Andalusia: Gibilterra, Cadice, Siviglia

Al termine della nostra  giornata in giro per Malaga  abbiamo conosciuto Juan che, per sette giorni, ci ha accompagnato tra le stradine tortuose dei centri storici e ci ha fatto scoprire una regione piena di vita e ricca di antiche tradizioni.

1° giorno del tour – Gibilterra – Cadice – Bodegas Fundador – Siviglia (382 km) 382 km da Malaga a Cadice a Siviglia

Ore 8 partenza – Con l’adrenalina a mille, come degli scolaretti, alle 7,45 eravamo tutti in fila in attesa che Pedro caricasse i nostri trolley nella pancia del pullman gran turismo.

Ore 8,15 il viaggio ha inizio. Si esce dal traffico caotico di Malaga, s’imbocca la AP-7 in direzione Gibilterra e per 131 km siamo stati accompagnati dalla voce di Juan. Non ricordo una parola di ciò che ci ha raccontato, immagino ci abbia parlato della storia di questo promontorio roccioso di 6800 km quadrati che si tuffa nel Mar Mediterraneo. Dal 1713, anno del trattato di Utrecht, Gibilterra  è territorio nazionale britannico.  Credo che gli abitanti vadano fieri di essere cittadini britannici; infatti sia nel referendum del 1967 che in quello del 2002 hanno fermamente manifestato il desiderio di rimanere legati esclusivamente alla sovranità del Regno Unito.

Noi di Gibilterra non abbiamo visitato nulla. Ci è stata concessa solo una rapida sosta per uno scatto verso il promontorio roccioso.IMG_1798 Mi consola il fatto che anche mia sorella Elena si è limitata  a prendere la teleferica e a raggiungere la Rocca dalla quale si gode di un panorama mozzafiato e dove ha avuto un contatto ravvicinato con il mondo delle scimmie.

All’interno della Rock ancora oggi vive, in completa libertà, una colonia di bertucce con circa 200 esemplari di Macaca Sylvanus, unica popolazione di scimmie selvatiche in Europa.

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Seconda tappa Cadiz – Un centinaio di chilometri ci separano da Cadice, una delle più antiche città d’Europa. Come in un romanzo a puntate si risale sul pullman e Juan riprende i suoi racconti. Cosa ci avrà mai raccontato? Forse ci avrà parlato di quelle navi cariche d’oro e di spezie che qui approdavano in quanto punto strategico per gli scambi commerciali. Ci avrà anche detto che qui, nel 1812, venne firmata la prima costituzione spagnola. E’ la prima costituzione liberale di Spagna che divenne il modello per tanti statuti dell’Europa liberale. Sicuramente ci avrà raccontato che il 25 settembre del 1493 Cristoforo Colombo, con una flotta di 17 navi e 1500 uomini, partì proprio dal porto di Cadice per il suo secondo viaggio verso le Indie.
Ore 12 arrivo a Cádiz – Discesi dal pullman, un venticello frizzante ci ha avvolto e la cittadina ci è apparsa subito splendente con i colori accesi che la caratterizzano. Il giro ha avuto inizio da Plaza de San Juan de Dios, la più antica piazza di Cadice.
IMG_1815 Situata di fronte al porto è stata, per lungo tempo, una piazza mercato per i prodotti esotici portati dalle navi provenienti dal Nuovo Mondo. Su di essa, preceduti da palme e fontane zampillanti, si affacciano la neoclassica facciata del Municipio (Ayuntamiento), opera del 1799 di Torcuato Benjumeda, con accanto la torre barocca della Chiesa di San Juan de Dios.
Abbiamo proseguito verso Plaza de la Catedral dove si erge maestosa la Cattedrale con la sua cupola fiancheggiata da due alti campanili.
20221016_122736Solitamente amo visitare anche gli interni, ma le lancette correvano inesorabili e quindi non è stato possibile. Quasi volando tra gli stretti vicoli siamo giunti  nell’animata Plaza de las Flores dove è deliziosamente predominante il bianco degli edifici storici.
Giunti qui, Juan ci ha letteralmente abbandonati, dicendoci : “Ci rivediamo alle 15 al pullman”  ed è stato inevitabile rimanere un po’ disorientati.
Dove si poteva mai andare in poco meno di due ore? Volevamo scoprire la cittadina e percorrere uno ad uno i suoi stretti vicoli ma volevamo anche pranzare per non perdere i sapori tradizionali di questa terra.

Avremmo voluto inerpicarci su per quei 200 gradini di Torre Tavira e godere di un meraviglioso panorama a 360° sui tetti bianchi della città. Lo sapevate che Cadice conta tantissime torri di guardia tra cui Torre Tavira che è la più alta?

