#IrishOrganicBeef il buono della carne biologica

Oggi non voglio parlarvi di piatti realizzati tra i fornelli di Bea o delle toccate e fuga domenicali tra borghi e laghi. Vorrei condividere con tutti Voi la mia breve esperienza nel mondo dell’eccellenza. Ho incontrato grandi chef, ho visto scorrere slide di grandi industrie ed ho gustato piatti veramente prelibati. Salite virtualmente a bordo con me e partiamo per Padova dove Bord Bia, Ente Governativo per la promozione del food e beverage irlandese, ha organizzato, il 30 ed il 31 gennaio, un evento per farci scoprire la prelibatezza della carne biologica irlandese.

Per l’occasione hanno collaborato all’evento:

  • ABP Food Group, la cui mission è promuovere la carne irlandese in Europa. L’ABP collabora con ben oltre 35000 allevatori irlandesi.
  • Cattel Catering anello di congiunzione tra fornitori selezionati ed operatori della ristorazione ai quali la Cattel offre una vasta gamma di prodotti sempre al top della qualità e del gusto.
  • Electrolux Professional, i cui prodotti sono progettati nel rispetto per l’ambiente.

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…     e poi abbiamo conosciuto:

  • Giorgio Pellegrini, Presidente dell’Associazione Macellai di Milano e provincia, il quale ha condiviso con tutti noi la sua esperienza nel settore.
  • Lo chef Alberto Canton che ci ha deliziato con i suoi piatti di alta qualità.
  • Lo chef Francesco Cassarino che con la sua arte culinaria cattura i palati di chi capita all’Anchoa di Marina di Ragusa. E’ membro dal 2014 dell’esclusivo Club di Chef creato da Bord Bia nel 2004. Noi food blogger eravamo lì, tutte intorno a Lui, a cercare di carpire qualche segreto della sua cucina. Abbiamo parlato di salmone selvatico, di sushi ma, soprattutto, ci ha dato una prima panoramica della prelibatezza della carne Irlandese della quale è un grande sostenitore.

Oops, forse mi sono dilungata un po’ troppo. Ritorniamo indietro di qualche passo e parliamo di Bord Bia – Irish Food Board e del progetto Origin Green, lanciato da Bord Bia nel 2012 per favorire la tutela dell’ambiente. Ad oggi sono più di 539 le aziende che hanno aderito a quest’iniziativa adottando tutti i passi necessari per acquisire una certificazione rilasciata attraverso la Carta della Sostenibilità. Una delle maggiori aziende che ha aderito al progetto Origin Green è la Good Herdsmen. John Purcell, amministratore delegato della società, guidato da un profondo amore per la sua terra e per la salvaguardia delle generazioni future, ha subito creduto in questo progetto e lo ha abbracciato facendo diventare la sua azienda una delle più affidabili aziende nel campo della lavorazione delle carni.

Il bestiame vive all’aria aperta e pascola in piena libertà in praterie sconfinate. I pascoli, grazie al clima favorevole, forniscono cibo per tutto l’anno. Al bestiame non vengono somministrati antibiotici, ormoni o profilassi mediche di vario genere. I capi macellati non superano i 36 mesi di età e ciò permette di gustare una carne deliziosa e tenera.  La carne dei bovini allevati al pascolo è povera di grassi saturi e ricca di omega-3. La carne allevata al pascolo, a differenza di quella allevata con cereali, è molto più ricca di vitamina A e di vitamina E, antiossidanti che aumentano le nostre difese immunitarie. Anche gli agnelli vengono allevati a base di erba ed erica e ciò conferisce alla carne un sapore delicato , tenero e succulento.

Miei cari followers, come si dice dalle mie parti  “vi ho fatto una testa così” , vi ho elencato a raffica sponsor, personaggi e qualità di questa carne. Non avrei insistito così tanto se l’incontro non mi avesse entusiasmato, non vi avrei assillato in questo modo se non avessi creduto nel progetto

#ORIGIN GREEN

In un mondo ideale bisognerebbe abolire l’utilizzo dei pesticidi.  Scegliere biologico aiuta i nostri figli nella loro crescita. Ma allora perché non cerchiamo, con l’aiuto di tutti, a salvare la nostra bellissima terra? L’Irlanda ci ha creduto e ce lo ha dimostrato.

