Camargue ……. un lungo weekend per rigenerarsi

Gennaio è il mese più freddo dell’anno ma, inaspettatamente, l’alta pressione atlantica ci ha regalato un inizio 2015 mite con giornate quasi primaverili.

Come lasciarsi sfuggire una simile occasione? In un baleno qualche indumento nel trolley e via verso la Camargue per un lungo weekend a tu per tu con la natura.

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Chiesa di Notre-Dame des Sablons

Destinazione: Aigues-Mortes, delizioso borgo fortificato nel cuore della Camargue. Arrivati nelle prime ore del pomeriggio siamo rimasti immediatamente colpiti dall’atmosfera dell’hotel “Les Arcades”. Un hotel veramente delizioso ubicato in un edificio del XVI secolo e situato a due passi dal cuore della cittadina e da Place St.Louis.

Aigues-Mortes venne fondata nel XIII secolo da Louis IX, Re di Francia, al fine di creare un accesso diretto sul Mediterraneo. L’antico borgo con le sue stradine e piazzette è racchiuso all’interno di possenti mura dalle quali si gode di un panorama mozzafiato.

Aigues Mortes – la cinta muraria al tramonto –

Dal lato Nord si possono ammirare le cime delle Cévennes, ad Ovest si rimane letteralmente abbagliati dalle bianchissime saline e ad Est si ha una visione d’insieme sulla vasta piana alluvionale del delta del Rodano. E’ stato molto suggestivo percorrere lo stretto camminamento delle mura dal quale si ha uno sguardo d’insieme sul piccolo nucleo storico di Aigues-Mortes e da torre in torre siamo giunti alla Tour de Constance,  enorme torrione cilindrico alto 40 m ed interamente circondato da un fossato. L’interno è a due piani: al piano inferiore possiamo ammirare la Salle des Gardes e la cappella di San Luigi, al piano superiore troviamo la Salle des Chevaliers dove sono esposti vari documenti sulla storia della città. La Torre di Costanza a partire dal 1686 divenne luogo di prigionia per tutti coloro che non volevano convertirsi alla religione cattolica; questa sua funzione cessò nel 1768. Girovagando un po’ a caso tra il dedalo di viuzze del centro storico, l’ultima visita la dedichiamo alla Chiesa di Notre-Dame des Sablons. Costruita in stile gotico nel XIII secolo e più volte rimaneggiata nel corso dei secoli, oggi è un perfetto connubio tra arte antica e arte moderna grazie all’accostamento delle modernissime vetrate colorate alla pietra originaria.

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Aigues Mortes – Place St.Louis

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Camargue – Allevamento di Tori

La nostra II° giornata è proprio all’insegna del relax. Una corsa di 30 km verso il mare e precisamente verso Saintes-Maries-de-la-Mer. Abbiamo attraversato campi coltivati a riso, abbiamo visto enormi distese di stagni, abbiamo trovato allevamenti di tori e fotografato bellissimi cavalli bianchi e, dulcis in fundo, siamo arrivati a Saintes Maries de la Mer, un villaggio di un fascino incredibile con il suo pugno di case bianche e con le sue enormi distese di sabbia.

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Camargue

Vista in questa stagione sembra uno di quei luoghi solitari  dove non c’è nulla e dove odi solo il sibilo del vento e ad ogni ora senti il rintocco delle campane. Le campane di quella chiesa romanica che si eleva solitaria e possente come una fortezza nel cuore di questo villaggio. L’interno ad unica navata è spoglio, senza cappelle laterali ma non per questo meno bello. Nella cripta sono conservate le reliquie di Santa Sara protettrice dei gitani. Dal tetto della chiesa si gode di un panorama indescrivibile su tutta la Camargue.

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Saintes-Maries-de-la-Mer

Saintes-Maries-de-la-Mer

Quante cose si possono fare qui in questo luogo sperduto!! Si possono fare lunghe passeggiate sulla sabbia, si può andare a cavallo o si possono percorrere i 7 km di sentieri, ben segnalati, che si snodano all’interno del “Parc Ornithologique du Pont de Gau”.

