Sulla sommità del Monte Prodo, a due passi della Riviera del Conero e circondata da ampie distese di uliveti, troviamo la cittadina di Loreto. Questa cittadina, circondata da una cinta muraria eretta a partire dal XIV secolo a difesa dalle invasioni turche, deve la sua notorietà alla Basilica nel cui interno è custodita la Santa Casa della Vergine Maria. Qui ogni anno giungono pellegrini da tutto il mondo per venerare la Vergine.
Loreto è la città spirituale delle Marche e “vero cuore mariano della cristianità” definito così da Giovanni Paolo II
Non si può non rimanere affascinati dalla storia misteriosa e mistica che avvolge la Basilica ed è naturale chiedersi quanto c’è di vero in questi racconti.
Secondo la tradizione la Vergine Maria nacque, visse e ricevette l’annuncio della nascita di Gesù tra le pareti della Santa Casa. Recentemente sono stati fatti degli studi approfonditi, sia a livello archeologico che storico, delle pietre, dei graffiti e di altri documenti che ne comprovano la veridicità.
Si è proprio la Casa di Nazareth in cui nacque Maria
Secondo quanto leggo su internet: “la casa era costituita da una camera in muratura composta da tre pareti in pietra poste a chiusura di una grotta scavata nella roccia”. La grotta è tuttora venerata a Nazareth, nella Basilica dell’Annunciazione.
Ma come sono giunte fin qui le tre pareti!?
Secondo la leggenda la traslazione della Santa Casa non avvenne una sola volta ma in cinque tappe successive molto ravvicinate. Il 10 maggio del 1291 sarebbe stata trasportata dagli Angeli dapprima sul colle di Tersatetto in vicinanza di Fiume e circa tre anni dopo, su iniziativa dei crociati, venne spostata proprio sulla sommità del Monte Prodo e nell’esatto punto dove adesso vediamo quest’imponente Basilica (notizia estrapolata dalle pagine della guida verde del touring). Da allora numerosi furono i fedeli che accorsero qui in pellegrinaggio e la costruzione della Basilica, che vediamo oggi, fu iniziata, per volere di Papa Paolo II, nel 1468 in forme gotiche e continuata poi in forme rinascimentali. Nel corso dei secoli furono molti i Papi che confermarono l’autenticità della Santa Casa a partire da Papa Clemente V nel 1310.
Come raggiungere il centro storico di Loreto?
Da buon pellegrino, per vivere un’esperienza spirituale, potresti inerpicarti lungo i 330 gradini della Scalinata Santa e giungere al cospetto della Madonna Nera con l’animo purificato oppure, come abbiamo fatto noi, potresti giungere in macchina fino a Piazza Giovanni XXIII dove ti accoglierà la Statua dedicata all’omonimo Papa e potrai godere di un panorama magnifico verso le coste del Mar Adriatico.
E’ giunto il momento di attraversare l’arco di accesso per giungere in Piazza della Madonna dove, dinanzi a noi, si staglia la facciata della Basilica di Loreto, ed iniziamo il nostro giro turistico proprio dal fulcro artistico-monumentale e religioso della città.
Uno sguardo a 360° per ammirare il Palazzo Apostolico a portico e loggia iniziato da Bramante nel sec. XVI, il Palazzo Illirico e poi la Fontana Maggiore, disegnata da Carlo Maderno e Giovanni Fontana, che é adornata da sculture bronzee.
Per concludere sul sagrato della Basilica troviamo il monumento dedicato a Papa Sisto V. Riportiamo lo sguardo verso la Facciata della Basilica che fu progettata nel 1571 da Giovanni Boccalini e portata a termine nel 1587 da Lattanzio Ventura. Di notevole interesse sono le tre porte bronzee e la statua della Vergine con il Bambino realizzata da Girolamo Lombardo nel 1583. Accanto alla facciata si erge un Campanile di 67 metri realizzato da Luigi Vanvitelli nel 1770-1775 e, per concludere, la Cupola della Basilica la terza cupola rinascimentale in Italia per grandezza, dopo quelle di San Pietro in Roma e Santa Maria del Fiore a Firenze
L’interno a tre navate e 12 pilastri, che reggono archi gotici e volte a crociera, ci accoglie in tutta la sua bellezza.
Sotto la cupola, riccamente decorata dai dipinti di Cesare Maccari, vi è la Santa Casa della Vergine Maria.
Impossibile non notarne la sua bellezza.
Il rivestimento marmoreo, ornato di statue e rilievi e da quattro porte in bronzo del ‘500, è stato disegnato da Bramante nel 1509. In rigoroso silenzio si accede all’interno, sulle nude pareti, fatte di un materiale in pietra non reperibile sul territorio marchigiano, sono presenti dei graffiti antichi che in seguito ad attenti studi sono stati ricondotti alla cultura giudeo-cristiana e sono simili ad altri trovati a Nazareth. Murate tra le pietre sono state anche rinvenute cinque croci di stoffa rossa che richiamano i crociati. Al centro della Santa Casa spicca una statua in legno di cedro della Madonna col Bambino rifatta dopo un devastante incendio occorso nel 1921. All’interno di questo luogo, che trasuda misticismo, l’emozione dei fedeli è palpabile.
Attorno alla Santa Casa vi sono 4 sagrestie, che portano i nomi degli Evangelisti, e 9 cappelle absidali che si aprono lungo le due navate laterali e portano i nomi delle nazioni che nei primi del ‘900 contribuirono alla loro decorazione.
Adesso dirigiamoci verso il transetto sinistro per ammirare un capolavoro imperdibile, la Sala del Tesoro meglio conosciuta come sala del Pomarancio (Cristoforo Roncalli ) perché fu da Lui interamente affrescata. Sulla volta bellissimi gli affreschi che raffigurano scene della vita di Maria effettuati tra il 1605-1610. Sulle pareti, in grandi teche, sono custoditi i preziosi doni ricevuti dal Santuario nel corso dei secoli. Fu Papa Clemente VIII che volle questa sala che senza alcun dubbio non vi stancherete di guardare con il tripudio di stucchi che incorniciano gli affreschi del Pomarancio. Adiacente a questa sala troviamo la Sala Pio X ricca di articoli religiosi.
Ultimata la visita della Basilica non vi resta che acquistare un biglietto presso il Museo Pontificio Santa Casa, situato al secondo piano del Palazzo Apostolico, ed avventurarvi su per quei 120 gradini e vivere l’emozione di una passeggiata lungo i Camminamenti di Ronda. Da qui sono magnifici gli scorci verso il mare e le colline circostanti.
Qualche curiosità su questa cittadina di fede.
Dal 1617 a Loreto nella notte tra il 9 ed il 10 dicembre si accendono i fuochi e si ode il rintocco delle campane lungo la Via Lauretana in segno di gratitudine verso Dio e verso la Madonna.
La Madonna Nera di Loreto dal 1920 è patrona degli aviatori.
Lo sapevate che Loreto è la capitale italiana del presepe? Il presepe permanente è aperto al pubblico dal 2006, l’anno dopo che Benedetto XVI divenne Papa. Nel presepe più di 100 personaggi in movimento danno vita a delle bellissime scene sulla Natività.



Un’altra meta da non perdere nel mio prossimo viaggio nelle Marche, non so in che anno. L’interno della Basilica è strepitoso, da solo vale un viaggio 👍👍👍👍👍👍👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏🤗😊😉😉
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Mi sa che con tutto quello che c’è da vedere devi mettere in programma una settimana intera. Ciaoo
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GRAZIE
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