12° giorno – Dopo la nostra prima tappa imperdibile a “Le Mont Saint Michel“, si prosegue alla scoperta del meraviglioso tratto di costa dove si è consumata una delle battaglie più terribili della storia conosciuta come il D-Day (6 Giugno 1944), giorno in cui gli alleati sbarcarono per iniziare la liberazione dell’Europa e che costò la vita a circa 10.000 soldati. Un percorso di circa 130 km ci porta a Colleville-sur-Mer dove un soggiorno di due notti presso l’albergo “Domaine De L’hostreiere” ci ha permesso di visitare in tutta tranquillità i luoghi dello sbarco. A due passi dall’albergo la nostra prima visita è riservata all’impressionante Cimitero Militare USA dove si ergono file regolari di croci in marmo bianco di carrara, ognuna con l’epigrafe del nome, la compagnia di appartenenza e la data della morte.
Sono tutte rivolte verso il mare e sembrano guardare, dall’alto del colle, quel tratto di spiaggia dove caddero in battaglia; stiamo parlando di Omaha Beach. In questo luogo, che invita il visitatore ad un momento di profonda meditazione, regna un silenzio assoluto rotto soltanto, alle 12.00 di ogni giorno, dall’inno nazionale americano.
Il giro prosegue verso Arromanches les Bains, paesino decisamente turistico. La via principale è un susseguirsi di negozi che vendono souvenir di ogni genere relativi al D-Day. Visitare questi luoghi ne vale veramente la pena, come il museo dove è spiegato dettagliatamente il modo in cui gli alleati costruirono nel 1943 un immenso porto galleggiante. Ancora oggi sono visibili in mezzo al mare una serie di cassoni che componevano questo porto artificiale. Molto commovente è la visione di un filmato della durata di circa 20 minuti, proiettato su un mega schermo a 360°, che riassume i principali avvenimenti della seconda guerra mondiale permettendo al visitatore di avere una visione degli avvenimenti sia dalla prospettiva degli alleati che da quella dei tedeschi. Lungo il percorso verso Arromanches è possibile vedere anche le postazioni di cannoni tedeschi che puntano dritto verso le spiagge.
13° giorno – Alla scoperta di Bayeux. Situata in una piana verdeggiante è stata la prima cittadina ad essere liberata dagli alleati. Sfuggita alla disastrosa distruzione dei bombardamenti conserva molti edifici medievali, viuzze acciottolate ove si affacciano deliziose case a graticcio, case in pietra e vecchi mulini che si affacciano sui canali tra cui cito il mulino funzionante in Rue Saint Martin. La fama di Bayeux è dovuta soprattutto al bellissimo arazzo medievale della Regina Matilde. Magnifico ricamo in lana su tela lungo 70 m. e largo 50 cm. In 58 scene viene narrata la conquista dell’Inghilterra da parte di Guglielmo il Conquistatore. Opera di un valore inestimabile è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Per vederlo basta recarsi in Rue de Nesmond, situata sul lato destro della Cattedrale. La “Cattedrale de Notre Dame” è una delle più belle cattedrali della Normandia. E’ un perfetto esempio di architettura gotico-normanna con una stupenda facciata fiancheggiata da torri romaniche dove nella parte inferiore si aprono cinque arcate con tre portali.
14° giorno – Dopo questa full immersion di storia e cultura il viaggio prosegue verso Honfleur. Un centinaio di km alla scoperta di un litorale dalle lunghe distese di sabbia dorata. Si attraversano le mondane località balneari di Deauville e Trouville, forse un po’ troppo mondane per i miei gusti. Arrivati ad Honfleur siamo rimasti favorevolmente colpiti dalla scelta del nostro alberghetto di charme, l’ Hotel l’Ecrin. Antica dimora circondata da un giardino romanticissimo, ricco di ortensie dai colori vivacissimi che vanno dal rosa al lilla, insomma un vero tripudio di colori.
Honfleur, meta prediletta di artisti, musicisti, pittori. E’ un vero gioiellino, non so quante volte abbiamo percorso in su ed in giù le viuzze intorno a “le Vieux Bassin”. E’ una gioia per gli occhi. Tutto perfetto, dalle splendide case colorate a graticcio che si affacciano sul vecchio porto, ai velieri ormeggiati, ai negozietti di artigianato locale. Honfleur conserva il fascino dei porti di mare e non ti stanchi di scattare una foto dopo l’altra immortalando l’atmosfera delle luci del tramonto oppure le nubi nere che, portate improvvisamente dal vento, rendono cupo , ma per questo non meno affascinante, le Vieux Bassin. Arretrata su una piazzetta troviamo la chiesa gotica di Ste-Catherine, costruita tra la fine del XV sec. e l’inizio del XVI sec.
