Giordania, Wadi Rum l’emozione del deserto

“Ci sono alcuni luoghi intrisi di fascino e mistero, ricchi di spiritualità e carichi di energia. Ci sono luoghi che sembrano far parte di universi paralleli, luoghi pervasi da un’atmosfera magica e surreale, luoghi che lasciano una traccia indelebile nella memoria e nel cuore di chi ha avuto il privilegio d’averne calpestato il suolo”

E’ con queste parole scritte da Giovanni , in uno dei suoi post più belli, che ho deciso di iniziare il  racconto conclusivo del mio on the road in Giordania. Sono parole che sento un po’ mie perché è nel deserto del Wadi Rum che ho trovato un’atmosfera magica e surreale e sono sicura che lascerà per sempre una traccia indelebile nel mio cuore.

Lasciandoci alle spalle la Piccola Petra si risale sul mini-van e siamo già pronti per la nuova avventura che ci attende. Il mini-van sfreccia veloce lungo l’Autostrada del Deserto e man mano che ci avviciniamo al Wadi Rum il paesaggio diventa sempre più selvaggio.

Una leggera foschia all’orizzonte, una distesa a perdita d’occhio di sabbia rossa e alte montagne di arenaria che si ergono imponenti all’orizzonte. Tra questo stupendo mix di dune e montagne visse dal 1916 al 1918, durante la rivolta araba, Lawrence d’Arabia.

Il Wadi Rum è stato il protagonista di tanti film di fantascienza ed avventura come il kolossal “Lawrence d’Arabia ” oppure come “Sopravvissuto – The Martian”  o il mitico Harrison Ford nelle vesti di Indiana Jones.

Dulcis in fondo, ci siamo noi sette che stiamo vivendo, in una delle aree naturali più preziose della Giordania, una delle esperienze che non possono di certo mancare in un on the road Giordano. Il Wadi Rum è stato dichiarato area protetta dalla RSCN nel 1998 e nel 2011 è entrato a far parte dei siti del Patrimonio dell’Umanità.

Per accedere al deserto è necessario uno stop al Centro Visitatori, dove la nostra guida ha pagato la tassa dovuta di 5 JD per ognuno di noi. Si risale sul mini-van e si riparte per il campo tendato “Sun City Camp” Il campo tendato ti regala un’atmosfera surreale con quel susseguirsi di cupole bianche che si fondono perfettamente con quel paesaggio di montagne erose dal vento.

Se siete pronti per un viaggio in Giordania non potete assolutamente non trascorrere una notte nel deserto. Non potete immaginare la sensazione che si prova al cospetto di quel silenzio assoluto che ti circonda. Volgi lo sguardo all’insù e quella miriade di stelle sembra ancora più luminosa in quel buio totale. La tua mente è libera da ogni pensiero, riconquisti una pace interiore che forse non provavi da tanto tempo. Una notte nel deserto vuol dire cogliere la magia di un tramonto o di un’alba e, ancora oggi, mi batte forte, forte il cuore al pensiero di quando, accomodati alla bene e meglio su un fuoristrada, sfrecciavamo veloci per inseguire l’ultimo raggio di sole.

Al risveglio,

dopo una discreta colazione, vediamo la nostra guida già pronta per accompagnarci in un mini tour di due ore. L’aria è frizzante, ci avvolgiamo nelle nostre sciarpe, si sale sui fuori strada e via verso la scoperta di una piccola parte del Wadi Rum.

Siamo emozionati all’inverosimile. Tutto ciò che ci circonda è stupore, è folklore,

è pura emozione con il vento che ci scompiglia i capelli, con la sabbia che vola verso di noi e con un susseguirsi di scenari incredibili. Una nuance di colori magnifici dal blu del cielo al rosso delle dune.

S’incontrano cammelli,

ci si ferma più volte per ammirare uno dei panorami più belli al mondo,

ci inerpichiamo su altissime dune giusto per camminare su quel manto di sabbia vellutata.

Uno, due, tre e poi ancora scatti. Immortaliamo qualunque cosa incluso noi stessi che guardiamo felici verso l’obiettivo dei nostri cellulari. Attraverso le migliaia di incisioni rupestri scoperte nell’area del Wadi Rum conosciamo la storia di questi luoghi. Una storia antichissima che ci porta fino al IV millennio a.C. quando questa era una zona ricca di vegetazione e di animali. Infatti alcune incisioni raffigurano scene di caccia con l’arco e figure di animali.

Si giunge fino al Siq Um Tawaqi, un canyon particolarmente suggestivo dove veniamo accolti con simpatia in una tenda beduina. Ci viene offerto del tè e anche qui si fanno acquisti.