Saintes-Maries-de-la-Mer

Qui la natura ti lascia senza parole!! Abbiamo percorso in rispettoso silenzio i sentieri e non ho potuto fare a meno di scattare ripetutamente le stesse scene. Volevo a tutti i costi immortalare quei fenicotteri rosa che tubavano, quelle cicogne che al minimo fruscio si levavano in volo, momenti unici immortalati dalla mia fedelissima canon.

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“Parc Ornithologique du Pont de Gau”

“Parc Ornithologique du Pont de Gau”

"Parc Ornithologique du Pont de Gau"

“Parc Ornithologique du Pont de Gau”

In the way back to home abbiamo deciso di allungare il giro verso Martigues, deliziosa cittadina di pescatori situata sulle rive dell’Etang de Berre.  Sono rimasta affascinata dai piccoli canali che si snodano tra le case dai colori pastello o da quelle barchette ormeggiate o dai gabbiani che svolazzano tra i ponti tuffandosi, di tanto in tanto, nelle acque non certo cristalline dei canali.

Martigues

Martigues

Martigues

Dopo quest’ ultimo strappo in mezzo alla natura il nostro delizioso alberghetto di charme Hotel l’Amandière ci attende e …. domani per il rientro a casa è prevista una sosta per un revival di un viaggio descritto in uno dei miei primi post di due anni fa, Aix en Provence.

33 thoughts on “Camargue ……. un lungo weekend per rigenerarsi

  1. Ho letto piano assaporando una ad una le tue parole, ho guardato gli scatti e son tornata a guardarli di nuovo, non mi bastavano mai … che dire, mi sono rigenerata pur restando dentro l’ufficio dove il vociare dei colleghi, il ticchettio dei tasti, una musica in sottofondo non mi ha minimamente allontanata dalla magìa che ho respirato nel tuo post.
    I tuoi viaggi sono la spinta della risacca che accarezza la riva lasciando ad ognuno di noi quel granello di sabbia che ci riporta alla realtà dopo aver attraversato un sogno.
    Per tutto questo e per molto altro, grazie Bea 🙂
    un grande abbraccio da Affy

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    • Uauh!! Affy il tuo commento è un post dentro il mio post. Ho letto e riletto le tue parole e mano mano che andavo avanti mi si accapponava la pelle. Ricevere simili complimenti su ciò che scrivo mi da la carica per continuare e sono quasi due anni che vado avanti così a furia di spinte dai miei follower. Grazie Affy per essere sempre presente tra le mie righe. Baciii Bea
      PS: ogni tanto entro nel tuo blog e non ho più trovato articoli, è possibile??

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    • Carla!!!! che bello rivederti tra i miei post!! Non capisco perché non ricevo più le notifiche dei tuoi post e così ho perso le tue tracce. Sono felicissima di averti ritrovata. Graziee per il tuo bellissimo commento, bacione Bea

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  2. Una bellissima descrizione….Anch’io ho visitato questa zona della Francia e ho provato le stesse emozioni.Se si è in zona consiglio un veloce tour al centro storico di Arles.Baci elena.

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  3. Ho letto con molto piacere questo post perchè mi hai fatto tornare in mente un viaggio che per me ha rappresentato molto. Tutti quei fenicotteri rosa , sembrava di trovarsi in paradiso. Luoghi bellissimi, pieni di fascino. Stupende foto. Le mie al confronto perdono un pò. Brava. Isabella

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  4. Pingback: SABATOBLOGGER 45 – I blog che seguo | intempestivoviandante's Blog

  5. Pingback: COSA VEDERE IN CAMARGUE: ITINERARIO TRA FENICOTTERI, CAVALLI, SALINE, TORI E BORGHI | Viaggiando con Bea

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