22 maggio 2016 – Ore 15,00 si parte da Carmel. Il tempo a disposizione per riconsegnare la macchina stava proprio scadendo. Abbiamo percorso i 200 km che ci separavano dalla seconda città degli Stati Uniti senza concederci alcuna sosta e, nonostante il traffico domenicale, siamo giunti al 495 di Jefferson Street just in time. Eravamo all’ Argonaut Hotel e devo dire che non potevamo scegliere di meglio per concludere in bellezza la nostra avventura americana. L’Argonaut con le sue camere vista baia, con il suo ristorante che vanta zuppe al sapore di mare e con la sua hall nel cui centro spicca un magico veliero, ha un fascino incredibile.
Lasciati i bagagli in camera siamo subito ripartiti verso la succursale Hertz al 325 di Mason Street per consegnare la macchina. A San Francisco, quando guardate una cartina, vi sembra tutto vicino, ma, cari miei, non è proprio così. Quella che vi sembrava la via della porta accanto dista minimo tre chilometri e ricordatevi che non sono tre chilometri normali, sono un continuo saliscendi di strade, che s’inerpicano su per le colline non vedendo mai la fine. Ti giri indietro e vedi la città ai tuoi piedi, hai quasi l’impressione di essere sull’orlo di un precipizio. Questa è San Francisco, affascinante, elegante, pronta a stupire chiunque capiti da queste parti.
E adesso cosa si fa? Ho letto che per riuscire a percepire l’essenza di questa città sono sufficienti 3 giorni e noi non li avevamo. Siamo al 325 di Mason Street, guardo la mappa, la giro con incertezza tra le mani, e faccio il punto della situazione. Siamo a due passi da Union Square; bene, il nostro giro parte da qui.
Parte dal cuore di uno dei quartieri commerciali più importanti della California. Ovunque ti giri trovi boutique alla moda, grandi magazzini, librerie antiquarie ed è molto difficile non farsi contagiare dall’aria frenetica ed allegra che si respira. Anche noi con una nuova carica addosso e con passo deciso, proseguiamo verso Chinatown. Facciamo il nostro ingresso da Dragon Gate, graziosa struttura a tre arcate ispirata alle porte cerimoniali d’ingresso di un tradizionale villaggio cinese. Ha un tetto piastrellato con mattonelle di un verde intenso. Eh si! siamo proprio in piena Cina.
Un dedalo di viuzze che s’intersecano tra Grant Avenue e Stockolm Street. Insegne luminose con scritte cinesi a caratteri cubitali, lanterne rosse a forma di drago, tetti a pagoda ed i negozi, addossati gli uni agli altri, vendono generi di ogni tipo. Sulla mia guida leggo che gran parte degli edifici presenti sulla Grant furono edificati dopo il terremoto del 1906 in uno stile architettonico detto “Oriental Renaissance”. La nostra passeggiata verso il Fisherman’s Wharf continua sulla Grant Avenue, si attraversa Waverly Place detta anche “Via dei balconi dipinti” e si prosegue verso la Columbus Avenue.
Da Chinatown, anche qui come a New York, si entra nel cuore di Little Italy o meglio conosciuta come North Beach. Ci sentiamo quasi a casa con insegne che parlano dell’Italia e dei suoi piatti. Si passa davanti all’Osteria Sotto Mare e le recensioni che leggo su TripAdvisor mi suggeriscono che almeno una volta avremmo dovuto provarlo ma, ahimè, abbiamo preferito i localini sul Wharf. Si passa anche davanti alla caffetteria più antica di San Francisco, Caffè Trieste. Girovagando da una via all’altra s’incontra Washington Square dominata dalle bellissime guglie di St Peter and Paul Church, detta anche “La Cattedrale italiana dell’Ovest”.
Dopo la breve sosta nel verde di Washington Square si continua in direzione albergo e per caso ci ritroviamo in una delle zone dove sostano i cable car. Impossibile non fare uno, due e più scatti. Questo caratteristico mezzo di trasporto si arrampica verso le colline della città offrendo panorami spettacolari. Non dimentichiamo che i Cable Car fanno parte del patrimonio storico della città.
