New York, New York! Gironzolando tra Upper and Lower Manhattan … per Composure

In attesa di preparare i post del mio viaggi in Andalusia ho voglia di rileggere con Voi una New York vista attraverso le emozioni e gli scatti di Bea. 

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Il mio IV post per Composure. La rivista online che nel giro di poco più di 2 mesi ha raggiunto un’incredibile numero di visualizzazioni. Carissimi lettori ma, soprattutto lettrici, ritagliate un po’ del vostro tempo e correte a leggere di moda, tendenze, parchi divertimenti per grandi e piccini. Le donne che contribuiscono a dare vita a questo magazine on line sono una vera esplosione di energia. Con un po’ di timidezza sto cercando anch’io di dare il mio piccolo contributo e come potevo non parlare del mio gironzolare per le strade di Manhattan?  E’ trascorso un anno ma io sento ancora scorrere nelle vene quell’eccitazione tipica di chi sta realizzando il viaggio della propria vita. Questa carrellata di ricordi in giro per New York le dedico a te caro Max che con i tuoi post stai riaccendendo in me il desiderio di prendere un volo, purtroppo non tanto low cost, e ripartire verso la grande mela. Un baciooo a tutti 🙂

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”                       Esattamente un anno fa, io ed i miei inseparabili compagni di viaggio, camminavamo quasi volando su Brooklyn Bridge. La felicità era a mille e mi sentivo pervasa da una carica di adrenalina pazzesca. Una corsa in taxi verso l’ingresso pedonale del ponte e la passeggiata verso la sponda di Brooklyn ha avuto inizio.  Ancora oggi mi chiedo come mai, nei nostri 4 giorni a New York, non ho pensato di vedere il Brooklyn Bridge by night. Ancora oggi mi pento di non essermi concessa quello scatto sulle luci della città riflesse sull’East River.  Ad ogni passo mi fermavo ora per uno scatto verso lo skyline di Manhattan ora per uno scatto al gruppo. Lo sapevate che la costruzione del ponte, progettato nel 1867 dall’ ingegnere Johann August Robling, richiese  circa 16 anni di lavoro e furono destinati al progetto più di 600 persone’?  Venne aperto al pubblico nel maggio del 1883 e per molti anni fu il ponte sospeso più lungo al mondo.  Respirare a pieni polmoni quell’aria frizzante che ci ha accompagnato lungo tutto il percorso fino a giungere a Brooklyn Bridge Park è un’esperienza che non dimenticherò mai, come non dimenticherò mai la mini traversata in traghetto (East River Ferry) che ci ha riportato a Manhattan.

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Il mio viaggio negli States è sempre stato il sogno della mia vita. Ventuno giorni on the road  su un SUV che sfrecciava, si fa per dire, lungo canyon, lungo distese enormi di cactus, laghi e molto altro ancora. In un primo momento non eravamo molto sicuri di includere New York nel nostro giro, ma, ditemi Voi,  si può mai pronunciare la mitica frase “Sono stata in America” senza aver visto la grande mela?
Arrivi a New York ed hai già la sensazione di conoscere questa città dove il caos è sovrano. Quei taxi gialli che s’infilano, con prepotenza, tra fila di macchine ferme ai semafori forse li hai già visti in un qualche film americano. Gente frenetica che a passo veloce percorre le vie del Financial District e che ti vengono quasi addosso perché tu, turista un po’ confuso da quella vita frenetica, non fai altro che guardare con il naso all’insù.

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Ma lasciamo perdere emozioni e sensazioni e parliamo delle 10 cose che non devi assolutamente perdere se fai un viaggio da queste parti.
Beh, come detto prima, metto la passeggiata su Brooklyn Bridge al primo posto ma non è certo da meno vedere l’Empire State Building dalla cima del Top of the Rock ed abbracciare con un solo sguardo Manhattan con il magico sfondo del tramonto sull’Hudson.

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Non puoi venire a New York e non andare a mangiare le mitiche patatine, stracariche di ketchup, da  Bubba Gump Shrimp  e rivivere, tra quei tavoli in legno, la magia del film sulla vita di Forrest, ve lo ricordate vero? Giri  lo sguardo a 360° e tutto ti ricorda il film, dai cimeli appesi nel locale alle scritte sui tavoli.

