Scozia, cosa vedere in una settimana

Mi è stato chiesto di programmare un viaggio ad hoc in giro per la Scozia. Il mini gruppo di tre persone partirà il 15 giugno e spero con tutto il cuore che le mie proposte di viaggio soddisfino ampiamente le loro aspettative.

Programmare viaggi per gli altri è sempre stato il mio sogno e devo dire che, quando mi viene richiesto un aiutino, mi ci butto a capofitto cercando di dare il meglio. In base alla mia esperienza scozzese ho cercato di creare un itinerario ad hoc per B, F e Camilla.

Come un vero tour operator ho ripreso mappe e guide, ho riletto uno ad uno i miei post con l’intento di buttar giù un programma di viaggio ideato proprio per i magnifici tre di questo tour che già immagino sfrecciare tra una natura selvaggia alla ricerca di castelli a picco sul mare e affascinanti Abbazie.  Ho cercato di creare un itinerario poco massacrante ma, soprattutto, ho cercato di immaginare cosa potesse affascinare un’adolescente pianificandolo in modo che anche Camilla possa entusiasmarsi e godere di questa breve vacanza.

Ma adesso partiamo idealmente con loro ….

15 giugno – si atterra ad Edimburgo, un’oretta per il disbrigo pratiche noleggio auto e via verso l’albergo prescelto che, fortunatamente, è in pieno centro a solo due passi a piedi da Calton HillImperdibile un giro al tramonto tra i sentieri di Calton Hill, la vista sui tetti di Edimburgo che si gode dalla cima della collina è impareggiabile. Il panorama spazia dalla collinetta dell’Arthur Seat all’Holyrood Palace e da tetto in tetto lo sguardo giunge fino al Castello di Edimburgo. Ho suggerito di partecipare ad uno dei tanti ghost tour che affascinano grandi e piccini. Con il tour di fantasmi e misteri si va alla scoperta della storia nera di Edimburgo. Sarà un divertentissimo susseguirsi di stretti vicoli e la voce narrante della guida affascinerà il turista con storie di eventi sanguinosi e roghi di streghe.

16 giugno – dopo una ricca colazione gambe in spalla e via alla scoperta dei Close di Royal Mile

sino a giungere all’affascinante Holyrood Palace con i suggestivi resti della Holyrood Abbey.

Il giro non può che proseguire verso Greyfriars Kirk dove Camilla potrà scoprire la storia di Greyfriars Bobby, il cane che visse accanto alla tomba del padrone per ben 14 anni.

Lungo il percorso, tempo permettendo, si potrebbe fare una sosta al Museo Nazionale Scozzese. Noi ci siamo capitati per caso e siamo stati letteralmente catapultati nella storia scozzese, nelle meraviglie della natura e nelle differenti culture del mondo per poi giungere fino alla terrazza panoramica per un ultimo scatto verso l’Edinburgh Castle.

Da Greyfriars Kirk a Grassmarket il percorso è breve. Siamo sicuramente in una delle più belle piazze della città dall’atmosfera tipicamente bohémien.

La vista sul Castello è davvero spettacolare e salendo la lunga scalinata si ritorna là dove ha avuto inizio questa splendida giornata nella capitale scozzese.

17 giugno Edimburgo – South Queensferry – Anstruther – Saint Andrews – Glamis Castle – Dunnottar Castle (200 km)

… adrenalina a mille, rigorosamente guida a sinistra e via verso South Queensferry, delizioso villaggio di pescatori all’ombra del Forth Bridge.

Dopo questa breve sosta di una mezz’oretta il gruppo riparte verso la regione del Fife, dove consiglio una sosta nel magnifico porticciolo di Anstruther giusto per fare due passi tra le sue casette bianche.

Solo 30 minuti di macchina per raggiungere St Andrews, cittadina ricca di storia e cultura e dominata dalla bellissima Abbazia.  Non più tardi delle 13,30 è necessario ripartire per il  Castello di Glamis. 

E’ una vera chicca che catapulta il visitatore nel mondo fiabesco della Scozia. Si ha quasi l’impressione di essere in un mondo fatato non per quelle torrette appuntite o quei camminamenti merlati ma sono le storie che ti vengono raccontate che ti affascinano. Pare che Glamis sia una delle dimore più famose di tutto il Regno Unito per le sue storie legate ad oscure presenze.

