maggior parte degli storici ed archeologi concorda sul fatto che, probabilmente, fu costruita intorno al 2500 a.C. come parte del complesso funerario di Chefren.

Una brevissima corsa in pullman, un’emozionante giro in cammello ed eccoci giunti in uno dei punti di osservazione più incredibili della vasta Piana di Giza.

Davanti a noi, in tutta la loro imponenza, si ergono le…

Piramidi di Cheope o Grande Piramide, Piramide di Chefren e Micerino.

Le Piramidi furono costruite per volere dei faraoni della IV dinastia che destinarono questi luoghi per la sepoltura dei faraoni e delle loro consorti e, soprattutto, per celebrare la loro potenza. I defunti venivano mummificati e collocati all’interno dei sarcofagi insieme ad un ricco corredo funerario. La loro forma piramidale che svetta verso l’alto, secondo gli antichi egizi, era un modo per facilitare il faraone nella sua ascesa verso il cielo e verso l’immortalità.

La Piramide di Cheope è la più antica e la più grande fra le piramidi a facciata liscia ed è l’unica giunta ai giorni nostri ancora intatta. Fu iniziata intorno al 2560 a.C. e fu eretta in circa 30 anni utilizzando oltre 2.400.000 blocchi di pietra. La sua altezza originariamente raggiungeva i 146 metri, oggi, a causa dell’erosione continua, ha un’altezza di circa 139 metri. Leggo sul sito di Archè travel che originariamente era rivestita da blocchi di calcare bianco che la rendevano liscia e brillante. Perse il suo rivestimento in seguito ad un terremoto avvenuto nel XIV secolo. Per accedere al suo interno è necessario percorrere un passaggio stretto ed inclinato di conseguenza la visita non è consigliata a chi soffre di claustrofobia.

La Piramide di Chefren, destinata al figlio di Cheope, è più bassa di circa tre metri rispetto a quella del padre ma la sua posizione sopraelevata la fa apparire più grande.
E’ l’unica tra le tre Piramide a conservare ancora oggi la copertura della punta in calcare bianco.

La Piramide di Micerino, figlio di Chefren e alta 62 m., è la più piccola delle tre piramidi di Giza. La sua costruzione si è conclusa verso il 2510 a.C. e fu l’ultima ad essere realizzata nella piana di Giza.

Dopo questa full immersion nella storia dell’antico Egitto e dopo un delizioso pasto in un ristorantino molto caratteristico dove siamo stati accolti con musica, balli e pane appena sfornato…

eccoci pronti per raggiungere la …

Necropoli di Saqqara

Un massiccio ed imponente muro in pietra calcarea racchiude l’intero sito archeologico. Il recinto presenta, sui quattro lati, 14 false porte in pietra. Uno stretto passaggio ci immette nel colonnato d’accesso.

Come per le tre piramidi di Giza anche qui troviamo un tempio funerario dedicato al culto del faraone dopo la sua morte. Al termine del colonnato ci troviamo in un ampio cortile dove troneggia la …

Piramide a Gradoni di Djoser ovvero la piramide più antica d’Egitto

Venne eretta da Imhotep nel XXVII secolo a.C, il quale modificò più volte il progetto costruendola a più riprese sopra una mastaba a pianta quadrata. La parte originaria divenne la base della piramide il cui sviluppo avvenne dapprima su quattro gradoni e successivamente su sei fino a giungere ai 59 metri di altezza. La struttura a gradoni della Piramide di Djoser simbolicamente raffigurava la scala attraverso la quale il defunto poteva raggiungere l’aldilà. Il suo interno, aperto al pubblico dopo quattordici anni di lavori di restauro, è formato da una serie di cunicoli, camere e pozzi.

Si percorre un lungo corridoio fino a giungere al pozzo funerario dove ad una profondità di 28 metri s’intravede la camera funeraria. Originariamente questa camera era rivestita di alabastro ed il sarcofago del faraone era in granito. Purtroppo nel corso degli anni è stata saccheggiata.

Oltre alla piramide principale, Saqqara ospita numerose mastabe e tombe di nobili che sono una preziosa fonte di informazioni per la conoscenza della società e dell’economia di quel periodo storico. Tra le varie mastabe noi varchiamo l’ingresso della mastaba di Kagemni. L’uomo qui sepolto era un alto funzionario di corte. Questa tomba fu scoperta nel 1843 da Richard Lepsius. Sulla porta d’ingresso è raffigurata la vita di Kagemni e, soprattutto, è raffigurato il ruolo che Lui ricopriva.

La tomba è composta da sette stanze le cui pareti sono decorate con scene di vita quotidiana dell’antico Egitto.

Nelle prime stanze sono rappresentate feste e danze, scene di caccia all’ippopotamo e scene di pesca nelle paludi alle quali partecipa Kagemni su una barca di papiro.

Le incisioni sulle pareti sono di eccellente qualità persino migliori rispetto alla Mastaba di Mereruka che è una delle più grandi e più belle tombe presenti nel sito di Saqqara.

At the end, che dire!!! Semplicemente uniche, semplicemente meravigliose.

19 thoughts on “Piramidi di Giza e di Saqqara: un’esperienza indimenticabile

  1. Grazie per avermi fatto visitare “virtualmente ” questa bellezza inspiegabile a dir poco , stupenda. Si ha sempre cosi tante domande, sulle Piramidi , sulla Sfinge e cosi via. Ho sentito veramente una bella sensazione leggendo il tuo articolo. Un saluto 👋

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  4. Che meraviglia quest’ultima tappa della tua vacanza in Egitto, 🤩! Tra piramidi, deserto e l’immensa, imponente e misteriosa Sfinge non si può che restare a bocca aperta, farsi prendere da quest’atmosfera che profuma d’Antico Egitto e godersi ogni bellezza che questi luoghi sanno regalare, 😀. È stato come fare un ripasso di quando si studiava a scuola la storia ma con l’ulteriore vantaggio che il tutto è narrato anche con delle meravigliose foto e un reportage di viaggio davvero completo e dettagliato, 👍. Che peccato che questo viaggio sia finito perché è stato come “essere” lì, a visitare gli stessi luoghi che hai visitato tu, ma sono sicura che anche il tuo prossimo reportage sarà altrettanto interessante e bellissimo, 😀.
    Complimenti carissima Bea, 👏👏👏.
    Un abbraccio grande come una piramide (così si rimane in tema, 😜), e l’augurio di una buona serata e una buona settimana.
    Bacii, 😘😘😘.

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