Dopo questo slogan non posso che farvi viaggiare attraverso i miei scatti ed immaginate di assaggiare ogni singola portata che ha veramente deliziato i palati di noi tutti.

Food blogger e giornalisti, tutti pronti per partire per il Bocon Divino, uno dei migliori ristoranti nei dintorni di Padova.

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Non appena arrivati siamo rimasti colpiti dalla vista di charme che si ha dalla veranda del ristorante e dalla raffinatezza dell’ambiente.

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Un caloroso benvenuto da parte dello chef, dello staff, da parte di Bord Bia …. e poi via con una carrellata di succulente portate dove i protagonisti della serata non possono che essere stati Agnello e Manzo Irlandesi rigorosamente biologici 🙂

Si inizia con una Tartare di Manzo Irlandese Biologico

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si prosegue con …..

La serata si è conclusa con piacevoli scambi di opinioni sulla bontà della carne, con qualche gag e tanto buonumore.

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31 gennaio – giornata clou dell’evento Bord Bia.

Ore 9,00 – puntuali si parte alla volta di Pordenone dove ci attende lo staff di Electrolux che ha messo a disposizione Chef e cucine per uno show coocking all’insegna della sostenibilità.

Anche oggi, dopo una piacevole dimostrazione, abbiamo avuto modo di assaporare un delizioso carré di agnello con panura di pistacchi ed erbe aromatiche …

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Reale con lime e pomodorini confit

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e poi una portata più buona dell’altra alle quali è impossibile dare un nome perché l’attenzione è letteralmente carpita dal gusto.

Non mi resta che correre al Carrefour o all’Esselunga e cercare la carne Irlandese contraddistinta dal marchio di qualità

“Irish Food Board” Quality – Origin Irelandmarchio-di-qualita

e provare a competere con Alberto Canton e Francesco Cassarino ( magariiii !! )

52 thoughts on “#IrishOrganicBeef il buono della carne biologica

  1. Anni fa sono stato in Irlanda. Ricordo questi prati, queste verdi colline con vista sull’oceano su cui pascolavano placidi i bovini, ma soprattutto tante pecore tranquille.
    La cucina irlandese non è un granchè, ma immagino che la carne di quegli animali sia proprio gustosa, visto ciò di cui si cibano e la purezza dell’aria che respirano.
    Ciao Bea, un abbraccio

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  2. Ciao, la mia Bea del cuore… guarda un po’ che coincidenza proprio tra un mese devo andare a Padova per un corso in cui presenterò il mio ultimo libro … e leggendo il tuo articolo su questo meraviglioso ristorante…mi rendo conto che sarebbe impossibile per noi buon gustai e amanti della “bella” tavola… e anche “buona” non provare. Insomma il tuo “comunicato” per me è stato –come si suole dire – un invito a nozze. Detto questo, nonostante io non abbia un’eccessiva passione per la carne, voglio spendere ugualmente due parole di compiacimento su quanto hai scritto, perché quando si parla di tutela dell’ambiente…io alzo subito le antenne per recepire. Perché? Perché, non mi trovi d’accordo, ma d’”accordissimo” …entro in sintonia totale, mi precipito e mi tuffo a sguazzare nelle risorse del cibo di una volta, non contaminato da nulla. Perché anche il nostro cervello è fatto di ciò che ingurgita…

    Noi siamo quello che mangiamo e il progresso l’uomo lo deve sostenere, ma non solo con la tecnologia, o con certe ideologie del viver sano, spesso poco applicate o smentite dopo qualche anno da nuove teorie, che bazzicano tra vegetariani, vegani o quant’altro possa suscitare clamore nella massa dei mangiatori di incongruenze.

    Il cervello, il nostro, non va nutrito di schifezze, ma di ciò che la natura vergine può offrirci ogni giorno.

