Death Valley … affascinante da togliere il respiro

19 maggio 2016 – Da Las Vegas direzione Death Valley (km 228).

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US95 direzione North West puntando, prima, verso Amargosa Valley e dopo verso Death Valley Junction.

Da qui si prosegue per il Furnace Creek Inn & Ranch Resort dove abbiamo trascorso una notte indimenticabile.  Che dire!! Siamo rimasti letteralmente affascinati dall’aria selvaggia che si respira. Noi abbiamo scelto la tipologia ranch e le casine erano molto spartane ma ricche di fascino.

IMG_3295 IMG_3297Dormire qui è stata un’esperienza unica. Abbiamo bevuto un aperitivo fuori dai nostri mini cottage, abbiamo mangiato dell’ottima carne alla griglia nel ristorante del ranch ed abbiamo passeggiato nel cuore della notte nei prati di quest’oasi artificiale.

Ma parliamo di questa valle chiamata, dai nativi americani, il luogo dove la terra brucia.  Le emozioni che provi sono contrastanti.

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Il paesaggio arido e desertico appare ai tuoi occhi quasi come un paesaggio lunare, al di fuori dal mondo. Antichi laghi ormai evaporati, formazioni di roccia dalle forme più strane che si stagliano all’orizzonte, canyon levigati dall’erosione, torride pianure saline e tu sei lì tra l’estasiato e lo spaventato. Ricordi di aver letto che, a volte, le escursioni possono risultare fatali se la temperatura è troppo alta. Da un’altra parte avevi letto di portare acqua a volontà e noi dell’acqua ce ne siamo completamente dimenticati. In queste vallate enormi percorri strade in mezzo al nulla. La copertura per i telefoni cellulari è assente e allora ti chiedi “e se avessimo un guasto alla macchina?” Per chilometri percorri strade solitarie circondate solo da deserti e rocce, eppure la valle ti conquista e sono certa che sarà impossibile dimenticare l’emozione di quei momenti.

Torniamo un attimo indietro sui nostri passi e ripercorriamo la 190 dalla quale abbiamo fatto il nostro accesso trionfale alla Death. Pochi chilometri e subito troviamo il cartello Zabriskie Point che offre uno splendido panorama  sulle colline del Golden Canyon.

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Zabriskie Point

Zabriskie Point è composto da  sedimenti provenienti da un antico lago, chiamato Furnace Creek, prosciugatosi 5 milioni di anni fa, molto tempo prima della formazione della Valle della Morte. Da qui avremmo dovuto arrivare fino al Dante’s View raggiungendo un’altitudine di circa 1650 m da dove avremmo potuto avere l’intera vallata ai nostri piedi e scattare immagini mozzafiato. Ma perché non ci abbiamo pensato 😕

Arrivati in albergo e depositati i bagagli siamo subito ripartiti in macchina per raggiungere due punti di osservazioni spettacolari: Artist’s Drive and Palette e Badwater.

Come definire l’Artist’s Drive and Palette?  Una vera esplosione di colori. Vi si arriva percorrendo una strada stretta e tortuosa dal fascino incredibile e poi improvvisamente, davanti a te, appaiono questi strati rocciosi caratterizzati da delicate sfumature di colori che vanno dal verde, all’argento e al rosa.

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Artist’s Drive and Palette

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Artist’s Drive and Palette

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Devil’s golf course andando verso Badwater

IMG_3403Badwater basin, questo è il luogo che ha ammaliato il mio Lui. E’ noto per essere il punto più depresso di tutto il Nord America con una quota di 282 piedi sotto il livello del mare, pari a 86 metri. Il termine Bad Water deriva dal fatto che la poca acqua presente ha una elevata concentrazione in sali minerali, prevalentemente Cloruro di Sodio. Da cui il termine Bad.  Appena scesi dalla macchina una folata di vento caldo ci ha letteralmente investiti. Il sole abbagliante ci faceva socchiudere gli occhi ed il contrasto tra il bianco del bacino ed il blù del cielo era di una bellezza unica. Anche noi, come le tante altre figure stilizzate che si perdevano all’orizzonte, abbiamo iniziato a camminare sul basin. Si camminava ed il vento ci sospingeva indietro, ma dove stavamo andando? Avremmo potuto camminare per ore senza approdare da nessuna parte. Io e Lui ci siamo innamorati di quel silenzio quasi innaturale, di quello scenario di una bellezza ultraterrena.

