Dopo l’evento di lunedì scorso ho deciso di scoprire, poco per volta, quelle chicche biologiche che ti fanno rivivere le tradizioni contadine dei nostri nonni. Fuori fa ancora freddo quindi mi sono arrampicata su una sedia ed ho tirato giù dalla dispensa uno dei pacchetti di legumi che non mancano mai in casa di Bea. Oggi ho deciso di proporvi una zuppa di ceci neri, un legume dal colore particolare, ricco di fibre, di ferro ed il suo gusto è veramente deciso. Purtroppo i tempi di ammollo sono decisamente lunghi, io, solitamente, li lascio in acqua almeno per una ventina di ore e non si scherza neanche con i tempi di cottura. Due ore di pentola a pressione ci vogliono tutte. Ma passiamo alla ricetta.
- sciacquare i ceci e tenerli da parte
- ridurre a tocchetti sedano, cipolla, patate e carota
- far rosolare il tutto e aggiungere un cucchiaino di marmellata al peperoncino
- aggiungere i ceci e continuare a rosolare
- aggiungere la salsa mutti e sfumare il tutto con il vino rosso
- aggiungere circa 2,5 di brodo vegetale
- chiudere la pentola a pressione e dal sibilo calcolare almeno due ore di cottura
- si raccomanda comunque di assaggiare i ceci per sentirne la consistenza
- trasferire in una pentola la quantità necessaria di zuppa per cuocere la pasta
- portare in ebollizione, buttare i ditalini, abbassare la fiamma e far cuocere per il tempo necessario
- tenere dell’acqua calda da aggiungere nel caso in cui la zuppa si restringa troppo
- a cottura ultimata spegnere la fiamma ed amalgamare il tutto con un cucchiaio abbondante di parmigiano
- impiattare, ancora un po’ di olio evo e portare in tavola
Mangiare una zuppa a quest’ora non è il caso, però mi hai incuriosito;) Non conoscevo i ceci neri fino ad un momento fa, ma solo i fagioli…
Io ti dò la buonanotte, anche se presumo tu sia già tra le braccia di Morfeo…
un abbraccio, cara Bea! 😉
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Eh si caro Luca ero proprio tra le braccia di Morfeo 🙂 Mi piace andare alla scoperta di nuovi prodotti ed è per questo che ultimamente nella mia cucina sono finiti in pentola legumi di vario genere come cicerchia, roveja, fagioli neri e ceci neri. Non so più cosa inventarmi per attirare la vostra attenzione. Un saluto affettuoso Bea
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Ti confido un segreto: copio le tue ricette, per magari sperimentarle un giorno. Oh be, io in cucina sono una frana (che per fortuna non rischia di colpire alberghi…), però potrei proporle a mamma… 😉 Buona giornata! 🙂
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Me gusta mucho caro Luca. Addirittura le mie ricette le copi per poi non farle, ahi ahi. Sono proprio semplici e sai che faccio !? Tra un coro e l’altro, tra un’ora di corso e l’altra ti invito a provare una ricetta e farne un post. Mi sembra un’idea sfiziosissima 🙂 Ciao e buon lavoro ai fornelli 🙂
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Va bene, Bea! 🙂 Buon pomeriggio 🙂
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Hai fatto la faccina perplessa 😦 Buon pome anche a te 🙂
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Non me ne sono proprio accorto, sai? 😉
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Mmmm….
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Accipicchia ‘sti ceci … lungo ammollo e lunga cottura, però a leggere le tue parole, anche grande bontà!
Il piatto fa faville, illumina al solo sguardo, capperi com’è accattivante con tutti i suoi sapori.
Hai ragione cara Bea, in cucina dobbiamo sempre tenere qualche pacchetto di prodotti “speciali” perchè arriva prima o poi il momento di aver voglia di quel qualcosa in più!
I ceci sono fantastici, io li adoro!
Un bacione cara amica ♥
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Provali carissima Affy. Li metti in ammollo e te li dimentichi, li metti in pentola e te li dimentichi quando sono passate le due ore sono già pronti da gustare. Facile no?! Un bacio legumoso 🙂
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Questi sono piatti che scaldano, io li amo tantissimo, brava Bea, tanti baci cara, buonanotte e buona settimana, ❤
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E’ vero Laura scaldano proprio. E’ fantastico il gusto ed il conforto che ti danno nell’assaporarli. Bacione cara amica 🙂
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❤
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Una cosa a cui tengo moltissimo per il biologico è sul riso: infatti spendo un sacchissimo per comprarne uno che fanno in Calabria, che è anche vicina, quindi anche costi di trasporto zero u.u
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Dai sei calabrese 🙂 E’ proprio vero che noi blogger siamo proprio ovunque e ci ritroviamo tutte o tutti con lo stesso entusiasmo in questa grande chat capace di regalarci vere emozioni. Io bazzico tra l’Elba e Milano ma vorrei essere anche a Roma, a Torino a Venezia, etc etc. Ciaoo
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Nono, io sono campana. Conosco solo bene la Calabria e il loro riso perché lo vendono anche qui 🙂
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Mia nonna era di Caserta ed ho dei ricordi bellissimi di quegli anni. Sto per partecipare al contest. Ciao 😉
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Ahahah grazie per avermi avvertita!
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mmmm, ceci neri…. deve essere una delizia! un giorno la devo provare, ti farò sapere! 🙂 grazie dell’idea
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Ceci neri, la cicerchia, la roveja sono tutti legumi dai sapori di altri tempi ed io mi diverto ad inventarmi nuove ricette dal gusto particolare. Provali sono buoni. Abbraccione Bea
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