    Ciao Bea, vado subito a prenotare, con un mese di anticipo, voglio assicurarmi di poter conoscere Alberto Canton, lo speciale chef di cui parli…e poi perché no? Un assaggio delle sue delizie di carne lo proverò anch’io. Baci mirella

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    • E’ inutile dirlo, i tuoi commenti sono sempre dei veri romanzi ed io mi sento felice a leggere ogni singolo rigo di ciò che scrivi. Quest’evento è stato illuminante. Vedere le slide che mi mostravano un’Irlanda incontaminata e dove c’è un gran rispetto per la natura mi ha fatto venir voglia di fare due o tre valigie e trasferirmi lì per purificare spirito e corpo. Che sogni Mirella. Purtroppo il tran tran frenetico di tutti i giorni non ci fa andare alla ricerca meticolosa di quei piccoli produttori che amano la terra e che possono fornirci alimenti sani. C’è il banchetto Bio in ogni supermercato ma ci crediamo? Mah!! ci dovrebbe essere molta più comunicazione a riguardo. Un bacione Bea

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  3. ammiro chi lavora e tratta la carne nel rispetto etico oltre che salutistico…
    dal canto mio posso confessarti di sostenere al 100% la carne bio…ok sono di parte, ti svelo che mio suocero alleva bovini nel rispetto degli animali (il benessere dei bivini è piu volte controllato ) e la carne che dire?! è divina!!!!!
    brava bea ottimo post!
    daniela

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      • vedrai che ce ne sono ancora di allevatori e macellai bravi e rispettosi delle regole ma soprattutto attenti anche al lato “umano” degli animali. Rispetto i vegani, ok. ma sono una che mangia volentieri la carne (una volta alla settimana) e credo che non ci sia nulla di sbagliato in questo , a patto che l animale sia allevato e macellato secondo alti standar sostenibili e corretti dell’allevamento biologico… quindi attenzione sempre a quello che acquistiamo, meglio pagarlo di più ma aver certezza che sia sano , fresco e controllato

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  4. Che meraviglia Bea, quella tartare all’inizio dev’essere buonissima, hai scritto un bellissimo post e vorrei fare un applauso a tutti gli chef, complimenti, io sono per il Bio e cerchero’ questa carne, vale la pena di assaggiarla, tanti baci cara, buona serata, ❤

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  5. Ciao Bea,complimenti per il bellissimo reportage.
    Leggendo il post,concordo sul fatto che occorre maggiore sensibilizzazione verso i prodotti biologici.In cucina vince la materia prima,non è necessario cercare ad ogni costo abbinamenti arditi.Io,ad esempio, è da qualche tempo che consumo un eccellente olio extra vergine di oliva biologico,l’olio Centonze di Castelvetrano.Quando il palato è deliziato da questi sapori è difficile accontentarsi di altri prodotti.
    Baci,Elena.

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  6. Complimenti per l’articolo è sempre importante sensibilizzare il maggior numero di persone a comprare e mangiare cibi biologici. Io sto adottando il metodo: più qualità meno quantità. Infatti ho ridotto notevolmente il consumo di carne che compro in una macelleria di fiducia che mi garantisce la qualità del prodotto. Grazie per essere passata dal mio blog 😃

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  7. Che invidia, Bea. Attraverso le tue parole e le tue immagini pare proprio di assaggiare quegli splendidi piatti. E tu sai quanto mi piacerebbero!
    Ma è soprattutto la materia prima che vorrei commentare. Per me non si tratta di carne biologica, brutto termine che applichiamo a metodiche che prevedono comunque un qualche intervento industriale anche se “concesso”. No, si tratta di carne al naturale, assolutamente genuina e per l’ambiente particolarmente incontaminato, probabilmente del tutto priva di contaminanti.
    L’Irlanda non è un paese industriale, è grande un terzo dell’Italia, molto più pianeggiante ed ha meno di un dodicesimo della popolazione. È evidente che quello che loro fanno da noi è molto, molto più complicato da realizzare. Se posso aggiungere un particolare legato al mio lavoro, scusandomi per l’eccessiva lunghezza, direi che è una carne perfetta per il divezzamento dei bambini.
    Peccato che nella mia zona non sono nè Carrefour e nemmeno Esselunga…

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    • Ciao Roberto il tuo ok sulla carne irlandese mi stimola a cercare punti vendita per continuare quest’avventura nel gusto. È stata una bellissima esperienza e conoscere così grandi chef mi ha fatto sentire piccola piccola anche se nella mia cucina mi muovo bene. Bacioni a tutti 🤗

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  8. Io sono una grande amante della carne, in particolar modo di alcuni tipi di tagli… La carne irlandese l’ho potuta assaggiare solo nei ristoranti, perché nei negozi era quasi introvabile, ma c’era sempre qualcosa di diverso: così morbida e succosa! Quindi mi fa piacere che si possa tranquillamente trovare al Carrefour (che è l’unico negozio che ho), dovrò darci un’occhiata 😀
    P.s. wow che piatti meravigliosi!!!

