Cartoceto … giorni di allegria per la festa dell’olio D.O.P.

Il 18 giugno del 2014 vi avevo promesso di riportarvi in giro con me per le dolci campagne marchigiane per andare alla scoperta di nuovi borghi, nuove città d’arte o di vecchie abbazie. A più di un anno di distanza eccomi qui a parlarvi ancora di questa splendida regione ed in questo post andremo verso le colline della bassa valle del Metauro, una zona molto bella dal punto di vista naturalistico. Insieme guarderemo quelle immense distese di oliveti che avvolgono il territorio tra Cartoceto, Saltara, Serrungarina, Mombaroccio e tanti altri minuscoli borghi disseminati qua e là sui cucuzzoli dei colli.

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Marche, una terra di dolci colline e piccoli borghi

Graziella e Roberto mi hanno invitata a Cartoceto, terra di ulivi e vigne, in occasione della 39^ edizione della Mostra Mercato dell’Olio D.O.P. e dell’Oliva.

Cartoceto terra di ulivi

Cartoceto terra di ulivi e vigneti

Tra l’8 ed il 15 novembre le stradine antiche del minuscolo borgo si sono trasformate in un luogo ricco di iniziative. Osterie aperte per offrire gustosi piatti della tradizione marchigiana, musica live tra i vicoli e, per l’occasione, gli abitanti del luogo con orgoglio ci hanno mostrato i sotterranei delle loro case e, con fervore, ci hanno raccontato storie di altri tempi.

La suggestiva Piazza Garibaldi, al cui centro spicca il trecentesco Palazzo del Popolo, era piena di bancarelle che esponevano Oli di elevata qualità. Molto bello è il colpo d’occhio che si ha entrando nella piazza le cui case sono addossate le une alle altre.

colpo d'occhio su Piazza Garibaldi

colpo d’occhio su Piazza Garibaldi

Oltrepassando l’arco, che si apre nel Palazzo del Popolo, si accede all’interno del borgo e percorrendo i suoi caratteristici vicoli, dislocati su più livelli, si giunge al panoramico Piazzale Marconi, un tempo detto “la Turchia”,  in quanto da lì si poteva avvistare l’arrivo dei Turchi che dalla costa minacciavano l’entroterra. Continuando a salire si arriva sulle mura.

Attualmente parte delle mura non sono accessibili  in seguito ad una serie di crolli e cedimenti avvenuti a cominciare dal 1996 molto probabilmente causati da infiltrazioni d’acqua. Le stesse mura sono sottoposte a continui lavori di ricostruzione ove necessario. Ho letto su internet che la Pro-loco di Cartoceto ha promosso la campagna di solidarietà “Adotta un mattone per Cartoceto”, attraverso la quale si cerca di raccogliere fondi che permettano di contribuire al recupero delle mura di questo delizioso borgo che ci ha visto gironzolare tra i suoi vicoli fino a sera.

 

25 thoughts on “Cartoceto … giorni di allegria per la festa dell’olio D.O.P.

  1. Una gita rigenerante ci voleva proprio ed occasione migliore non potevi trovare che unire l’utile al dilettevole.
    Ritrovarti con il tuo Papà, trascorrere giorni lieti con gli amici in una terra generosa ed ospitale ti avrà arricchita di nuovi impulsi per affrontare al meglio il nuovo anno ormai alle porte.
    La raccolta delle olive ed il profumo dell’olio nuovo sono uno dei regali più belli del nostro Paese, di questa terra troppo spesso ingiustamente bistrattata, occasione unica per preparare tante gustose ricette.
    Un bellissimo reportage, parallelismo perfetto tra parole e immagini.
    Un caldo abbraccio, con affetto

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  2. Ah che bella l’Italia! Persino questo minuscolo paesino di cui non conoscevo l’esistenza è così ricco di bellezza e di storia. Ho letto che si pensa sia stato fondato dai cartaginesi scesi in Italia con Annibale e scampati alla seconda guerra punica… incredibile!
    Bravissima Bea, come riesci a trovare queste chicche?

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