Crociera sul Nilo: complesso monumentale di File tra storia e leggende

22 Maggio – H. 15,30  pranzo a bordo, riposino veloce ed il giro riprende in direzione delle

 Dighe di Aswan

La crescita della popolazione, il bisogno di ampliare i terreni coltivabili  portò, verso la fine dell’Ottocento, alla necessità di realizzare una diga sul Nilo. La prima diga risultò insufficiente e così venne realizzata una seconda diga tra il 1960 ed il 1970. La colossale diga, che vediamo dinanzi a Noi,  fu considerata una delle opere ingegneristiche più importanti del Novecento. E’ alta 111 metri ed è lunga ben 3830 metri. Questo sbarramento ha creato uno dei bacini artificiali più estesi al mondo, il Lago Nasser. Grazie alla  realizzazione di questa seconda diga è stato possibile regolare le piene del Nilo che hanno permesso di estendere la superficie coltivabile e di produrre energia elettrica in quantità tali da soddisfare il fabbisogno di tutto il paese.   Purtroppo la realizzazione di questo sbarramento  ha alterato la fauna ittica ed ha decretato la fine di tanti villaggi nubiani. Ha, inoltre, messo in serio pericolo complessi monumentali di straordinaria bellezza che sorgevano nell’area in cui oggi vediamo le acque azzurre del Lago Nasser. Tra questi complessi ricordiamo il meraviglioso tempio di Abu Simbel che è stato smontato e ricollocato in un luogo più sicuro. I lavori di ricollocamento dei templi di Ramses II si conclusero il 22 settembre del 1968

La visita di oggi continua verso il complesso monumentale di File

I templi di File, edificati tra il 380 ed il 362 a.C.,  si trovavano sull’isola di Philae. Il tempio principale è dedicato alla Dea Iside. E’ senza dubbio uno dei complessi monumentali più  importanti dell’antico Egitto e grazie alla sua posizione strategica, in mezzo al grande fiume, è anche uno dei complessi più affascinanti  che non può non ammaliare il visitatore. Come già detto prima, la realizzazione verso la fine dell’Ottocento della Diga Vecchia mise a rischio l’intero complesso e la costruzione della Diga Alta ne decretò la sua condanna. Studiosi, provenienti da ogni parte del mondo, si mobilitarono per trovare una soluzione e alla fine il governo egiziano, con l’aiuto dell’Unesco, decise di smontare l’intero complesso e ricollocarlo sull’isolotto di Agikia. La gigantesca operazione durò ben otto anni dal 1972 al 1980.

Macchina fotografica al collo e continuiamo la nostra splendida avventura

Rieccoci in fila indiana pronti a salire sulla barca a motore che ci porterà verso l’isola di Agikia.

Oltre al villaggio Nubiano anche la visita di questo tempio ha contribuito a rendere speciale la nostra terza giornata egiziana. La barca solca lentamente le acque del Nilo ed  improvvisamente eccolo davanti a noi con le sue massicce colonne. Che dire!!! Un vero spettacolo.

Per un solo istante, lasciamoci coinvolgere dall’intricata leggenda  del mito di Iside ed Osiride, una storia di amore e tragedia

Dovete sapere che secondo la leggenda, Osiride venne tradito ed assassinato dal fratello Seth, il quale smembrò il corpo di Osiride e lo nascose in vari luoghi d’Egitto.  Iside, disperata per la morte del marito, si mise alla ricerca di ogni singolo pezzo del corpo e riuscì a ricomporlo proprio sull‘isola di Philae. Iside resuscitò Osiride per un breve periodo di tempo durante il quale concepirono un figlio. Ed ecco che qui  ci ricongiungiamo alla storia di Horus, figlio di Iside, di cui vi ho già parlato nel mio post dedicato al Tempio di Horus.

Visita al complesso monumentale di File

La parte più importante dell’intero complesso è Il Tempio di Iside. 

Siamo dinanzi al 1° pilone, ingresso monumentale al tempio. Su un lato si snoda un colonnato con 32 colonne e sul lato opposto troviamo un colonnato in parte danneggiato. Dinanzi a noi si staglia imponente la facciata decorata da bassorilievi che raffigurano Tolomeo XII nell’atto di uccidere i nemici fatti prigionieri. Le scene si svolgono in presenza della Dea Iside.

Superata la scalinata, con ai lati due statue di leoni in granito, ci avviamo verso l’ingresso del 1° pilone da dove si accede al 2° cortile.

