Sedona … un gioiellino incastonato tra rocce rosse

I° tappa : Phoenix – Carefree – Prescott – Tuzigoot National Monument – Sedona  (Km 302)

10 maggio 2016 – Atterrati a Phoenix in tarda serata e ritirati i bagagli ci siamo subito diretti presso il box Hertz per ritirare il SUV prenotato prima di partire. Non vi nascondo che il disbrigo della pratica di noleggio è stato molto complicato in quanto mi hanno messo in contatto con un operatore telefonico che parlava solo Americano. Disponibilità ZERO nei confronti del turista, devo proprio dire che il primo impatto con l’Arizona non è stato dei migliori. Ho sudato sette camicie 😦 per cercare di non combinare pasticci nell’accettare le loro incomprensibili clausole, ma alla fine ce l’ho fatta e così siamo partiti verso il primo albergo del nostro viaggio on the road, il Carefree Resort. Delizioso albergo situato ai margini del deserto di Sonora e circondato da giganteschi cactus.

Beh!! con questa piacevole sorpresa la nostra vacanza non può che iniziare bene 🙂

11 maggio 2016 – carichi di adrenalina per l’inizio del viaggio, dopo una deliziosa colazione a base di frutta fresca e waffle,  succulenti come quelli che prepara la nostra amica blogger Zuccherando, abbiamo caricato la macchina e via verso la I 17 e successivamente la AZ 69. Abbiamo attraversato territori aridi fino a giungere a Prescott e qui si respira proprio un’aria da film western con i suoi saloon e con le caratteristiche case che mostrano colori sgargianti lungo le vie del centro. Situata a circa 1700 metri sopra il livello del mare questa cittadina è circondata da foreste, montagne di granito rosa e laghi.

Una sosta per il pranzo a base di Beef soup e cornbread muffins e poi in partenza verso Tuzigoot National Monument dove ci sono le rovine di un villaggio costruito dal popolo Sinagua.

Avremmo dovuto visitare anche Montezuma Castle, un sito sicuramente più suggestivo, ma, ahimè, questi siti archeologici chiudono presto e quindi, con un po’ di rammarico, abbiamo proseguito sulla US 89 attraverso il Red State Park. Entrare in Sedona al tramonto è stata la prima vera emozione di questo viaggio.

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Magnifico colpo d’occhio entrando a Sedona

Eravamo letteralmente circondati da massicci di arenaria infuocati di rosso. Uno spettacolo quasi impossibile da dimenticare.

La località ci è subito apparsa gradevole con i suoi locali disseminati lungo la Main Street (che poi non è altro che la 89), un po’ meno l’albergo ” The vew inn” che non merita assolutamente la valutazione di 8,7 che compare su booking.

Le attrazioni principali che possiamo trovare a Sedona sono la Cappella della Santa Croce (Chapel of Holy Cross),

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Sedona – Chapel of Holy Cross

cappella dall’affascinante architettura contemporanea costruita nella roccia rossa nel 1956 e l’Oak Creek Canyon, una delle otto strade più panoramiche in America. L’autostrada 89A serpeggia tra 25 km di canyon, partendo a nord di Uptown Sedona a 1500 metri di altezza e terminando al punto panoramico sulla cima di Mogollon Rim a 2100 metri. Noi il 12 maggio ci siamo concessi un fuori programma allo Slide Rock State Park. La calda giornata, il sole, la magnificenza del posto ci hanno fatto pentire di non esserci attrezzati con costume per fare un bagno tra gli scivoli naturali generati  dall’ Oak Creek river.

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39 thoughts on “Sedona … un gioiellino incastonato tra rocce rosse

  1. Che posti meravigliosi…
    Noi in Sardegna abbiamo le le Rocce Rosse e le sabbie rosse. Le prime sono naturali come queste nelle foto le seconde sono uno scarto della lavorazione mineraria, in pratica rifiuti speciali, che invece di essere smaltiti formano una montagna diventata attrazione turistica.
    🙂

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  4. Quante rocce rosse, che magnifici cactus e splendidi laghi. 🙂
    Fai bene a definire Sedona un gioiellino perchè sarebbe riduttivo chiamarla altrimenti.
    Il viaggio continua … e chi se lo perde?
    Ho apprezzato anche quel pranzo a base di Beef soup e cornbread muffins, proprio amerikano!
    … continuo a leggere, mi sto divertendo un mondo ♥
    un bacino
    Affy

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    • Vedo che ti sei sparata tutti i post oggi 🙂 Ciò vuol dire che questo romanzo a puntate ti piace proprio ed io gongolo, come sempre, di piacere 🙂
      Fotografando la soup ho cercato di imitare un po’ la nostra cara Silva ma non sono affatto portata per abbinare luoghi magnifici a piatti da riprodurre a casa. Lei era magica e mi mancano tantissimo i suoi commenti. Bacione Affy

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      • Oggi ho fatto una grande piacevole abbuffata nel tuo blog.
        Sei stata encomiabile nel raccontare dilettandoci con fotografie vere più del vero!
        Silva mi manca tanto, penso spesso a lei. Sarebbe stata molto felice nel leggere queste tue recensioni e chissà che bei commenti ci sarebbero stati.
        Ti abbraccio forte Bea ♥

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        • Mi piacerebbe condividerli con Lino ma non oso. Sai che è già passato un anno da quel giorno trascorso insieme a Borghetto sul Mincio? Già lì si parlava del mio viaggio e con computer in mano abbiamo cercato tante soluzioni insieme. Ti abbraccio anch’io tantissimo 🙂

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  5. Il primo impatto all’aeroporto, con il controllo dell’immigrazione ed il ritiro dell’auto è sempre un po traumatico. Bisogna abituarsi allo slang, che varia da persona a persona, con tutte le etnie che ci sono negli USA. Se poi c’è qualche problema con i bagagli come è capitato a noi a Philadelphia… Buona fortuna!
    Bellissima Sedona, io non ci sono mai stato ed è uno dei luoghi che mi piacerebbe visitare se dovessi ritornare in Arizona.
    Brava Bea, continua a postare!

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  6. Che spettacolo Bea !
    Sedona è stato uno di quei posti a cui ho dovuto rinunciare a malincuore… figlia di quelle scelte forzate che si devono fare in un viaggio di 15gg.
    Ciao Ciao
    Max

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  7. Non lo conoscevo. E’ davvero un gioiellino che ci hai raccontato perfettamente con le tue foto!!!
    Comunque è proprio vero che in questa zona degli Stati Uniti, ci sono paesaggi incredibili e li ha fotografati in modo perfetto.

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  8. Non ci siamo fermati a Sedona, siamo soltanto passati, ma la cittadina è molto carina, in effetti. Molto colorata, caratterizzata da questo ambiente molto new-age. I paesaggi intorno sono davvero magnifici.
    Noi non abbiamo visitato il Montezuma Castle perchè ci siamo spostati verso ovest per arrivare a Jerome, antica cittadina di minatori abbarbicata sulle montagne. Carina, ma visitabile in poco tempo.

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    • Neanche Noi siamo riusciti a vedere Montezuma Castle perché ci siamo fermati in un altro sito e lì abbiamo scoperto che tutti i siti archeologici chiudevano alle 17,00. Negli States ciò ciò che ti affascina è questa natura immensa. La macchina sfreccia sull’asfalto ed intorno a te si stagliano vette, deserti ed enormi cactus alti anche quattro metri. Come si fa a non fotografare? Lo spettacolo che si ha percorrendo la Oack Creek road è incredibile 🙂 Procedo

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