L’ Adda … tra natura e cultura

Il fiume Adda, quarto fiume italiano per lunghezza dopo Po, Adige e Tevere, scorre interamente in suolo Lombardo. Un percorso di 313 km che si snoda tra il Passo di Val Alpisella ad Ovest dello Stelvio e la valle di Fraele nelle vicinanze di Bormio. Le acque cristalline ed impetuose corrono lungo tutta la Valtellina sino ad immettersi nel lago di Como a nord di Colico e poi da lago in lago la corsa continua verso il Po. La giornata è un po’ afosa ma non importa! La voglia di vivere qualche ora a tu per tu con la natura rende il caldo sopportabile. Si passeggia lungo l’alzaia che dal traghetto di Imbersago va verso Paderno D’Adda. La vegetazione è fitta ed ogni tanto ci soffermiamo a riprendere qualche scorcio del fiume o ad immortalare un cigno, una gallinella d’acqua o un martin pescatore.

Questa gita, all’interno del Parco Adda Nord, non è solo di carattere naturalistico ma bensì lungo il percorso si possono osservare centrali idroelettriche, ponti, canali e opere di ingegneria idraulica progettate, in buona parte, da Leonardo da Vinci, quindi, stiamo facendo una passeggiata anche nella storia.

Arriviamo con la macchina al traghetto d’Imbersago e parcheggiamo.

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Traghetto di Leonardo

Già da qui possiamo incominciare a parlare di Leonardo e forse non tutti sanno che il grande scienziato ha vissuto a stretto contatto con l’Adda per quasi vent’ anni lasciando nei suoi appunti tracce del suo passaggio. Grazie ai suoi studi ha portato delle grandi innovazioni che hanno reso più funzionale il tratto dell’Adda che va da Imbersago a Trezzo d’Adda. Il traghetto di Imbersago è proprio frutto dei suoi studi e ancora oggi viene utilizzato per trasportare mezzi e persone da una sponda all’altra. Lungo il percorso, immerso nel verde, s’incontreranno vari pannelli esplicativi che ci descrivono in maniera dettagliata cosa i nostri occhi stanno guardando.

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A circa metà del nostro percorso, di soli 6 km, s’incontra la diga di Robbiate, costruita per convogliare le acque del fiume per la centrale idroelettrica di Semenza e per alimentare, tramite il canale Edison, la centrale Esterle a Cornate d’Adda .

Poco oltre la diga vi sono le chiuse utili per il controllo del livello delle acque.

Man mano che le nostre scarpette da ginnastica guadagnano terreno il tratto del fiume diventa ancora più suggestivo. Incontriamo il Ponte di San Michele, noto come ponte di Calusco o di Paderno. Fu costruito tra il 1887 ed il 1889 ed il progetto di unire le due sponde con un’unica arcata fu ritenuto molto ambizioso per l’epoca.  Il ponte in ferro è considerato uno dei più grandi monumenti dell’architettura metallica italiana ed è percorso sia dalla strada che dalla ferrovia.

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Passeggiando lungo  l’alzaia del fiume ci si rende conto della sua imponenza.

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Proseguendo si arriva alle rapide de i Tre Corni e qui l’Adda diventa quasi rabbioso

Si va avanti verso il nostro obiettivo finale, il Santuario di Santa Maria della Rocchetta.Il piccolo Santuario, risalente alla fine del 1300, fu dedicato alla Madonna e sorge solitario su uno sperone roccioso a picco sull’Adda. Oggi il Santuario della Rocchetta è un luogo piacevole dove sia pellegrini che turisti arrivano qui numerosi in Processione nella giornata del Lunedì dell’Angelo.

Se doveste mai capitare da queste parti fermatevi per un break e assaggiate un tagliere di salumi e formaggi nel posto di ristoro sotto il Santuario. Se, inoltre, voleste visitare la chiesetta e sentirne la storia raccontata dalla voce narrante di Fiorenzo, contattatelo al n. 3382800822 o tramite e.mail: “fiorema22@tiscali.it“. Non c’è dubbio, Lui sarà sicuramente felice di aiutarvi perché la manutenzione della Chiesa è diventata la sua passione o, per meglio dire, la sua missione.

Con il suo racconto ha catturato la nostra attenzione e, con orgoglio, ci ha detto: “Conosco il tratto del fiume Adda da Paderno a Cornate meglio delle mie tasche e come cicerone ormai ho perso il conto di quante persone hanno visitato questo luogo ma posso dire e documentare che tutti hanno ascoltato con interesse la storia della costruzione e la funzione delle centrali, il soggiorno di Leonardo, la nascita del Santuario della Rocchetta come fortezza. Una parte di mondo ha percorso questa alzaia ed io ho avuto l’onore di vivere questo periodo da attore-spettatore privilegiato”  e poi ha aggiunto: ” Lungo questo fiume, prediletto da Leonardo, diplomatici, religiosi, attori, poeti, scrittori, gente comune e studenti preparatissimi sulle sue invenzioni hanno portato la loro testimonianza a questi luoghi omaggiando il suo grande genio e contemporaneamente ridando vita al Santuario di Santa Maria della Rocchetta , tappa del Cammino di Sant’Agostino, che durante la settimana o nel week-end,  hanno l’opportunità di poter essere guidati da me nella visita di un luogo tanto suggestivo. Quest’ esperienza da guida mi ha arricchito ed ha ampliato notevolmente le mie conoscenze, un’esperienza che spero di continuare a vivere in futuro”

Noi tutti ringraziamo Fiorenzo e gli auguriamo con tutto il cuore di trarre sempre grande soddisfazione da questo suo ruolo.  Vi ricordo che chi desidera visitare il Santuario, i locali sottostanti, una volta dimora dei frati che vi abitavano, ed avere ulteriori e approfondite informazioni storiche sulla cisterna tardo romana, deve contattare per tempo Fiorenzo Mandelli al 338-2800822  e-mail – fiorema@tiscali.it

Ne approfitto per includere due foto che Fiorenzo mi ha inoltrato via e_mail.

Che dire è stato un giro delizioso che abbiamo deciso di concludere in questo luogo mistico. Ritornerò ad Imbersago per fare il percorso verso Brivio e documentarlo passo dopo passo proprio come ho fatto oggi in questa giornata di mezz’estate.

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Brivio

31 thoughts on “L’ Adda … tra natura e cultura

    • Questi sogni vanno trasformati in realtà e non dico per la semplice passeggiata sul fiume Adda, ma parlo del mio viaggio in America. Carla o prima o poi lo devi fare. E’ un viaggio che rimarrà indelebile nel cuore e nella mente. Bacioo

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