All’interno vedremo un’altra facciata sulla quale è raffigurata una doppia scena del massacro sempre avvenuto per mano di Tolomeo XII. Sulla sinistra del cortile si trova il Mammisi, luogo in cui i faraoni partecipavano alle cerimonie in onore della nascita di Horus. Sulla destra, proprio accanto alla facciata, troviamo un enorme blocco in granito con l’aspetto di una stele che reca un’incisione in commemorazione di donazioni effettuate da Tolomeo VI.

Da qui si accede alla sala ipostila, ambiente a dieci colonne sulle quali sono presenti stupendi bassorilievi che mostrano scene di offerte da parte del faraone nei confronti di Osiride e Iside. Troviamo anche immagini che raffigurano Horus e Hathor. Ma come riconoscerli?? Si rimane sempre rapiti al cospetto di così tanta bellezza.

Poco distante dal tempio di Iside sorge il piccolo Tempio di Hathor. Qui i bassorilievi mostrano scene di musicanti con fattezze di animali.

Ancora due passi e troviamo un’ultima chicca, il Chiosco di Traiano, che, con le sue eleganti colonne non può che affascinare il visitatore. Anticamente questo era un luogo di sosta e d’imbarco per le processioni.

Anche questa visita è giunta al termine. Ci avviamo verso la barchetta che ci riporterà in motonave dove ci attende la serata nubiana con canti e musiche che richiamano il folklore di questo popolo discendente da una delle più antiche civiltà africane.

A questo punto Bea, ovviamente, attende i vostri commenti e le impressioni sui luoghi descritti.

Rimanete sul pezzo perché domani la giornata sarà veramente tosta 😉

17 thoughts on “Crociera sul Nilo: complesso monumentale di File tra storia e leggende

  1. Pingback: Egitto, si parte alla scoperta della “Terra dei Faraoni” | Viaggiando con Bea

  2. Come faccio a non commentare? Splendide foto, ovviamente, e bellissimo resoconto, ari-ovviamente! 😀 Sai cosa detesto della storia dell’antico Egitto? Che prima i Greci, e quindi Cleopatra III, poi i Romani (o viceversa, non mi ricordo) abbiano “invaso” questo territorio, e la civiltà degli antichi Egizi si sia estinta… Ad ogni modo, se non lo hai già letto, ti do un consiglio di lettura: la “Storia dell’antico Egitto”, di Nicolas Grimal. La prima volta l’ho letta come tomo di una collaa storica distribuita da un quotidiano, poi ho acquistato il libro, edito da Laterza: è molto interessante! Buona serata! 😉

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    • Ciao Luca, grazie per la dritta sul libro. La storia dell’Egitto, attraverso le varie letture che sto facendo per descrivere i posti che ho visitato, mi sta prendendo moltissimo. Pensa che più in là, a tempo perso, desideravo mettermi a tavolino con magari un libro di storia davanti e fare un riassunto della storia solo inerente a ciò che ho visto. Un abbraccio e grazie.
      Ps: Prossimo post ABU SIMBEL. Dire stupendo mi sembra riduttivo.

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  3. Incredibile la grandezza di questa diga, 😮.
    Peccato per il fatto che, a causa di questa costruzione, sia stato stravolto l’ecosistema e il paesaggio ne abbia risentito: sarebbe bello se, parlando in generale, quando si costruisce qualcosa si potesse evitare di stravolgere totalmente un luogo.
    La leggenda del mito di Iside e Osiride, rileggendola, mi ha riportata per un attimo ai tempi della scuola quando si studiava l’Antico Egitto: le storie dei vari dei egizi e dei faraoni mi hanno sempre affascinata e forse è grazie anche alle lezioni di storia che venivano impartite sempre in maniera interessante e mai noiosa che ancora oggi amo questa materia, 🥰.
    L’architettura egizia è qualcosa di davvero unico e meraviglioso, 🤩: tutti quei bassorilievi, le incisioni e le varie storie ti catapultano in questo mondo antico che definirei uno dei più affascinanti che siano mai esistiti, 👍.
    Complimenti ancora una volta per l’ottima narrazione e per tutte queste foto stupende, 👏👏👏👏.
    E non vedo l’ora di scoprire che cosa riserverà la prossima tappa, 😊.
    Buona serata carissima Bea, baciiii, 😘😘😘😘.

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  4. Oggi scegliere un’immagine è davvero dura, sono tutte fantastiche, da applausi, forse l’unica che scarterei è l’ultima dei suonatori. Ottimo reportage, un viaggio fantastico!! 👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👍👍👍👍👍👍🤗😊😉

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  5. Pingback: Esplorando i Templi di Abu Simbel: Un Viaggio nella Storia | Viaggiando con Bea

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