15° giorno – Se sei ad Honfleur non puoi non vedere Etretat e le sue bianche falesie a picco sul mare: la Falaise d’Aval e la Falaise d’Amont. Il panorama che si gode dall’alto delle scogliere è veramente unico, specialmente nelle ore del tramonto quando il paesaggio assume delle sfumature veramente suggestive. Dalla sommità della Falaise d’Aval si può godere di un panorama spettacolare sul’arcata naturale detta porte d’Aval fronteggiata da un obelisco alto 70 m. chiamato Aguille d’Etretat. A sud si apre un grandioso arco naturale alto m. 90 conosciuto con il nome di Manneporte. Scrittori come Guy de Maupassant o pittori come Coubert o Monet hanno immortalato questi luoghi magnifici. Io li ho immortalati nelle mie foto. 🙂
16° giorno – Si rientra in Italia ma la vacanza continua…… da Honfleur si cerca di costeggiare il più possibile la Senna http://goo.gl/maps/zM0tc, paesaggi splendidi e qua e là piccoli gioiellini come le suggestive rovine dell’antica Abbazia di Jumieges. Della chiesa, fondata nel 654 e rimaneggiata nei secoli X ed XI, rimangono la facciata e la navata. Attraverso il passage Charles VII, situato sul fianco meridionale della chiesa di Notre Dame, si giunge alle rovine della chiesa di St. Pierre. Un insieme veramente suggestivo dove regna una pace assoluta.
Prima del rientro definitivo a casa dedichiamo l’ultima sosta alla cittadina di Rouen (Alta Normandia). Ahime!!! il tempo che abbiamo a disposizione è veramente poco. La guida del Touring divide la cittadina in 4 quartieri, è decisamente troppo!! Ci scoraggiamo ed allora la guida viene inesorabilmente chiusa e …. via verso la città vecchia guidati solo dalla voglia di scoprire i suoi vicoli acciottolati o le sue coloratissime case a graticcio. Si passa da Place du Vieux Marché dove nel 1431 fu bruciata viva Giovanna d’Arco. Questa piazza, ancora oggi, conserva l’atmosfera gotica di un tempo. Si passeggia lungo l’animata Rue du Gros Horloge. Si passa davanti al Palais de Justice, capolavoro dell’architettura civile gotico-fiammeggiante e certamente non può mancare la visita ad una delle più belle chiese di Francia: la Cathédrale de Notre Dame de Rouen. A distanza di 5 anni non ricordo se abbiamo visitato la chiesa di St. Ouen o St. Maclou, ma sicuramente ricordo la vivacità e la bellezza di questa cittadina adagiata sulle rive della Senna. Da non perdere!!
Io mi sento un pò bretone, perchè ho frequentato la bretagna per tanti anni e non sono mai stato in Normandia…ma mi sa che è arrivata l’ora di rimediare…belle foto e bel post…vien voglia di partire al volo!!
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Grazie mille è proprio ciò che desidero. Trasmettere la voglia di viaggiare.
Ciaoo Bea
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vado in agenzia e prenoto!!!
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No!!! l’ agenzia per un viaggio così non ne vale la pena.
Salta in macchina e vai alla scoperta di questi posti meravigliosi. Alberghi ce ne sono tanti per tutti i gusti e tasche, poi c’è sempre booking o, perché no, i miei suggerimenti.
Ciaooo
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stai tranquilla…niente agenzia…ti tengo presente e se tu hai bisogno sulla bretagna…
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Bretagna, un luogo che mi ha veramente preso il cuore. Vista e sicuramente ci ritornerò. Se vai nel mio blog trovi non uno ma ben due articoli su questo luogo meraviglioso.
Ciaooo Bea
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I tuoi non sono solo appunti di viaggio, ma veri e propri reportage!! E che dire delle foto……. veramente meravigliose.
Grazie Bea per i tuoi racconti!!!
🙂 🙂
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Ma che bello!! Questi complimenti mi danno la carica per continuare a rispolverare le mie foto e raccontare ancora di altri viaggi. Per l’inverno mi preparo per la germania, una vera meraviglia.
Ciaooo Bea
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oooooh I’m so sorry I don’t read nor speak italian!! But my parents live in Normandy and I was recently there to show some of its beauty to my fiancé; so I was completely caught up by your pictures. we did much less than you but it caught his attention for another visit later. (http://lespetitspasdejuls.wordpress.com/2013/09/17/a-normandy-tour/)
Hope you enjoyed your trip there and wish you a lot of other wonderful travels!