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  9. Ciao Defo ottimo reportage. Devo ammettere che per una patita della carne come me le foto dei vari manicaretti mi hanno fatto venire l.acquolina in bocca. Non ho mai assaggiato carne irlandese. Mi riprometto di farlo al più presto. Penso sia giusto ed augurabile che gli allevamenti bio siano.in futuro in espansione in modo di assicurarci più gusto e senza dubbi meno problemi alla salute. Notte

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  10. Accipicchia quante tentazioni golose in questo evento padovano capace di esaltare in modo festoso il gusto di tutti i compagni di viaggio.
    La carne biologica irlandese di altissima selezionata qualità è un fiore all’occhiello per la sua succulenta consistenza ricca di sapore e per il pregio dei suoi allevamenti al pascolo che rappresentano un picco d’eccellenza nella catena alimentare.
    Grandi maestri chef hanno onorato l’evento proponendo specialità di tutto rispetto, preparazioni ottenute da materie prime con alto valore qualitativo che hanno saputo comunicare in modo diretto con il palato del visitatore. I piatti proposti hanno messo in luce ricette che sono il patrimonio costante al servizio dell’alta ristorazione.
    La carne non è soltanto un bisogno primario ma è anche un piacere legato in un rapporto strettissimo con il territorio e rappresenta una componente indiscussa per il nostro benessere, quindi cercherò anch’io, con sempre maggiore convinzione, questa carne biologica a garanzia di un’alimentazione sana.
    Intanto mi godo la tua superba fotografia di quel carré di agnello con panura di pistacchi così socializzante e credimi lo sguardo non molla proprio la presa!
    Ti stringo in un forte abbraccio ♥

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    • Ho quasi avuto l’impressione che tu fossi lì con me a gustare le prelibatezze che vedi sfilare sul PC una dopo l’altra. Non avevo mai assaggiato la carne Irlandese e devo dire che ha un gusto superbo. Ed io che credevo che la carne di fassona piemontese fosse er mejo. Mi metterò d’impegno e cercherò quella carne e la cucinerò per poi presentarvela sotto forma di ricetta. Chissà che non riesca a competere con lo chef Canton 😉 Un bacione cara amica blogger 🙂

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    • Tutti cerchiamo la genuinità, cerchiamo aria sana ma, purtroppo, ci tocca spesso convivere con aria che profuma di smog 😦 e ci tocca mangiare cibi che vengono da chissà dove. Spero di avere l’occasione di partecipare a qualche altro incontro perché devo dire che questo mi ha preso moltissimo. Un bacio cara Marilena 🙂

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  11. Uuuh che serata golosa hai vissuto, con poche righe corredate di foto ben fatte sei riuscita a farci venire l’acquolina in bocca!
    Non appena il braccio infortunato di Carla sarà nuovamente operativo per poter cucinare con piena facoltà, programmeremo una cenetta con le carni irlandesi e, prendendo spunto dai dettagli che ci descriverai la prossima volta che ci vediamo, provando ad accompagnarli anche qualche guarnitura di classe.
    Bacioni

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  12. Pingback: Zuppa di ceci neri con ditalini rigati | Viaggiando con Bea

  13. Bea, meno male che ho già cenato perchè le fotografie di tutti i piatti mi hanno fatto venire l’acquolina in bocca. Sei davvero migliorata negli scatti di food. Complimenti! Brava!
    Mi piacciono molto quelle dei 4 piatti ripresi dall’alto. La tagliata sembra davvero invitante. Ha un aspetto tenerissimo. E in effetti concluderei volentieri la serata con quel Tiramisù. 🙂

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  14. Sembra un progetto molto interessante. Soprattutto sulla carne ormai tanto demonizzata. Anche io correrò all’esselunga…se si può mangiare carne ‘buona’ ben venga 🙂

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