Ancora un’oretta e finalmente arriverete all’ultima tappa di questa faticosa giornata,  Dunnottar Castle (chiusura h: 18)

Parcheggiata la macchina un breve sentiero porta proprio davanti all’alto sperone roccioso sul quale si staglia Dunnottar Castle. Con le sue mura spoglie sembra un tutt’uno con quella roccia a strapiombo sul mare, sarà sicuramente amore a prima vista. Percorrete il sentiero che si snoda lungo la roccia e, varcato l’ingresso, dirigetevi verso quel che rimane di questa fortezza che, nel corso dei secoli, è stata teatro di numerose battaglie e atrocità.

18 giugno – Stonehaven – Balmoral Castle – Drumnadrochit ( 210 km)

Il Castello di Balmoral è una delle più famose dimore reali della Gran Bretagna ed è situato nella zona dell’Aberdeenshire. Questa tenuta fu acquistata nel 1848 dalla regina Vittoria, che l’ha definita come … “il mio caro paradiso nelle Highlands”. Il Castello di Balmoral è attualmente la residenza privata estiva della Famiglia Reale, però da aprile a luglio è aperto al pubblico. E’ possibile visitare i terreni, i giardini, le mostre e la grande sala da ballo.

Il percorso per arrivare sul Loch Ness è di circa 2 ore. Si risale in macchina e si riparte verso Drumnadrochit. Perché scegliere Drumnadrochit? Semplicemente perché a Cami potrebbero interessare quella miriade di pupazzetti di Nessie,  cappellini e altri oggetti kitsch ma tanto divertenti. Potrebbe divertirsi nel visitare la mostra del Loch Ness Centre con l’esposizione di tutti i materiali, sonar e imbarcazioni utilizzati per l’esplorazione del lago alla ricerca del mostro. Per i grandi ottimi pub con tavoli all’aperto immersi nel verde per una sosta e una birra alla spina. Potrebbe essere piacevole vivere un’oretta di navigazione alla ricerca di Nessie.  Non ho fatto personalmente questo giro ma, chissà perché, penso possa essere ricco  di fascino.

19 giugnoDrumnadrochit – Eilean Donan Castle – Neist Point Lighthouse – Coral Beach – Portree ( 281 Km)

Eilean Donna Castle – Impossibile non fotografarlo ripetutamente per catturare in uno scatto quello scenario incredibile.  Uno scenario fatto di laghi e verdi colline. Se ne sta solitario abbarbicato sull’isola di Donan come a voler, ancora oggi, controllare i versanti boscosi delle terre di Kintail. Varcando il portale, se volgiamo lo sguardo all’insù, non possiamo non notare quella scritta in gaelico che dice

finchè c’è un MacRae all’interno, non ci sarà mai un Fraser all’esterno

Isola di Skye –  è decisamente  il pezzo forte del  viaggio. Da vedere  “Neist Point Lighthouse”.

Chilometri in mezzo al nulla ma poi  improvvisamente ecco il primo panorama mozzafiato che non può che essere catturato in uno scatto.

Il giro continua verso Coral Beach. Le miglia sono veramente poche ma, anche qui, si parcheggia e si cammina. Dapprima si cammina su sentieri sterrati tra cespugli di ginestre e poi lo scenario si apre mostrando una gamma di colori che vanno dal verde dei prati al blu del mare e al bianco di quella lunga striscia di sabbia che si chiama “Coral Beach”.

Dormire a Portree con quelle belle case dai colori vivaci, con quei pescherecci ormeggiati nella baia non può che regalare un momento di vera magia ed è con questa immagine che chiuderete la vostra terza giornata on the road.

20 giugno – Portree – Uig – Duntulm – Kilt rock – Portree – Fort William (282 km)

Se l’aria è tersa, il cielo è talmente limpido che regala ad ogni panorama delle pennellate di colori che sarà difficile dimenticare. Da Portree si punta verso Uig  per poter fare tutto il giro della penisola arrivando fino a Duntulm.

La corsa procede lungo la A855, si passa davanti lo Skye Museum of Highland Life, museo all’aperto che catapulta il visitatore in quelle che un tempo erano le tipiche abitazioni dell’isola. Entrare all’interno di quelle casupole dai tetti in paglia è come fare un tuffo nel passato.