Non si tralascia proprio nulla in una vacanza in Giordania. Al centro del Siq vediamo un masso rosso e lo immortaliamo prima ancora di capire cosa esso rappresenti. La gente del posto, per offrire un tributo alla rivolta araba e a Lawrence d’Arabia, ha inciso un ritratto di Lawrence e di altri protagonisti della Grande Rivolta Araba. Dovete sapere che durante la rivolta Araba contro gli Ottomani, nel Wadi Rum il tenente inglese Thomas Edward Lawrence, ovvero Lawrence d’Arabia, e Sharif Faisal Bin Hussein stabilirono il loro quartier generale.

Una piccola chicca. Lo sapevate che James Irwin, l’astronauta dell’Apollo 15, quando visitò per la prima volta il Wadi Rum disse a Re Hussein:

Questo è il paesaggio terrestre più simile a quel che ho visto camminando sulla Luna

 Ecco perché il deserto viene chiamato anche  Valle della Luna.

Le due ore sono passate e con un po’ di tristezza negli occhi, lasciandoci alle spalle dei panorami d’infinita bellezza, siamo risaliti sui fuori strada. Si ritorna verso il Sun City Camp, dove ci attende l’ennesimo pranzo a base di humus, riso e tanto altro ancora.

Nel primo pomeriggio si riparte verso Aquaba e, dopo tanto girovagare, un meritato riposo di tre notti, presso il Mövenpick Resort & Spa Tala Bay, ce lo siamo proprio guadagnati.

Come dicevo all’inizio, sono sicura che questo magnifico on the road lascerà per sempre una traccia indelebile nel mio cuore come anche nella mia memoria soprattutto grazie alle mie foto ed ai racconti di viaggio che sto mostrando a Voi.

Un saluto a tutti i miei followers da uno dei posti più belli al mondo.

31 thoughts on “Giordania, Wadi Rum l’emozione del deserto

  1. stavo giusto pensando ad un paesaggio marziano quando ho letto che quel posto è simile a quello che s’incontra sulla luna, in effetti è davvero surreale e insolito un paesaggio simile, immagino la polvere che s’insinua ovunque, e la forte escursione termica del deserto. Immagini bellissime anche in questo post 👏👏👏👏👏👏👏👏👏👍👍👍👍🤗😊😉😉

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    • Ciao Maxi, i tuoi complimenti mi lusingano tantissimo. Si è vero il Wadi Rum sembra proprio un paesaggio lunare. Sapessi l’emozione provata nel catturare il tramonto in quel paesaggio. Ero al settimo celo. È un’esperienza che va assolutamente fatta. Un bacio e grazie per esserci sempre.

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  2. Pingback: Giordania, tour on the road da Amman ad Aqaba | Viaggiando con Bea

  3. Ciao Bea, ancora una volta hai fatto centro con un articolo stupendo arricchito da splendide foto. L’ho letto tutto d’un fiato ed alla fine mi è venuta un’irrefrenabile voglia di mettermi in viaggio.
    Complimenti e grazie per aver aperto il tuo post citando una mia frase (davvero carino da parte tua). In fondo, credo che il fine ultimo di chi scrive di viaggi non sia solo quello di descrivere asetticamente luoghi più o meno remoti, ma anche e soprattutto condividere un pensiero, un’idea e, magari, riuscire a trasmetter un’emozione…
    Tu ci riesci molto bene!

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    • Che bel commento Giovanni. Iniziare quest’ultimo post con la tua frase mi sembrava ci stesse a pennello. Hai espresso ciò che io ho provato veramente nel Wadi Rum. A volte ci sono certi post che riesci a fare di getto, riesci ad esprimere ciò che hai dentro e purtroppo questo non mi capita frequentemente. Mi sa che sono i deserti che sono una grande fonte d’ispirazione per me. Vedi come ho descritto la dead valley. Anche lì mi mancava il respiro e ancora oggi ricordo le sensazioni provate. Visto che non pubblico mai foto di me, in questo post mi sono sentita di salutare chi mi segue con una foto di gruppo. Sai individuare, in base a ciò che trapela dai miei scritti, chi è Bea? Un abbraccione e parti. Viaggiare da una carica di vitalità necessaria per buttarsi alle spalle i problemi di tutti i giorni. Bacii

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  4. Ho letto con molto trasporto questo tuo articolo, lasciandomi trascinare nei luoghi da te indicati, e sorseggiando il tè insieme a te e ai tuoi compagni di viaggio… sono paesaggi bellissimi, ma anche surreali, che meritano davvero di essere visti! Magari un giorno… Un abbraccio.

