Reggia di Monza – Appartamenti Reali e Sale di Rappresentanza

Monza!? Ancora una volta si parla della “Villa”. C’è da domandarsi se non sto proprio esagerando.

Cosa mai mi spingerà a parlarvi di questa antica dimora a due passi da casa? A volte basta una semplice passeggiata all’aria aperta, una particolare sfumatura di colore, una visita … insomma è uno stimolo continuo. L’ho fotografata in maggio con quell’esplosione di colori che solo il Roseto sa regalarci, ma non meno affascinanti sono i suoi colori autunnali.

L’ho fotografata in una giornata invernale

e poi ancora passeggiate tra i viottoli del parco o dei giardini. Ho percorso una ad una quelle sale che hanno ospitato mostre indimenticabili come quella di Steve Mc Carry e, letteralente ammaliata da quelle immagini che solo Steve sa racchiudere in uno scatto, ho dimenticato di volgere lo sguardo all’insù per apprezzare la bellezza di quei soffitti, di quei lampadari che invece oggi vi mostro in questo mio ennesimo tour virtuale.

Venite con me verso la biglietteria ed uniamoci a quei meravigliosi ragazzi che con tanta passione e dedizione ci racconteranno la storia che racchiude ognuna delle sale che andremo ad esplorare. Una breve introduzione …..  e poi via verso il I° piano nobile che ospita gli Appartamenti Reali con arredi degli ultimi sovrani residenti, Umberto I e sua moglie Margherita di Savoia. A seguire volteggeremo, si fa per dire, in quelle che un tempo furono le Sale di Rappresentanza.

Ascoltare la voce narrante della guida che, con parole semplici e concise, ti racconta la storia  di una dimora di così grande fascino ha sempre un effetto ipnotico su di me.  La Reggia di Monza venne edificata in stile neoclassico tra il 1777 ed il 1780 per volere dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria che volle donarla al suo quarto figlio maschio, Ferdinando. Da semplice residenza di campagna l’architetto Giuseppe Piermarini progettò una vera e propria residenza principesca, probabilmente ispirato alla Reggia di Caserta.  Nel corso degli anni la Reggia di Monza conobbe periodi di grande sfarzo e tristi periodi di abbandono. I lavori vennero conclusi nel 1780 anno in cui morì Maria Teresa d’Austria. Nel 1796, con l’entrata a Milano delle truppe Napoleoniche, la Villa venne utilizzata come alloggiamento militare e così la nostra bellissima Reggia attraversò un periodo critico fino a quando, nel 1802, Francesco Melzi d’Eril avviò dei lavori di restauro al fine di riutilizzarla come residenza. Nel 1859 la proprietà passa ai Savoia e nel 1868 il re Vittorio Emanuele II la donò al figlio Umberto ed alla moglie Margherita di Savoia per il loro matrimonio. Umberto I mostra un  particolare interesse per la Villa e, solo dopo la morte del re Vittorio Emanuele II, affidò importanti lavori di ristrutturazione agli architetti Achille Majnoni d’Intignano, Luigi Tarantola e al marchese di Villamarina.   E’ a Umberto I che si deve ciò che oggi possiamo ammirare percorrendo quel tappeto rosso che si snoda tra le stanze reali. Il 29 luglio del 1900 il Re venne assassinato a Monza dall’anarchico Gaetano Bresci e questo episodio diede inizio ad un lungo periodo di abbandono della Villa. Parte degli arredi vennero trasferiti al Quirinale ed il progressivo periodo di decadenza fu aggravato dalle due guerre mondiali. Oggi, grazie ad un attento recupero iniziato nel 2003, eccola dinanzi a Noi in tutta la sua eleganza e bellezza. Oggi grazie a visite guidate, mostre, eventi e splendide cene di gala si cerca di mantenere vivo l’interesse per la nostra bella Reggia.

Atrio ottagonale con lanterna

scalone d’onore

Ma veniamo a Noi e viviamo insieme questo momento di pura magia. Saliamo l’elegante scalinata esterna ed iniziamo la visita dall’ampio Atrio. Alla sinistra dell’atrio si accede allo scalone, disegnato dal Piermarini, che porta al secondo piano nobile. Partendo dall’Atrio faremo ingresso nella Sala della Pendola che un tempo aveva la funzione di sala d’aspetto prima di accedere all’appartamento della Regina Margherita. Dal verde luminoso che caratterizza le pareti della Sala della Pendola si passa alla Sala Rossa. Un delizioso connubio di colori accesi non potrà che catturare la nostra attenzione. Ci vengono fatte notare le decorazioni barocchegianti delle soprapporte e la particolarità delle quattro porte a vetro. Impossibile non notare l’imponente dipinto che ritrae Umberto I.