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L’albergo scelto per le nostri quattro notti, Westin Grand Central , era sulla 42ma street e devo dire che la posizione era veramente strategica. A due passi dalla Grand Central Station, altro luogo imperdibile con quella luce soffusa che filtra dalle grandi vetrate che dominano l’atrio principale. Volgete lo sguardo all’insù e guardate il soffitto decorato da segni zodiacali e costellazioni scintillanti.

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Per noi donne di COMPOSURE© e non solo, percorrere la Fifth Avenue ci farà sentire un po’ come Audrey Hepburn quando capiteremo davanti alle lussuose vetrine di Tiffany. Tra la 34th Street e Central Park è un susseguirsi di lussuose vetrine ed alberghi a 5 stelle. E poi figuriamoci se potremo fare a meno di entrare, nonostante l’abbigliamento casual,  nella hall dell’ Hotel Plaza e farci un selfie per dire “io qui ci sono stata”.

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Opps!! da una vetrina all’altra siamo giunti a Central Park, il polmone verde di New York. E’ sicuramente il pezzo forte dell’Upper Manhattan e se venite da queste parti non potete non trascorrere, in quest’oasi di bellezza, almeno tre ore del vostro tempo. Si varcano i cancelli e in un istante è inevitabile dimenticarsi del ritmo frenetico della città. Ti soffermerai più volte per immortalare ora il laghetto con il ponticello in pietra, ora i vialetti che s’intersecano gli uni agli altri, ora il famosissimo Bow Bridge, ponte in ghisa che forma un arco di 18 m sul lago. E poi …. che dire dello skyline di New York che continua a seguire i tuoi passi regalandoti scorci incredibilmente belli. Ecco questo è uno di quei luoghi che mi sento di annoverare tra le 10 attrazioni di New York assolutamente da non perdere 

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Se abbiamo percorso la Fifth Avenue non dimentichiamoci di varcare l’imponente portale in bronzo di St Patrick’s Cathedral.  Costruita tra il 1853 ed il 1878 su progetto dell’architetto James Renwick, offre al visitatore uno spettacolo incredibile. Le sue guglie, in stile neogotico, svettano verso i grattacieli circostanti formando un tutt’uno di grande impatto visivo. La maestosità della Chiesa, lunga 120 m e larga 53, la si nota molto di più visitando il suo interno e non potrà che lasciarvi a bocca aperta.

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Nel nostro peregrinare tra le vie di New York non dimentichiamoci di saltare su un metrò e con cartina in mano puntare verso il Katz’s Delikatessen. Un locale americanissimo, una confusione pazzesca, boccali traboccanti di birra, enormi piatti di patatine e qui, ricordatevi, non potete assolutamente perdere il Pastrami, considerato il “King of Sandwiches”.  Vi ricordate il film  “Harry ti presento Sally ? Ecco noi eravamo proprio lì 🙂  

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Dopo questo “a tu per tu” con la vera America il giro deve necessariamente proseguire verso SoHo district dove c’è la maggior concentrazione di edifici in ghisa del mondo. Gironzolate come vi capita tra Houston Street e Spring Street fino ad arrivare al cuore del distretto, Green Street.

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World Trade Center. Non volevo lasciarlo per ultimo ma è difficile inserire, in un post dove energia ed allegria traboccano dallo schermo del computer, il luogo in cui “the twins tower” si sono sgretolate in seguito all’attacco terroristico dell’11 settembre del 2001. Oggi, in questo luogo, troviamo il “National September 11 Memorial”, al cui centro silenziose cascate fanno scivolare le loro acque in enormi piscine sui cui bordi troviamo incisi tutti i nomi delle 2983 vittime. Tutt’intorno la vita continua tra schiamazzi e risa, ma il tuo cuore è comunque pervaso da una tristezza infinita  e tu, turista, ti senti quasi a disagio ad essere lì a rubare quello scatto su quei nomi scalfiti sulla pietra.

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Limitarsi a sole 10 cose da vedere è un po’ riduttivo. Nei tuoi continui su e giù tra Lower and Upper Manhattan non puoi non fare uno scatto verso quel bizzarro edificio, costruito nel 1902, che tanto richiama la forma di un ferro da stiro, ovviamente sto parlando del Flatiron Building. Passare dai mercatini di Union Square e fotografare gli artisti di strada, magari con uno scatto in black and white, ti farà sentire un vero photographer 🙂 e …. dulcis in fundo non dimentichiamoci di guardare all’insù all’incrocio tra la Fifth e la 34th street siamo proprio sotto l’Empire State Building con tutti i suoi 102 piani che salgono su, su verso l’azzurro del cielo.