 

 

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20 maggio 2016 –  la nostra avventura attraverso la Death Valley continua verso Mesquite Flat Sand Dunes. Partendo dal ranch una trentina di miglia ci separano da questa enorme distesa di dune bianchissime che appaiono all’improvviso. Abbiamo parcheggiato la macchina e a piedi nudi ci siamo addentrati tra le dune. Ci siamo seduti e, contemplando il magnifico panorama, abbiamo ascoltato il sibilo del vento.

Se avessimo avuto del tempo in più avremmo potuto allungare il percorso spingendoci più a nord fino a raggiungere l’Ubehebe Crater, un cratere largo 800 m e profondo 150. L’area circostante è di una bellezza unica e, nonostante ciò, pochi sono i turisti che raggiungono questo punto della valle. Risaliti in macchina riprendiamo la 190 in direzione Stovepipe Wells, primo insediamento della vallata risalente al 1926. Arrivi ed anche qui hai l’impressione di essere sul set cinematografico di qualche film western. Non c’è nulla!!! Una strada, un general store ed una pompa di benzina.

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Stovepipe Wells

Ok, ripeto, non c’è nulla ma si rimane comunque affascinati. Saranno i colori, sarà il vento caldo?? Si prosegue …. e improvvisamente ti accorgi che con il tuo SUV stai andando nella direzione di quel nuvolone di sabbia che a velocità incredibile viene verso di te. Sei ammaliato, sta veramente accadendo!! Siamo nel bel mezzo di una tempesta di sabbia, ti senti prigioniero.

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Le distese sono enormi ma tu non sai né cosa fare né dove andare. Ecco due secondi per pensare e sei dentro. Non si vede nulla, accendi le frecce del SUV e accosti. Aspetti, ma cosa stai aspettando? Potrebbe piombarti addosso un altro SUV, non si vede nulla e la tensione all’interno dell’auto aumenta. Intanto incominci a percepire della polvere che minacciosa sembra si stia impossessando del veicolo. Una leggerissima schiarita e si decide all’istante di ripartire molto lentamente. Uno guida ed uno guarda la riga bianca sull’asfalto. Dieci minuti di quasi panico ma alla fine siamo fuori, ci voltiamo e vediamo volar via il nostro tornado di sabbia.

Uauhh!! è da raccontare ed io l’ho raccontata a Voi e l’ho rivissuta passo dopo passo. Un bacio sabbioso a tutti Voi che mi state seguendo in questo mio viaggio on the road 🙂

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by by death valley

69 thoughts on “Death Valley … affascinante da togliere il respiro

  1. Pingback: USA … il mio viaggio on the road | Viaggiando con Bea

  2. Splendido resoconto come sempre! Tra quelle rocce di Zabriskie Point, Antonioni ha fatto girare la scena d’amore tra Daria e Mark, i due protagonisti… I colori della Artist’s Drive and Palette sono stupendi! Buon pomeriggio. 🙂

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  3. Questo post l’ho effettivamente letto in apnea in una manciata di minuti senza fine!
    Già dalle prime righe avevo avvertito un qualcosa di strano, quella magìa che s’impossessa dell’attenzione e non ti molla fino all’ultimo rigo quando … porcapaletta il post è finito.
    E allora non puoi che riguardare fotografie che ad una ad una regalano scenari preziosi e quel vento col suo sibilo ti sembra proprio di sentirlo.
    Le voci rallentate, l’ansia per quella nube di sabbia che sembra portarti dentro un vortice, i colori soffusi tra gli strati rocciosi e poi la calma placida di certe dune bianchissime che fanno allungare lo sguardo dove si perde l’orizzonte.
    Sono tornata a respirare cara Bea ma credimi, questa volta avrei voluto che l’apnea non finisse mai!
    Una tappa fantastica, luoghi e paesaggi che non si possono dimenticare!
    Un abbraccio forte forte
    Affy

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  4. Ma che meraviglia! Lo devo dire ancora una volta.
    La tempesta di sabbia fa parte della natura del luogo, anche lei ha il suo fascino malgrado gli inconvenienti che comporta, io e mio marito ci trovammo in Sicilia dentro una tempesta priveniente dall’Africa e per ben 30 minuti non ci siamo potuti muovere, a me sembrava di soffocare e al tientro in stanza vi abbiamo trovato polvere di sabbia ovunque.
    Io e mia figlia (che guarda tutte le tue foto attentamente) siamo rimaste incantate dalle rocce colorate. Quanto è bella la natura!
    Grazie per questo “viaggio” 😉

