Monterey – Carmel … una corsa sulla 17 mile drive

22 maggio 2016 – Oggi si respira aria di mare 🙂 Il sole ci riscalda e, noi quattro, passeggiamo tranquillamente tra Fisherman’s Wharf e Cannery Row. Si respira a pieni polmoni l’aria piena di salsedine e lentamente un’improvvisa carica di energia s’impossessa di noi.

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Passeggiamo senza una meta. Ci piacerebbe soffermarci a guardare le vetrine dei graziosi negozi che animano le strade intorno al porto, ma, ahimè, il tempo stringe e noi abbiamo una vera tabella di marcia da rispettare.

Dopo la deliziosa colazione offerta dal Comfort Inn by the sea e la spensierata passeggiata tra i vicoli di Cannery Row si risale in macchina e si va verso Carmel seguendo una delle strade più scenografiche d’America, la 17 mile drive.

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Lasciata Monterey ci immettiamo nella 17 mile drive (pedaggio $ 10) e all’ingresso ci viene fornita la solita mappa con l’indicazione dei  vari punti d’osservazione. Con un gran sorriso, l’omino, dall’interno del suo gabbiotto, ci grida “have a nice day guys“, come è possibile non iniziare in allegria con un saluto così cordiale 🙂 La strada si snoda tra Pacific Grove e Pebble Beach. Curva dopo curva ci lasciamo alle spalle foreste di cipressi e davanti a noi si aprono splendide viste sull’oceano, si sfreccia lungo campi da golf, curati all’inverosimile, e  ville da milioni di dollari che si affacciano sulla costa.

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Carmel by the Sea –  Non appena siamo arrivati la nostra attenzione è stata subito catturata dall’enorme distesa di sabbia bianca che contrastava con il blu intenso del mare.
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Carmel è la classica ciliegina sulla torta. Un gioiellino da non perdere lungo la 17 mile drive, di una bellezza quasi surreale.
Qui tutto è perfetto, strade pulite che s’intersecano e mostrano case come se fossero uscite, per magia, da un libro di fiabe. Ad ogni passo uno scatto. Il mio sguardo ruotava a sinistra ed eccole lì una in fila all’altra, una più bella dell’altra, tutte con i loro giardinetti, tutte circondate da meravigliosi pini, un ordine quasi maniacale.
Poi ruotavo lo sguardo a destra e l’oceano mi veniva incontro con le onde che correvano verso la spiaggia incontaminata.
Se avessimo avuto più tempo avremmo potuto prendere il sole, avremmo potuto aspettare il tramonto, avremmo potuto passeggiare tra le vie del centro e perderci tra caffè, gallerie d’arte e ristorantini. Passo dopo passo siamo giunti alla Missione Carmel, una delle più belle missioni della costa californiana risalente al 1770. Il suo fondatore, Juniper Serra, visse nella Mission fino al 1784 e qui fu sepolto. Il Sarcofago pare sia uno dei più belli degli Stati Uniti e raffigura Padre Serra circondato da tre preti che piangono la sua morte.
Un po’ a malincuore siamo risaliti in macchina. Il conto alla rovescia è partito, mancano 200 chilometri, non più di due ore di tempo ed entreremo in contatto con la nostra ultima, ma non meno accattivante tappa: la mitica San Francisco.

45 thoughts on “Monterey – Carmel … una corsa sulla 17 mile drive

  1. Noi siamo stati sul 17 mile drive il 11 settembre 2001. Sì, infatti, dopo aver visto sulla TV del reception del campeggio il crollo del WTC qualche ora prima. E allora non mi ricordo così bene come gli altri posti. Belle foto, come al solito, Bea!

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    • Credo che in quel tragico momento la vita si sia fermata per ognuno di Noi. Vedere il crollo delle torri è un’immagine che nessuno di noi potrà mai dimenticare e, quest’anno, passando da Ground Zero mi sono rattristata moltissimo. L’ho fotografato e per un attimo mi è sembrato di violare un luogo sacro. Un caro abbraccio Bea
      PS: Se hai bisogno di scrivermi per avere qualche informazione sul tuo viaggio a Milano chiedi pure. Ciaoo

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  2. Pingback: USA … il mio viaggio on the road | Viaggiando con Bea

  3. Carmel … è un gioiellino di perfezione, entusiasmante poter stare lì ad ammirare case e cose!
    Molto bella questa tappa del viaggio, una costa che non finisce mai di sorprendere fermo restando che anche noi (come giustamente scrivi) abbiamo coste invidiabili e un mare stupendo.
    Tappa dopo tappa, fotografia dopo fotografia il viaggio si fa intrigante e vale proprio la pena poter dire “io ci sono stata” 🙂
    Il tuo entusiasmo è il mio, il nostro … non smettere di farci sognare!
    Un forte abbraccio da Affy

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  4. Pingback: San Francisco … su e giù per le colline | Viaggiando con Bea

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