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Avete ancora una serata a disposizione?? Imbocchiamo la 3rd Avenue e raggiungiamo il PJ ClarkesPJ Clarkes,  un locale sicuramente da provare sia per l’atmosfera che per gli ottimi hamburger. 

Una carrellata d’informazioni messi un po’ alla rinfusa ma che parlano di una città che, almeno una volta nella vita, deve essere vista e vissuta. “

51 thoughts on “New York, New York! Gironzolando tra Upper and Lower Manhattan … per Composure

  1. Ho visitato New York una volta; non ero di stanza lì, per cui è stata una visita lampo, di una giornata, e non ho visto così tante cose; oltretutto sono stato preso dalla malinconia; nonostante tutto, però, vorrei tornarci… un abbraccio Bea! 😉

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  2. Fin da bambino, avendo visto “Mamma ho perso l’aereo” decine di volte, mi ero messo in testa di andare a NY. E l’ho fatto cinque anni fa..
    Dovevo andarci, è la città a cui tutti pensiamo da piccini! La città per eccellenza!!
    Inimitabile il panorama notturno dal Top of the Rock 😍

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  3. Pingback: New York, New York! Gironzolando tra Upper and Lower Manhattan … per Composure – katniss2016

  4. Pingback: New York, New York! Gironzolando tra Upper and Lower Manhattan … per Composure – Riccardo Franchini. Godete

  5. Che meraviglia il modo in cui illustri il tuo viaggio a New York e le foto incluse nel post sono tutte bellissime, 🤩. Io non sono mai andata a New York ma i miei zii paterni sì e mi hanno raccontato di una città piena di vita, dove tutto corre veloce e ne sono rimasti un po’ frastornati. Nel complesso, comunque, hanno trovato questa città bellissima e ricca di luoghi da visitare, 😀.

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    • Io me ne sono praticamente innamorata nonostante non sia il genere di città che piace a me. La descrizione di questa città l’ho fatta con il cuore e sono riuscita in pieno a far trapelare le emozioni che mi hanno accompagnato durante tutto il mio viaggio negli States. Ho visto che non conosci la villa reale di Monza ma perchè non prendi il treno e non vieni a trovarmi? Ti prometto che ti accompagnerò a fare un giro in questa splendida dimora. Baciii

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      • Un’ottima descrizione e molto dettagliata, 👍. Monza ci sono stata ma ero piccolissima e non ho ricordi perché la tappa era il San Gerardo dove ho fatto le prime visite per scoprire le cause del problema con cui sono nata.

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          • Diciamo che i primi quattro anni della mia vita li ho fatti fuori e dentro dagli ospedali, anche a Milano, perché sono nata con una displasia congenita all’anca e ho subito anche due operazioni. Ho imparato a camminare a quattro anni e poi, annualmente, ho fatto delle visite di controllo fino ai 15 anni, quando mi hanno dichiarata guarita. Però con l’avviso che se avessi avuto dei continui dolori di presentarmi subito in ospedale. Facendo le corna, dolori continui non ne ho: magari quando cambia il tempo oppure quando dormo troppo a lungo sul fianco sinistro può capitare qualche doloretto ma non mi lamento. Se penso a quanti bambini e giovani sono in ospedale perché malati di qualche brutta malattia, la displasia, in confronto, è una bazzecola. Un bacione grande a te cara Bea, 😘😘.

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            • Non osavo chiederti nulla e sono felice che tu me ne abbia parlato. Fortunatamente è stata presa in tempo anche se, sono sicura, odierai Monza ed il San Gerardo. Ti auguro tanto tanto bene. Un grande abbraccio ad un’amica virtuale. Bacii

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            • Sei sempre gentilissima cara Bea, grazie, 😊. Sì, fortunatamente questa displasia è stata scoperta nei primi controlli dopo essere nata e da lì poi è iniziato tutto il percorso che ho fatto. Eheheh, ebbene sì, lo ammetto: diciamo che gli ospedali non sono tra i luoghi che metterei in cima alla classifica dei miei posti preferiti… quattro anni fuori e dentro da questi edifici per controlli, degenze, fisioterapia credo che mi siano bastati per il resto della mia vita, 😉. Facendo le corna spero di non doverci tornare… almeno non per periodi così lunghi ma ancora meglio sarebbe non doverci tornare più, 😁. Un grande abbraccio anche a te e buona domenica, 🤗🤗🤗. Baci baci, 😘😘.

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