Cheers!
Jul’
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Thank you very much Jul. It’s a pity I don’t translate my post in English but it would take too much time and I can’t immagine how many grammar mistakes I could make. Anyway I really think that sometimes take good shots is better of any words.
Bye Beatrice
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I completely understand! It does take me forever to translate my blog but it’s also my job and I love doing so! I’ll just have to learn italian (which I’m not against!).
in the meantime, I’ll just enjoy your pictures!
Have a great day!
Jul’
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Pingback: Le Mont-Saint-Michel, Bretagna o Normandia?? | Viaggiando con Bea
Che meraviglia! 😉
Mi è sembrato di camminare vicina a te mentre indicavi le varie bellezze. Fotografie che sono un paradiso per gli occhi.
Hai descritto benissimo i luoghi non trascurando i particolari e adesso sfido chi non abbia voglia di andarci …
Complimenti Bea e grazie per avermi resa partecipe di questa emozione.
Un forte abbraccio ;-.)
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Grazie, commenti bellissimi che apprezzo sempre molto
Ciao Bea
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What a wonderful post – your pictures are beautiful!
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Thanks Meg, I appreciate really a lot your opinion on my pictures.
Bye Beatrice
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Eccomi! Le tue foto mi emozionano e coinvolgono al punto tale che mi viene voglia di rivisitare luoghi che come sai conosco molto bene. Le notizie che fornisci sono chiare, dettagliate e molto utili, continua così.Ti abbraccio Flavia
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Anche questo commento è arrivato nel cuore del mio blog e nel mio per i bei commenti che leggo. Però sei un po’ di parte. Anch’io ti abbraccio a presto Bea
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Ciao Bea, love your photography and I hope you travel to England one day!
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Hi thank you for loving my photos. I’ve already been in England. I love London where I spent one year of my life studying English. I really miss Great Britain and perhaps one day I’ll travel again towards this wonderful island. Bye Beatrice
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Ciao, complimenti, sei meglio di una guida turistica. Io sarò in Bassa Normandia in primavera ed avrò il tempo di girare un pò. Ho trovato questa guida di viaggio online http://www.france-voyage.com/francia-guida/basse-normandie-region.htm, e mi sembra che ci siano tutte le località da te descritte. Pensi che possa andare bene o ne devo trovare una più esaustiva? Ciao, Bruno.
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Ciao Bruno, troppo carino con i tuoi complimenti. “Meglio di una guida turistica”? non direi proprio. Ciò che trovi tra le righe dei miei post è l’entusiasmo del viaggiatore, ciò che cerco di trasmettere è l’emozione che ogni viaggio mi ha dato. Cerco di citare luoghi, alberghi e a volte anche ristorantini che mi hanno colpito. Per quanto riguarda il sito http://www.france-voyage.com/francia-guida/basse-normandie-region.htm lo consulto spesso anch’io per programmare i miei viaggi ed in più non posso fare a meno di stropicciare la mia guida personale che è sempre quella del touring. Una mania che mi ha trasmesso mio padre e che quindi gira per casa almeno da vent’anni. Tengo a precisare che tutti i dettagli puntuali su ogni sito sono un riassunto delle varie informazioni che prendo qua e la documentandomi sui luoghi da vedere. Anch’io senza l’aiuto di una guida on line o cartacea non potrei redigere i miei post. Hai tutto il tempo per programmare uno splendido viaggio fammi sapere se hai tratto qualche spunto da ciò che ho scritto.
Ciao Bea
PS: come hai fatto ad individuarmi visto che non sei un blogger?
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che meraviglia… è uno dei posti che desidero visitare.. belle le foto… e belli gli scorci! si, mi hai convinto 🙂
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Grazie!! E’ stato uno dei viaggi che non dimenticherò mai, ma la Bretagna mi ha affascinato molto di più e mi ha dato delle emozioni veramente forti. Sarà la forza bruta dell’oceano con onde altissime che s’infrangono sulle scogliere. Ciaoo Bea
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Abbiamo fatto un percorso simile, ma alcune cosine mi erano sfuggite, che sia una buona scusa per tornare?! 😉 bel post 🙂
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Grazie Martina. Anch’io sai vorrei rifare un viaggio verso nord. L’emozione che si prova guardando il mare in tempesta dall’alto delle scogliere è unica. Ciaoo Bea
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