22 maggio 2016 – e’ giunto il momento di rientrare in albergo e prepararsi per cena 🙂
elettrizzante 🙂
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Elettrizzante lo è davvero. Ciao
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penso sopratturro nelle ore notturne
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No, non c’era così tanto caos nelle ore notturne. Abbiamo dormito proprio bene. L’albergo era favoloso. Notte 🙂
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che belli questi tram, ci sono anche a miami
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Vabbè dai che soddisfazione con tutti i post che ho fatto sul mio viaggio on the road, cosa ti colpiscono? I tram. Per questo ne abbiamo di particolari anche a Milano e che dire di quelli di Lisbona che si arrampicano su per le colline. Ciaoo
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Oooooooo, sei polemica stasera 🙂
In realtà mi sto mangiando i tuoi post, perché sono davvero belli, ma non volevo essere troppo scontato 🙂
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Ti stai mangiando con gli occhi le mie foto. Di quello che scrivo neanche per idea vero?? Più che polemica mi sento spiritosa ma ho capito che per conquistarti, nel blog ovviamente, devo essere così 🙂
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Ma quando ma! Ovviamente il primo impatto è stato con le foto, ma ora mi sto leggendo tutta la cronistoria del viaggio. Hai una attenzione per i particolari pazzesca!
p.s. Sto col cell!
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Ahi con il cell le foto rendono la metà, peccato!!
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Mi piacciono le persone spiritose, hai proprio ragione !!
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Tu lo sei e devo dire che con te si comunica molto facilmente. Un caro abbraccio Bea
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È ufficiale, voglio salire su quei tram! 😀
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Si, noi ci siamo saliti ma è caro marcio. Ben 7 dollari per una sola corsa. Buona giornata 🙂
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Ahpperò!
Felice serata :))
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Anche a te 🙂
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Troppo bella, baci cara, buon weekend, ❤
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Buon week end anche a te ❤
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❤
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Pingback: USA … il mio viaggio on the road | Viaggiando con Bea
Pingback: San Francisco … oggi si va al Golden Gate | Viaggiando con Bea
Bel post e belle foto Bea. Proprio oggi passeggiando per il centro di San Francisco, vicino a Pier 1 (embercadero ferry building) ho visto il tram di Milano 🙂 Un mio amico mi ha detto che la città di Milano ne ha donato uno, così come altre città e girano come nuovi per San Francisco.
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Anche Noi, mentre eravamo lì, lo abbiamo visto e ne siamo rimasti stupiti. Che emozione sapere che un italiano che vive proprio lì sta leggendo il mio post. Hai per caso curiosato tra i post di tutto il mio viaggio on the road? Un’esperienza magnifica. Avrei dovuto stare in America non 20 giorni ma almeno 2 mesi. Un caro saluto da un’italiana in Italia 😉
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Non ho ancora avuto modo di leggere tutto il viaggio ma lo farò 🙂 Un caro saluto dagli States
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Guarda che ti invidio un po’. Sei Italiano ma di dove? Il tuo soggiorno in America sarà lungo o sarà solo una breve esperienza? Curiosa vero? Ciao
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Sono di Napoli e mi sono trasferito negli States. Poi non so dove il destino mi guiderà in futuro 🙂
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Certo è che hai lasciato una bellissima città. In bocca al lupo per tutto 🙂
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Crepi!
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Pingback: San Francisco … passeggiando tra i “Pier” | Viaggiando con Bea
Sai Bea gli Stati Uniti non mi hanno mai entusiasmato tanto, eppure tramite il tuo diario di bordo ne rimango affascinata, grazie!
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Mentre scrivevo dell’America, mentre viaggiavo e fotografavo uno dei miei pensieri era sempre rivolto a voi che mi seguite. Questi miei post devono essere uno stimolo per farvi preparare una valigia e partire con il primo volo per gli States. Un caro abbraccio Bea 🙂
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Stupende foto!
Un tag per te!
https://raccontidalpassato.wordpress.com/2016/07/01/tag-intervista/
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Grazie carissima con un po’ di ritardo rispondo. Vediamo se riesco a fare questo tag al volo 🙂
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Grazie mille cara!
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