LAGO DI GARDA … tra i tornanti della sponda veronese

Avevo in mente grandi cose per iniziare in bellezza il 2017. In questo preciso istante avrei dovuto essere in giro tra le città Anseatiche ed invece questa maledetta influenza ha messo KO anche Bea. Con il senno del poi mi dico che è stato meglio così. Ho letto su internet che ad Amburgo c’è stata una mezza alluvione, neve in tutta la Germania. Ieri alcune immagini mi mostravano la città di Amburgo letteralmente sott’acqua.

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Mi dispiace, ma pazienza!! Il programma è pronto devo solo aspettare un periodo migliore e poi via verso nord.

Tuttavia, passata l’influenza, nonostante il freddo, io, il mio Lui, Elena e Max siamo saliti in macchina e siamo partiti per un fuori porta davvero piacevole. Una corsa di un centinaio di Km sulla A4, uscita Peschiera, e poi via verso la sponda veronese del più grande dei laghi italiani, il Lago di Garda.

Percorrendo la SR249 abbiamo attraversato il comune di Lazise racchiuso, come in uno scrigno, tra le belle mura erette dagli Scaligeri, e poi quello di Bardolino, Garda e via … sempre più su fino ad arrivare a Malcesine. Parcheggiata la macchina ed un po’ infreddoliti abbiamo iniziato a gironzolare tra le vie silenziose del centro storico. Sembravamo dei sopravvissuti. Era tutto chiuso, e di tanto in tanto s’incontrava chi con aria assonnata usciva da casa o chi, con passo frettoloso, raggiungeva la propria autovettura. Delle folate di vento c’investivano ma noi, imperterriti, giravamo tra le stradine medioevali per soddisfare quella strana voglia di scoprire nuovi angoli suggestivi tutti da immortalare.

Raggiunto il porticciolo, sul quale si affacciano ad anfiteatro deliziose case color pastello, ci siamo concessi un attimo di puro relax. Un sole tiepido, con i suoi timidi raggi, scaldava i nostri volti, ed i nostri sguardi erano quasi ipnotizzati dal dondolio delle imbarcazioni.

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Malcesine il porticciolo

Uno scatto, un altro ancora … un caffè e poi via verso lo sperone roccioso sul quale si erge il Castello Scaligero che, con il suo imponente Mastio, domina i tetti di Malcesine.

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Eretto in epoca longobarda a difesa del villaggio, grazie alla sua posizione elevata, ha da sempre rappresentato un importante rifugio per gli abitanti di Malcesine. Il castello venne rimaneggiato più volte nel corso dei secoli e l’aspetto attuale gli venne dato nel periodo in cui l’edificio fu sotto il dominio degli Scaligeri. Gli Scaligeri costruirono anche le residenze e l’ingresso principale. Se si arriva da queste parti non si può tralasciare questa visita che ritengo interessante sia da un punto di vista storico che per i magnifici panorami che offre. Varchiamo l’ingresso e subito sulla sinistra si erge una graziosa costruzione dal tetto merlato che oggi ospita il Museo di storia naturale. Incuriositi ci spingiamo subito verso il “Balcone sul lago”, un poggiolo a picco sulle acque del lago e dal quale si può godere di un primo panorama verso Riva.

Ritorniamo sui nostri passi e ci inerpichiamo su una rampa di gradinate fino ad una ex polveriera austriaca  oggi “Sala Goethe”.

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Questa stanza venne costruita dagli Austriaci nel periodo che va dal 1805 l 1868 e venne utilizzata come deposito di polvere da sparo.  Il giro prosegue verso un secondo cortile detto “Rivellino” dove ci attende un magnifico panorama sui tetti di Malcesine.

I nostri passi si spingono verso il cortile dal quale si ha l’accesso alla Torre ( o Mastio) e, scalino dopo scalino, saliamo fino all’ultimo livello. La Torre, con i suoi 70 m di altezza e con la sua forma pentagonale, domina Malcesine offrendo degli scorci notevoli sia sul dedalo di viuzze, che si aprono alla sua base, sia sulle acque blu di questo lago.