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  5. Passati nove giorni i magnifici sette sono tornati a casa dopo aver esplorato i luoghi più significativi di una regione dove tutto è un susseguirsi di profonde vallate e di imponenti massicci di arenaria dalle forme e dai colori più bizzarri.😀 Nel cuore un bagaglio di emozioni che nessun tempo potrà mai cancellare, negli occhi scenari con gigantesche pareti e alte dune di sabbia bianca che sembra scorrere liquida sotto i piedi.
    Per noi lettori è stato un tour fantastico e le foto, a testimonianza di quei luoghi, hanno suggellato con tangibile precisione la bontà di quei posti avvincenti. Ci hanno offerto del viaggio il miraggio, quell’angolo di eternità.
    In uno scatto vedo che indossi una giacca rossa, nell’ultimo una giacca bianca. Non puoi che essere tu, sono sicura, perché stringi tra le mani il piccolo tesoro, l’artefice della parte più bella del tuo blog, piattaforma ideale per voli fantastici. 😏
    Sei stato un Cicerone perfetto, grazie per tutto.
    Un saluto. 😀

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    • Laura, ma io ti conosco? Sei andata troppo a colpo sucuro nell’individuarmi tra le altre. Rivelati a me non lasciarmi sulle spine. I tuoi commenti sono bellissimi e non mi hai ancora detto perché non riesco ad accedere al tuo sito, la casadivetro. Fammi sapere un abbraccio 😉

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      • Come posso non riconoscerti? 💯
        Sei L’UNICA ad avere la macchina fotografica ora tra le mani ed ora a tracolla. 📸
        Le altre tre signore hanno con sé il cellulare📱 , le mani in tasca 🙌 oppure una borsetta 👜 … non hanno l’aria di fotoreporter (con la F maiuscola s’intende).
        “Lacasadivetro” era un blog appartenente ad un gruppo di persone, tra cui me. Di comune accordo abbiamo deciso di disattivarlo e non ci sono stati rimpianti.
        Ora sbircio tra i tuoi “viaggi in cucina”, sono certa che il cibo fotografato mi farà venir voglia di replicare la ricetta. Hai una tecnica pazzesca di tramutare l’immagine in una cartolina mozzafiato ed è talmente veritiera che sembra di sentirne il sapore, l’odore. Che posso dirti? Mentre guardo mi sembra di assaporare e non sono una tipa suggestionabile!
        Avessi una minima parte della tua arte fotografica mi farebbe felice ma purtroppo… 😂
        Visto però che ti ammiro molto mi permetterò disturbarti ancora! 😏
        Una serena serata
        Laura

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        • Sei anche una grande osservatrice. Hai proprio colto nel segno, io dalla mia canon non mi separo mai. Le foto sulle ricette non sono granché. Le mie foto migliori sono quelle che scatto durante i viaggi. Cerco di portare a casa un pezzetto della terra che visito proprio attraverso i miei scatti. Un abbraccio e ti confesso mi sarebbe piaciuto vedere il genere di post che pubblicavi. L’avete chiuso da molto. Un abbraccio grande 😉

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  6. Un post davvero bellissimo! Le immagini sono surreali e molto particolari con un indiscutibile fascino. Bravissima! 😊👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏🤗Un caro saluto e buon pomeriggio!😊😘🌹🌻🌷

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  7. Ciao Bea!
    Grazie mille per aver condiviso questo affascinante racconto del tuo on the road in Giordania. Le tue foto sono davvero straordinarie e catturano l’essenza magica e surreale del deserto del Wadi Rum. Mi ha davvero colpito la descrizione della notte nel deserto sotto le stelle, sembra essere stata un’esperienza affascinante e indimenticabile. Complimenti anche per le altre foto del deserto, i colori magnifici e i panorami mozzafiato trasmettono un senso di stupore e meraviglia. Grazie per aver condiviso questa avventura con noi, è come se fossimo stati lì con te attraverso le tue parole e le tue immagini. Continua a condividere queste esperienze uniche, lasciando il segno del tuo passaggio e ispirando chi ti segue. Un abbraccio e buona continuazione!

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    • Che bel complimentone Marco. La descrizione del deserto devo dire che mi ha ispirato moltissimo ed ancora oggi mi si accapponisce la pelle al pensiero di quei momenti di pura magia. Sono un’inguaribile sognatrice e forse proprio per questo apprezzo così tanto le tue opere digitali che sembrano appartenere ad un bel libro di fiabe. Abbraccione anche a te 😉

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  8. Pingback: Viaggio letterario in Giordania – Il mestiere di leggere. Blog di Pina Bertoli

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