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    • Il fatto che mi segue anche tua figlia mi riempie d’orgoglio. Il trovarsi nel bel mezzo di una tempesta di sabbia è emozionante ma nel contempo mi ha fatto un po’ paura. In quel momento non sapevamo cosa fare ma, alla fine, è andato tutto bene. Chissà anche tu che bei momenti hai vissuto in Sicilia o meglio nella mia terra natia. Bacio

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    • Ehi!! Pier!! Finalmente sei saltato anche tu a bordo del nostro Suv. Ti aspettavamo e, quasi alla fine dei canyon, trasportato dalla tempesta di sabbia, sei arrivato per vivere una delle più belle avventure del giro. Un caro abbraccio a tutti Bea

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      • Ti piace cosi’ tanto viaggiare, hai desiderato questo viaggio da tanto e adesso, anche perche’ scrivi molto bene, ci regali cosi’ tante emozioni che aspetto sempre di leggere i tuoi post, ti abbraccio tantissimo e grazie Bea, sei fantastica, sono cosi’ contenta di averti conosciuta, ❤

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    • Ciao Alessandra, dire quale luogo mi sia piaciuto di più è difficile. Qui è tutto bello e, soprattutto, in ogni canyon trovi delle particolarità che non trovi da altre parti. La death valley mi ha sicuramente colpito per le situazioni particolari che abbiamo vissuto, ma lake powell mi ha rubato il cuore. Indescrivibile la bellezza del lago e poi cosa mi dici della Monument Valley. Lì, in un turbinio di emozioni, rivivi le scene di molti film e tu stessa ti senti protagonista. Bello bello bello. Tu mi puoi capire visto che hai vissuto quasi tutte le mie stesse esperienze. Bacioo

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  5. Pingback: Mammoth Lakes e Mono Lake | Viaggiando con Bea

  6. Ciao Bea o preferisci Defo? Noto con piacere che sei riuscita a trasmettere ai tuoi followers tutte le sensazioni da noi provate in questo tratto del nostro meraviglioso viaggio. Lo stupore davanti ai paesaggi, il senso di pace, il sibilo del vento,gli attimi di leggero panico, il sollievo provato a pericolo scampato. Brava! Foto sempre molto belle. E ancora un grazie per la bellissima serata di ieri a base di hamburger all’americana

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    • Defo è molto simpatico e poi collega il mio pensiero direttamente al viaggio e alla vostra splendida compagnia. Questo post è stato scritto di getto. Le sensazioni che tu dici: il senso di pace, il sibilo del vento, attimi di leggero panico erano troppo vive nella mia mente per non buttarle giù su carta così bene. Rivivere attraverso i post le nostre avventure on the road è un’altra di quelle emozioni a cui non so rinunciare. Baciooo

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        • Non ci posso credere !!! Ti consideri già fuori gioco a 57 anni?? L’età non è quella che si ha ma quella che si ha dentro. Io ad esempio mi sento ancora una teenager poi … mi guardo in foto e realizzo che non è più così .-( Ovviamente sto esagerando ma credimi questo viaggio è da fare. Metti via i risparmi di un anno e vedrai che ci riuscirai. Noi abbiamo speso meno del previsto e ci siamo concessi proprio tutto, quindi chi vuole, chi è più spartano di noi può ridurre molto il budget. Ti faccio solo un esempio: Volo Milano-New York + New York – Phoenix + S.Francisco – Milano EUR 850 a testa. Se hai bisogno di una mano per capire i costi guarda che ti do una mano molto molto volentieri. Leggi tutto e poi organizza. Un bacio grande grande 🙂

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  7. Pingback: ” I posti che tag ” un tag da ripetere | Viaggiando con Bea

  8. E’ un posto incredibile. E’ passato un anno dal mio viaggio lì, ma ripensandoci è ancora un ricordo emozionante. La sensazione più forte che ti accompagna per tutto il tempo è di essere sulla luna, letteralmente! E poi le strade nella valle sono una più bella dell’altra. Noi, con estrema fortuna, ci siamo imbattuti in tre coyote che si sono parati davanti alla nostra macchina a per minuti interminabili ci hanno fissato negli occhi!. Meraviglioso!

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