FOLEGANDROS … vi voglio parlare della sua bellezza selvaggia

Un’ ora e trenta di navigazione da Santorini e approdi su questo sperone roccioso, una delle più piccole isole delle Cicladi.  Man mano che il traghetto si avvicina non puoi non rimanere abbagliato dal bianco candido delle case e da quel fascio di luce che si riflette sulle acque cristalline dell’Egeo.

Un‘unica strada collega il porto di Karavostasi a Hora e poi prosegue fino a Ano Meria e poi oltre fino alla punta estrema dell’isola.

Karavostasi

Circa 12 km di lunghezza per 4 km di larghezza e, attonita, ti chiedi “ma che ci faccio io qui per 10 giorni? “.  Forse, questa volta, il tuo fiuto da guida “fai da te” ti ha abbandonato e, con sgomento, pensi che la tua vacanza sia già rovinata. In quel momento non avrei mai potuto immaginare come una vacanza così semplice, così spartana mi sarebbe rimasta per sempre scolpita nel cuore .

Folegandros è l’isola greca per eccellenza, proprio come te la immagini e come la vorresti trovare.  Un tempo, luogo di confino di prigionieri politici. Oggi, amata da fotografi ed artisti che rimangono affascinati dalle scogliere a picco e da quel dedalo di viuzze e piazzette alberate che si dipanano dalla Chora.

Sono passati  sei anni e ricordo, come fosse ieri, quell’atmosfera di relax che si respirava al Chora Resort Hotel & Spa.

Una location incredibile a soli 200 metri dal cuore della Chora dove tipiche caffetterie, negozietti o ristorantini di pesce sono pronti ad accogliere il turista con il loro sorriso di gente verace.  Dalla nostra camera la vista spaziava verso un’altura brulla sulla cui cima si stagliano le bianche pareti della Chiesa di Panagia, la grande chiesa dedicata alla Madonna.

Chiesa di Panagia

L’ora del tramonto è il momento ideale per questa faticosa escursione. Il sole infuocato che si tuffa nel blu del mare offre uno spettacolo impareggiabile.

Panorama dalla Chiesa di Panagia

 

Panorama dalla Chiesa di Panagia

Leggo un po’ ovunque che l’isola, specialmente per chi vuole una vacanza diversa, va esplorata a piedi per meglio apprezzare quel silenzio che ti avvolge e scoprire veri angoli di paradiso.  Non metto in dubbio tutto ciò ma, credetemi, tornare dalla spiaggia attraverso quei sentieri brulli e, per di più, infuocati dal sole non è proprio la condizione ideale per assaporare la bellezza dell’isola.

Ogni mattina, muniti di sacche ed ombrellone ci facevamo comodamente trasportare dal pulmino del Chora Resort o saltavamo sulle classiche corriere che ci portavano al porto in men che non si dica. Una mattina giro dell’isola con pranzo a bordo.

Gita in barca

Una mattina si correva verso il battellino che trasportava i turisti verso la bellissima spiaggia di Katergo. A volte, con la corriera si giungeva al porticciolo di Agkali e si raggiungeva, via mare, la spiaggia di Agios Nikolaos.

Spiaggia di Agios Nikolaos

Si restava fino al tramonto e non ci importava se l’ultimo battellino per Agkali era partito, tanto si saliva su quel promontorio a picco sul mare e si rimaneva a cena  da “Papalagi” sicuri che con la loro barca ci avrebbero riportato, anche in piena notte, ad Agkali. Era lì che aspettavamo il tramonto godendo di quella brezza tipica delle isole calde dell’Egeo.

Tramonto da Papalagi

A volte ci deliziavamo a passeggiare tra le bianche case della Chora.

Ci sedevamo sui gradini delle bellissime case del Kastro o sorseggiavamo bibite rinfrescanti in quelle piazzette ombrose.

I vicoli del Kastro

Un’esplosione di bouganville e gerani rendevano ancora più belle quelle case cubiche a due piani con i balconi lignei dai colori vivacissimi che andavano dal blu al verde. Eravamo letteralmente circondati dai quei colori tipici della Grecia che tutti amiamo scoprire nei nostri viaggi.  Al Kastro, costruito nel XIII secolo da Marco Sanudo, duca di Naxos, vi si accede attraverso un porticato. E’ un villaggio nel villaggio che  porta  il visitatore indietro col tempo!