Ad ogni scorcio non si può non accostare e fare foto.  Si arriva a Staffin e da lì a poco si arriva al Kilt Rock, una scogliera frastagliata che cade a picco sul mare. Ho letto che è chiamata così in quanto la sua forma drappeggiata ricorda le pieghe di un Kilt. Dal Kilt Rock si tuffa  direttamente in mare la cascata di Loch Mealt.

 Ultima sosta, prima di Portree, è l’Old Man of Storr.

Si tratta di una montagna dalla singolare formazione rocciosa alta 55 metri che sovrasta la strada che porta verso il paesino più carino dell’isola, Portree.

Andando verso Fort William scenari incredibili vi si apriranno lungo il percorso.

21 giugno – Fort William – Glencoe – Luss – Stirling (190 km)

Da Fort William il viaggio prosegue verso la Glencoe Valley. Uno scatto dopo l’altro e poi vi spingerete verso sud costeggiando il Loch Lomond. Farete una sosta a Luss e poi via verso Stirling.

Luss, il villaggio più caratteristico e decisamente più turistico del Lomond. Deliziosi cottage in arenaria, porticciolo e chiesetta vista lago regalano degli scorci veramente suggestivi.

Stirling, cittadina in posizione strategica sul fiume Forth. Fu teatro di numerose battaglie tra cui due importanti vittorie sugli inglesi a opera di Robert I Bruce e William Wallace. Ricordate il film di Mel Gibson, Braveheart? Ecco la pellicola parla proprio della storia dell’eroe nazionale scozzese, William Wallace. Bea consiglia una sosta nella Old Town di Stirling,  una visita all’Holy Rude, una passeggiata lungo il Black Walk il sentiero che segue le antiche mura della città.

 

Uno stop sicuramente piacevole sarà sia al Wallace Monument che all’Old Bridge due punti storicamente molto importanti e strategici. La torre neogotica del Wallace Monument  è posta su un’altura che domina la vallata ed il ponte. Venne edificata nel 1869 per commemorare le gesta di Wallace ed al suo interno è possibile ammirare la sua spada di acciaio.

Il ponte in pietra Old Bridge, a due passi dalla Old Town, risale al 1550 ed è poco distante dal punto in cui si trovava il ponte in legno che nel 1297 fu teatro della sconfitta che qui subirono le truppe inglesi.

22 giugno – Stirling – Cappella di Rosslyn – Edimburgo Aeroporto ( 90 km)

I chilometri sono pochi quindi Bea consiglia una giornata in pieno relax fatta di poche cose ma che sicuramente rimarranno impresse nei vostri cuori

bon voyage e ricordatevi che …

Ogni viaggio lo vivi tre volte: quando lo sogni, quando lo vivi e quando lo ricordi 

 

PS: Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa la mia omonima che anche Lei, proprio in questo periodo,  ha organizzato un tour scozzese e sarà Lei stessa a portare in giro i 10 fortunati che la seguiranno. Questo sarebbe uno dei miei sogni, organizzare un viaggio ed accompagnare tutti coloro che si affidano alle esperienze già vissute da Bea. Non dovete far altro che scegliere la meta e partire 😉

 

40 thoughts on “Scozia, cosa vedere in una settimana

  1. Bellissimo itinerario! Io spero di tornare in Scozia almeno l’anno prossimo e vedere tanti altri bei luoghi,tanti che hai citato non li ho visti quindi prenderò spunto in parte anche dal tuo percorso. Sono stata solo 6 giorni, avrei voluto averne almeno 10 a disposizione. ❤
    Organizzare i viaggi ti riesce bene, potrebbe essere una svolta! 😀

    Piace a 1 persona

  2. Mi piacerebbe davvero tanto visitare la Scozia. A prima vista sembra uno di quei luoghi che fanno x me.. natura, verde e pace dei sensi.. per il momento resta un desiderio, ma salvo i tuoi preziosi consigli! Grazie 😊

    Piace a 1 persona

  3. Fantastico giro cara Bea. E’ davvero un peccato non seguirti come vorrei. Si rimane affascinati qui da queste foto che parlano di luoghi dove la natura dà il meglio di sé senza dimenticare storie e leggende che fanno della Scozia, il mio sogno e quello di mio genero e mia figlia, una terra unica. Grazie carissima per questo itinerario davvero stupendo. Un bacione. Isabella

    Piace a 1 persona

  4. Pingback: Scozia, cosa vedere in una settimana — Viaggiando con Bea | l'eta' della innocenza

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.