Una vera sciccheria il sontuoso bagno della Regina. Il camino in marmo bianco con il diadema di Casa Savoia. Pavimenti intarsiati realizzati in epoca settecentesca dal grande ebanista Giuseppe Maggiolini e che dire dello splendido pannello intarsiato che rappresenta la testa della Medusa.

Un’ elegante anticamera introduce il visitatore nella Sala delle Udienze. Stucchi di gusto barocco, pavimenti lignei deliziosamente intarsiati. Che dire, bellissima 🙂

Appartamento di Umberto I, sala delle udienze  

Lo Studio di Re Umberto I, impreziosito da una raffinata tappezzeria in seta, lo troviamo proprio accanto alla Sala delle udienze.

Proseguendo il nostro giro “regale” 😉 si entrerà in quello che fu la Camera da letto del Re e qui non si potrà non rimanere a bocca aperta. Un vero trionfo di stucchi dorati. Un ambiente  ampio realizzato dall’unione di due stanze ma che conserva la suddivisione degli ambienti grazie a due alti basamenti su cui poggiano delle colonne con capitelli decorati con ghirlande dorate.

 

Accanto alla camera da letto si apre un’ampia Sala da bagno con una vasca da bagno incassata in una pedana a due scalini e nicchia in marmo.

Bellissimo il guardaroba con armadi laccati e decorazioni rococò.

Collocata tra gli appartamenti di Margherita e quelli di Umberto troviamo la meravigliosa Biblioteca, in noce intagliato, realizzata su due livelli grazie all’unione di due sale.

Ritornando sui nostri passi si riparte dall’atrio dove una guida ci attende per una nuova avventura attraverso le bellissime Sale di rappresentanza. 

Stupenda la Sala da Ballo unico ambiente della Reggia che si sviluppa su due piani d’altezza segnati da un ballatoio perimetrale. Dal sito della Reggia estraggo una breve descrizione che vi farà capire la magnificenza di questo ambiente.

” Pavimenti in seminato, piccoli pezzi policromi disposti secondo un disegno geometrico. Volte e pareti decorate con lesene scannellate e capitelli di stucco: il tutto dipinto a ornati in chiaroscuro con figure di putti che imitano la tecnica del bassorilievo”

Nella sala degli specchi sono presenti numerose specchiere, che avevano la funzione illusionistica di far sembrare l’ambiente più grande, oltreché riflettere la luce delle applique. La volta è abbellita da motivazioni floreali, come tralci di vite, foglie di quercia e di alloro.  

Sala da pranzo della famiglia reale. Le decorazioni originarie sono state rimaneggiate nel periodo umbertino. Capitelli corinzi alle pareti, bassorilievi e stemmi dei Savoia che decorano le sovrapporte.

Una visita veramente entusiasmante che lascia il segno. Un grazie va sicuramente ai ragazzi che ci hanno illustrato con dovizia di particolari ogni singolo passo della storia di questa Villa. Un grazie va anche a tutti coloro che hanno creduto nel recupero di questo gioiello. Io non posso che invitarvi a venire da queste parti e rivivere la mia esperienza. Devo precisare che un grazie va anche alla guida “Reggia di Monza – Villa Reale, Giardini, Parco“, edita dalla casa editrice Bellavite, che mi è stata di molto aiuto per la stesura, non semplice, di questo mio post.

 

19 thoughts on “Reggia di Monza – Appartamenti Reali e Sale di Rappresentanza

    • Hai visto? 🤗 È stato un post un po’ complicato ma è servito anche a me per conoscere tutta la storia della Villa. Ho organizzato questo tour per Monza con degli amici e ne sono rimasti entusiasti. Li ho anche portati in Duomo a vedere la Cappella degli Zavattari. Assolutamente da fare. Un caro abbraccio Bea

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  1. Pingback: Cappella Espiatoria di Monza, un memoriale per ricordare | Viaggiando con Bea

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