Guardiamo l’orologio ed Elena, soddisfatta, ci comunica che siamo in linea con il programma. Risaliamo in macchina e, con un certo languorino, ci avviamo verso San Zeno di Montagna dove abbiamo prenotato un tavolo al Ristorante Taverna Kus

Che dire!! Siamo stati accolti con estrema gentilezza. L’ambiente è elegante e molto accogliente. Abbiamo scelto dei piatti dai sapori delicati. Se mai doveste capitare da queste parti vi potrei suggerire di iniziare con un antipasto sfiziosissimo “La nostra colazione”  un mix di zabaione al profumo di tartufo e una mini brioche farcita con patè di capriolo  e marmellata di mirtilli. Potreste concedervi un primo piatto a base di tartufo o un delizioso piatto di spaghetti alla chitarra conditi con aringa in saor e molto altro ancora.

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Deliziati dall’ottimo pranzo, siamo risaliti in macchina e un paio di tornanti (7 km in totale) ci hanno riportato sulle sponde del Lago e precisamente a Torri del Benaco.

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Solita passeggiata tra vicoli e piazzette e ….

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poco prima del tramonto,

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abbiamo concluso la nostra passeggiata in uno dei posti più suggestivi di tutto il Garda, Punta San Vigilio, uno dei luoghi più amati e visitati del Benaco.

La magia del luogo sta in quel silenzio quasi mistico che avvolge questa lingua di terra che si protende nelle acque del Garda. Abbiamo percorso in fretta il breve tratto acciottolato che ci separava dalla spiaggia e, anche noi, come una miriade di altri visitatori siamo rimasti ammaliati dalla luce e dai colori del tramonto. Un clic dopo l’altro per catturare, anche noi, uno scatto indimenticabile.

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45 thoughts on “LAGO DI GARDA … tra i tornanti della sponda veronese

  1. Ciao Beaaaa !
    Buon Anno !
    Bel reportage e bellissime foto come sempre !
    Sempre più brava ma, per favore, se non ti arrabbi, raddrizza gli orizzonti delle ultime due !!!
    L’ultima è bellissima e merita l’orizzonte dritto !!!
    Che rompiballe che sono 😀
    Ciao ciao
    Max

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    • Maxxxx!!! Sai che ogni volta che scrivo di un luogo ti penso? Eh si, tu commenti solo i post delle gite o dei miei viaggi. Accetto tutti i commenti. Hai ragione. Le ultime due sono proprio storte. Avevo così tanta voglia di fare in fretta che non ho sottoposto il post al mio correttore di bozze, non ho firmato le foto e le ho esportate senza nessun ritocco. Che disastro!! Il problema è che quando scrivo non vengo lasciata in pace. Mi girano intorno come disperati, specialmente se è ora di cena. Ma mi dici perchè dobbiamo fare sempre tutto noi donne??!! Uffà prossima volta nasco uomo. Ah ah ah 🙂 Buon Anno carissimo e grazie dei tuoi passaggi, sempre molto graditi 🙂

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  2. E davvero indimenticabili sono i tuoi scatti cara Bea! Soprattutto il tramonto sul lago con le acque aranciate e la sagoma in controluce. Stupendo!
    Quanto bella è la piazzetta di Lazise che si specchia sul lago?
    Se ritornate sul Garda andrà a visita la pare trentina (Riva, Tornole) e andate a precorrer la strada del Tonale, un capolavoro!

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  3. Siamo state compagne d’influenza, mannaggia a questi frutti di stagione! Per fortuna ce la siamo lasciata alle spalle 🙂
    Ti sei ripresa alla grande a quanto vedo, fotografando uno dei luoghi più belli del nostro Paese complice anche una giornata superba che ti ha omaggiata con un sole birichino.
    Questo giro turistico con una perfetta descrizione dei luoghi mi ha resa felice, mi ha dato la possibilità di guardare le fotografie come sfogliassi un atlante, anzi dippiù dippiù …
    Quella taverna dove vi siete fermati a mangiare l’ho trovata molto caratteristica sarà per quell’antipasto molto particolare?
    Pfuiii … meno male non sei partita per Amburgo, che disastro! 😦
    Un bacione cara Bea 😉

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