Un zig zag tra vicoli affollati e siamo capitati nella piccola Piazza di San Francesco dove si erge, con la sua facciata bianca, l’omonima chiesa ed è qui, che ispirati dall’atmosfera, ci siamo fermati per pranzo.
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Terminato il pranzo ci rimaneva ancora una  mezz’oretta prima del meeting con il gruppo e così, desiderosi di sentire la brezza del mare, ci siamo spinti verso la strada Campo del Sur che giunge sino al molo a sud della città. La passeggiata tra il bianco degli antichi palazzi  ed il blu dell’oceano è stata veramente piacevole.
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Ore 15,15 si parte verso una delle più antiche Bodegas di Jerez de la Frontera: Bodegas Fundador.
Le colline nei dintorni di questa cittadina ospitano migliaia di ettari di vigna.  Nel nostro tour Andaluso non poteva certo mancare una visita guidata all’interno di una di queste affascinanti strutture che tanto rievocano le volte di una cattedrale e che ospitano al loro interno migliaia di botti. Questo vino fortificato, ribattezzato in “Sherry” dagli Inglesi, conobbe la sua notorietà fra il Settecento e l’Ottocento.

Bodegas Fundador

FUNDADOR CANTINE A JEREZ

 

Fin dalla sua fondazione, risalente al 1730, la storia di questa cantina è legata a Pedro Domecq Loustau.

IMG_1907 Pedro fu il creatore del primo Brandy spagnolo nel 1874. La storia del Brandy nel mondo non si può comprendere senza la storia della Bodegas Fundador.

Oggi il gruppo Fundador produce alcuni dei marchi di Brandy più famosi al mondo e le uve utilizzate sono esclusivamente le varietà Palomino e Airén. Il vino viene distillato in alambicchi e poi viene inviato a Jerez per l’invecchiamento. Il vino riposa in botti di rovere per circa 3 anni.

Una delle innovazioni di Pedro fu la sua decisione di far invecchiare il distillato in botti che avessero già contenuto lo Sherry e questo processo fa sì che il vino acquisisca

una profondità ed una ricchezza inaspettata”

Anche la gradazione è importante per esaltare al massimo l’aroma del distillato, circa 40 gradi. La visita guidata attraverso le sale e la storia che ci è stata raccontata, con molta professionalità, è stata molto interessante e la degustazione lo è stata molto di più. Lo Sherry che ho assaggiato alla bodega è un vero nettare degli Dei.

Ancora un’oretta di percorso per giungere all’Hotel Sevilla Center.

20221016_225029Hotel di gran livello, camere spaziose e molto eleganti. Dista circa 1 km da Piazza di Spagna. Ottima colazione a buffet. Insomma tutto positivo ma, ahimè, ancora oggi mi chiedo come un Hotel del genere possa non curare assolutamente la qualità dei pasti destinati ai gruppi.  Da questo punto di vista ribadisco che il nostro tour organizzato è stato un po’ deludente.

23 thoughts on “Andalusia: Gibilterra, Cadice, Siviglia

  1. Bellissimo viaggio!!!
    Merita anche una sosta a Tarifa, il punto più a sud dell’Europa continentale. Il Marocco si trova a soli 14 Km dalla “Punta de Tarifa”!
    Decisamente emozionante il punto di congiunzione tra l’oceano Atlantico e il mare Mediterraneo.

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    • Sono rimasta sorpresa anch’io. Bellina da morire e mi dispiace non averla potuto girare come piace fare a me. Questo è il problema dei tour organizzati al quale ho partecipato solo perché dovevo recuperare un voucher abbastanza alto. Ti aspetto nei prossimi post. Vedrai le meraviglie che ho visto. Bacione 😉

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  2. Che tuffo nel passato (non troppo lontano)! L’Andalusia meriterebbe un mese di viaggio per quanto è bella… Gibilterra con le sue bertucce è particolare, ma Siviglia mi ha conquistata. Concordo con Elena, Tarifa merita un passaggio, magari in un periodo meno affollato di agosto, così da godere dello spettacolo di mare e oceano che si fondono

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    • Concordo con te. Una settimana non basta per vedere le meraviglie dell’Andalusia. Mi sarebbe piaciuto fare un giro più approfondito dei paesini bianchi che caratterizzano questa zona. Comunque un’idea me la sono fatta. Anche a me sarebbe piaciuto stendere la mano da Tarifa verso l’Africa. Un abbraccio e grazie per aver commentato il post. Baciii

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  3. questi posti li ho visti solo attraverso una vecchia trasmissione di donnaavventura di qualche anno fa, ora li rivedo attraverso la bellezza delle tue immagini e anche se solo con la mente mi è sembrato di vivere questi posti come se ci fossi stato. Bellissimo post! 👏👏👏👏👏👏👏👍👍👍👍👍😊😉🤗

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  4. In una sola giornata avete visto tantissimi posti e le foto che li documentano sono bellissime, 🤩. Una giornata ricca di cultura, natura e anche sapori tipici che non possono mai mancare quando si visita una nuova località, 😉. Peccato aver avuto così poco tempo per visitare Cádiz: luoghi così ti entrano nel cuore e la voglia di tornare a visitarli con più calma per poter ammirare quello che non si è potuto vedere in precedenza , 🙂. Baci baci, 😘😘.

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  5. Pingback: Andalusia, il mio viaggio on the road | Viaggiando con Bea

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