Nesso una chicca lungo la SS583

Nonostante la pioggia battente Io, il mio Lui ed i nostri amici di avventure non ci siamo scoraggiati e con scarpe adeguate ed ombrello in mano abbiamo programmato un mini giro tra borghi e panorami mozzafiato. La voglia di stare insieme, la voglia di quattro risate spensierate ci ha spronati a fregarcene delle previsioni meteo e così, con la temerarietà da veri boy scout, siamo saliti in macchina e via verso Como e la sponda orientale del suo ramo di lago. Partendo dal nord della città abbiamo imboccato la SS583, direzione Bellagio. Un tragitto a mezza costa di pochi chilometri che regala degli scorci magnifici. Tra una curva e l’altra si attraversano i centri di Blevio, Torno, Faggeto Lario, Pognana Lario e, finalmente, si arriva a Nesso la chicca della nostra gita domenicale.

Questo minuscolo borgo, con il suo orrido, aveva catturato persino l’attenzione di Leonardo da Vinci e, qui di seguito, apro il mio post riportando una sua citazione:

“Nesso, terra dove cade uno fiume con grande empito, per una grandissima fessura di monte”

img_5437Il borgo, chiamato “Ness” dalla gente del posto, è diviso in due da una profonda gola (l’Orrido di Nesso) nella quale confluiscono i torrenti di Tuf e Nosè. I torrenti, unendosi, formano una ripida cascata che, con un salto di 200 metri, sfocia nelle acque del lago. Per meglio ammirare la suggestiva gola è necessario giungere, attraverso una ripida scalinata di 340 gradini, all’antico Ponte della Civera. Il percorso, che si snoda tra antiche case in pietra,  è piuttosto accidentato e si rischia di scivolare specialmente in una giornata piovosa come questa domenica autunnale. Non ci siamo scoraggiati e pian pianino siamo arrivati fino in fondo.

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Incantevole

Gli ultimi scalini si tuffano dolcemente nelle acque del lago, suĺla loro sinistra si apre un  passaggio coperto che ai vostri occhi apparirà come un luogo misterioso.

Percorsi i pochi metri si aprirà dinanzi a Voi il magnifico ponte in pietra, il ponte della Civera.

Da qui la vista sulle cascate e sull’orrido è molto suggestiva.

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Siamo rimasti rapiti da questo luogo mistico, eravamo come ipnotizzati dallo scorrere impetuoso delle acque e, per tutto il tempo, abbiamo continuato a ripeterci che, nonostante la giornata piovosa, nonostante la fatica, questa scoperta aveva ampiamente soddisfatto la nostra curiosità. Con il fiato corto abbiamo raggiunto la macchina e dopo un’ulteriore serie di curve siamo arrivati a Bellagio.

Pioveva a dirotto e così abbiamo deciso di raccontarcela su in uno dei tanti localini che si aprono sulle piazzette di questo centro, considerato uno dei più bei borghi del lago di Como. Qui è un susseguirsi di antiche abitazioni e di vicoli che si arrampicano verso la zona collinare. Il nostro programma iniziale prevedeva una sosta a Blevio ed una all’antico Torchio di Palanzo ma vista l’ora  e la giornata decisamente piovosa abbiamo deciso di rientrare verso casa immettendoci nella SP41. La strada corre tortuosa attraverso una zona boschiva e ad ogni tornante si apre un panorama mozzafiato sul lago di Como e sulle grigne. Dopo 8,5 km si arriva a Civenna e credetemi, da qui si ha una vista impareggiabile sul ramo manzoniano del lago.

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Ultimo chilometro ed ultimissima sosta di questa nostra gita domenicale, il Santuario della Madonna del Ghisallo protettrice dei ciclisti. All’interno della chiesetta sono custoditi importanti cimeli e ricordi donati da grandi ciclisti della storia come Bartali, Coppi o Moser o Merckx.

Questa nostra insolita domenica ci ha regalato l’emozione di guardare il lago da punti insoliti catapultandoci in un mondo dal sapore di altri tempi.

 

39 thoughts on “Nesso una chicca lungo la SS583

    • Esatto 🙂 Una vista che ci ha lasciati letteralmente a bocca aperta. E chi se lo aspettava un panorama simile. Se mai dovessi passare dal lago di Como ricordati questi luoghi. Meglio non farli in giornate piovose. Per scendere giù al lago abbiamo veramente rischiato di scivolare. Ciao

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    • Carissima Alessandra neanche Io conoscevo questo minuscolo borgo e scoprirlo mi ha dato una soddisfazione immensa. Purtroppo la giornata era pessima e quindi non abbiamo potuto rispettare il programma che era molto più ricco. Se mai dovessi andarci ti conviene soffermarti a Blevio e magari vedere se c’è qualche castello visitabile nei dintorni. Un bacio ad una fedelissima follower. Ciao 🙂

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  1. Ciao Bea . Ho visitato tantissimi anni fa quest posti quando abitavo in Brianza . Quanta nostalgia che ho per Bellaggio dove andavo sempre con la moto a trascorrere il fine settimana con il mio ragazzo che avevo anni fa . Le tue fotografie sono tutte bellissime . Un abbraccio ❤️

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