Un giorno, non sapendo rinunciare alle comodità della città, abbiamo persino noleggiato una macchinina.  ” Per percorrere 10 km???” Voi direte. Ebbene sì! siamo arrivati fino alla punta estrema dell’isola e ci siamo abbandonati a lunghe nuotate in quell’acqua color smeraldo che contraddistingue la spiaggia di Livadaki.

Spiaggia di Livadaki

Un tuffo nelle acque blu di Livadaki

Ci siamo perfino fermati a pranzo in una tipica taverna greca nel piccolissimo villaggio di Ano Merià. Dovevamo assolutamente assaggiare la specialità della zona, la Matsada. Una pasta fatta in casa da gustare con carne o verdure e cucinata nel rispetto delle tradizioni di questa gente ancora oggi ancorata al loro stile di vita che trasuda semplicità e genuinità. Avremmo potuto fermarci da Mimi’s dove  c’e’ sempre qualche polpo appena pescato steso al sole.

Se ti capita di passeggiare lungo quei sentieri assolati molto probabilmente ti capiterà d’incontrare  un contadino con degli asini carichi di legna. Parlerà solo Greco, ma non importa. Ti sorriderà e  sicuramente ti dirà “Kalimèra” o “Kalispèra”.

Noi, questa Grecia l’abbiamo amata e sarà difficile dimenticarla.

27 thoughts on “FOLEGANDROS … vi voglio parlare della sua bellezza selvaggia

  1. Ci devo tornare prima o poi in Grecia perché la mia unica esperienza greca è stata in un villaggio prenotato all’ultimo minuto a un prezzo stracciato… e poi ho capito il motivo quando sono arrivata: una tristezza unica!
    Questo posto invece è una favola! Mi ricorda molto tante scene di Mamma Mia 🙂

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  2. Riesco finalmente a staccare la spina dal lavoro e tuffarmi in uno dei tuoi post all’insegna del sole, del mare e della natura lussureggiante.
    Davanti ai miei occhi scorre una sequenza di scatti memorabili dove il bianco accecante della case ricopre la terra della montagna. C’è da perdersi con lo sguardo nel cercare un punto infinito dell’orizzonte e la meraviglia di un presente che circonda con uno spettacolare ritmo.
    L’effetto cartolina regala a questa vacanza un ricordo che resta incancellabile nel tempo.
    Un abbraccio grande ❤
    Affy

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    • Affy sono turbatissima. Tu forse non ci crederai ma proprio oggi sono tornata sul tuo blog per cercare qualcosa di nuovo. Sai per me vedere un tuo post significa sapere che ci sei e che stai bene. E’ un legame virtuale lo so ma che importa!! E’ sempre un legame dettato dal cuore. Mi ero ripromessa di riaprire il post “per te” ed inserire, oltre il like messo tempo fa, anche un commento appropriato e, come per magia, sei qui a commentare. Ho, per caso, lasciato una traccia del mio passaggio? Se così non è allora io trovo questa coincidenza veramente molto strana, una sorta di telepatia che corre nell’aria. E’ possibile? Mancava proprio il tuo commento e sono felicissima che tu sia riuscita a staccare la spina. Un bacione grosso grosso Bea

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  3. Una vera coincidenza, c’è tra di noi una buona telepatia, ci pensavamo reciprocamente! 🙂
    Sono sommersa da pratiche di lavoro (prima della chiusura estiva è abbastanza normale chiudere la maggior parte dei faldoni) ma, appena libera, vuoi che non passo sul tuo blogghino?
    Ho fatto il pieno delle tue fotografie strepitose e sono tornata sulle mie pratiche.
    Ricambio il tuo bacione cara Bea ❤

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  4. Una meraviglia questo luogo ameno, da sogno. Quando rimasi a casa con il gesso per un mese, proprio quando dovevamo partire con degli amici per la Grecia, fu davvero per me una grande rabbia. Ma decisi che mio marito doveva lo stesso partire. Andarono a Creta e da lì in una isoletta dove la sera il mare era uno spettacolo, ma anche di giorno passeggiate stupende. Mi è rimasto qui non poter esserci anch’io. Vabbè, magari andrò qui, dove tu , con le tue foto mi hai fatto sognare. Baci. Isabella

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